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CINZELLA FESTIVAL 2019 – Marlene Kuntz – White Lies

CINZELLA FESTIVAL 2019 – Marlene Kuntz – White Lies

AlessandroLonoce©WHITELIES 18082019 TR 11

Seconda serata del “Cinzella Festival”: dal Doppelganger dei MARLENE KUNTZ alle innocenti bugie dei WHITE LIES

“Cave di Fantiano” Grottaglie, 18 agosto – Il piacere di aprire la seconda serata del “Cinzella” è toccato ai LEITMOTIV, gruppo pugliese conosciuto a livello nazionale per la cifra stilistica del loro sound che racchiude calore e colori della terra d’origine.  Il loro genere, che spazia tra rock, folk alternativo, post-punk, viaggia sull’intreccio di differenti stili e culture, generando una formula musicale originale ed estrosa. La formazione base, composta dal frontman GIORGIO CONSOLI, GIUSEPPE SOLOPERTO, DINO SEMERARO, si presenta in questa occasione arricchita dal contributo musicale di ELIO DI MENZA alla chitarra.

La serata è proseguita sul main stage con i MARLENE KUNTZ, gruppo alternative rock italiano fondato nel 1987 dal frontman chitarrista e cantante Cristiano Godano. La formazione attuale del gruppo vede Godano affiancato da Riccardo Tesio alla chitarra, Luca Bergia alla  batteria, percussioni, Luca “Lagash” Saporiti al basso e il polistrumentista Davide Arneodo alle tastiere, violino, synth.

Con questo tour i Marlene Kuntz festeggiano i trent’anni di attività ed il ventennale di “Ho Ucciso Paranoia” il loro terzo album col quale il gruppo ha riabbracciato il cantautorato, contrassegnando la musica underground del nostro Paese in maniera diversa ed originale. Il doppio concerto- evento dei Marlene Kuntz è uno spettacolo diviso in due momenti ben precisi: il primo totalmente in acustico; il secondo concerto elettrico, ruggente come nella tradizione dei Marlene nella loro veste più rockettara. La serata è proseguita sul main stage con i MARLENE KUNTZ, gruppo alternative rock italiano fondato nel 1987 dal frontman chitarrista e cantante Cristiano Godano. La formazione attuale del gruppo vede Godano affiancato da Riccardo Tesio alla chitarra, Luca Bergia alla  batteria, percussioni, Luca “Lagash” Saporiti al basso e il polistrumentista Davide Arneodo alle tastiere, violino, synth.

Con questo tour i Marlene Kuntz festeggiano i trent’anni di attività ed il ventennale di “Ho Ucciso Paranoia” il loro terzo album col quale il gruppo ha riabbracciato il cantautorato, contrassegnando la musica underground del nostro Paese in maniera diversa ed originale. Il doppio concerto- evento dei Marlene Kuntz è uno spettacolo diviso in due momenti ben precisi: il primo totalmente in acustico; il secondo concerto elettrico, ruggente come nella tradizione dei Marlene nella loro veste più rockettara.

Subito dopo il palco è diventato “elettrico” grazie agli addetti che velocemente hanno preparato la scena per l’altra anima dei Marlene, scatenati, roboanti, abilissimi nel mostrarsi eccellenti conoscitori del suono e capacissimi di ottenere, dai loro strumenti, quei suoni non convenzionali capaci di esaltare i fedelissimi fans, premiati a fine concerto con il lancio delle bacchette…per chi è riuscito a prenderle al volo!

Set Acustico: Bella ciao – Ti giro intorno – L’artista – Osja, amore mio -Lieve
Set Elettrico: L’odio migliore – L’abitudine – Le putte – Infinità – Una canzone arresa – Questo e altro – Ineluttabile – Lamento dello sbronzo – Un sollievo – La canzone che scrivo per te – Nuotando nell’aria – Sonica.

DANIELA GERUNDO
Photoset by: ALESSANDRO LONOCE

La serata è proseguita con i “White Lies”, band inglese dallo stile musicale ascrivibile a sonorità Indie-rock, Post-punk , New wave, composta nel 2007 da Harry McVeigh (voce solista, chitarra ritmica, tastiere), Charles Cave (basso, cori e autore dei testi) e Jack Lawrence-Brown (batteria).  La band ha dichiarato che il nome è stato scelto perché “le menzogne pietose sono piuttosto oscure … È così che vediamo noi stessi”; e che le bugie raccontate a fin di bene  “proteggono dalle verità sconvolgenti” dei testi.

“Five” è il quinto album in studio della formazione britannica. Il disco, uscito a febbraio 2019,  arriva a tre anni di distanza dal precedente “Friends”. E’ stato battezzato, dal trio, come l’album più solido e interessante sin dai tempi di “To Lose My Life”, disco di esordio del trio uscito nel 2009. Con “Five”  i White Lies festeggiano i loro primi 10 anni di attività; un anniversario al quale la band arriva con maggiore consapevolezza e voglia di guardare avanti, pur  mantenendo la gamma di emozioni che trasmettono i loro testi,  sempre piuttosto vari tra storie personali e fantasie.

Prima dell’annuncio della data d’uscita, il gruppo ha pubblicato il primo singolo estratto, “Time to Give”, della durata di 7 minuti e 38 secondi, il brano più lungo mai pubblicato dalla band. Quello che i White Lies portano sul palco rimanda  a ciò che facevano nel 2009, non perché il gruppo non sia cresciuto , maturato o migliorato, ma perchè hanno avuto la forza di non scarrocciare  verso derive troppo distanti da loro. Quello a cui abbiamo assistito nelle incantevoli Cave di Fantiano è stato uno spettacolo essenziale ma allo stesso tempo carico di energia, trasmessa al pubblico entusiasta che ha saltato e cantato all’unisono con loro prima di trasferirsi nella zona DJ Set per continuare a ballare e divertirsi con Luca De Gennaro.

DANIELA GERUNDO
Photoset by: ALESSANDRO LONOCE