DIVISO2 – Diviso2

Diviso2 è il primo lavoro dell’omonimo duo, e mai in questo caso il nome fu più azzeccato. Ci troviamo infatti davanti a due quinti dei Fata, band wave/rock carpigiana che ha ottenuto buoni successi all’inizio del nuovo millennio. L’inizio è affidato a “La direzione” che, senza alcun dubbio, può essere considerato come uno degli episodi migliori dell’intero panorama musicale italiano degli ultimi anni. Roberto Ferrari offre una prova vocale perfetta, interpretando magnificamente questa che è una critica giusta, posata, delicata, alla società moderna, con un ritornello che si instaura immediatamente nelle orecchie, nella mente e nel cuore dell’ascoltatore. I suoni elettronici curati da lui stesso e dal suo fido compagno di viaggio musicale Daniele Brandoli danno la perfetta atmosfera al brano, dando vita ad un ipotetico incontro tra Franco Battiato e Soerba. Si pigia sull’acceleratore in “Microcosmo”, dove Roberto alza la tonalità della voce mantenendo il totale controllo su di essa, dimostrandosi un cantante dalla notevole caratura. “Contemporanea” offre un altro sguardo critico sull’attuale civiltà. Il ritornello presenta una bellissima dicotomia voce di Roberto/note basse di synth, e sfocia in un insieme di voci effettate e suoni che concludono un’altra traccia memorabile. “Estetismo plastico” potrebbe benissimo far parte della miglior discografia dei Bluvertigo, e, sia chiaro, non è una critica, perchè non c’è alcun ombra di plagio nè in questo brano nè in tutto l’album, a dimostrazione del fatto che la musa ispiratrice del duo è a livelli eccelsi. “Fotografie” è l’apoteosi dei suoni elettronici, quelli fatti ed usati bene, molto bene, la frase “ma tu cosa sei, fotografie”, la dice lunga sul significato del brano. “Inerzia” e “Abisso”, con i loro richiami alle band già da me citate, oltre ai maestri dell’elettronica, ovvero i Kraftwerk, chiudono degnamente un album dalla durata breve, ma come tutti dovrebbero sapere, non sempre quantità e qualità vanno a braccetto e, in questo caso, la seconda è alta, molto alta. Le splendide musiche accompagnano i testi mai banali di Roberto, attendiamo ora la conferma dal prossimo album, se le premesse sono queste, ci sarà ottima musica all’orizzonte.

MARCO PRITONI