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CINZELLA FESTIVAL 2019 – The Winstons – Afterhours

CINZELLA FESTIVAL 2019 – The Winstons – Afterhours

AlessandroLonoce©Afterhours 19082019 TR 15

Grande entusiasmo per gli AFTERHOURS alla terza serata del “Cinzella Festival” 2019 introdotti dai THE WINSTONS !

“Cave di Fantiano” Grottaglie, 19 agosto – Dopo le prime due serate di sabato 17 con i Battles, I hate my village e Digitalism e domenica 18 con White Lies e Marlene Kuntz, lunedì 19 agosto è toccato agli Afterhours far scatenare il pubblico del main stage del Cinzella Festival di Grottaglie.

Aperti dai THE WINSTONS il supergruppo composto da: Enrico Gabrielli, polistrumentista, fondatore dei Calibro 35 e già attivo in progetti come Mariposa, Ex Afterhours e che ha stretto collaborazioni con PJ Harvey; Roberto Dell’Era, bassista degli Afterhours, collaboratore di Dente e Calibro 35 e Lino Gitto come strumentista e percussioni. Hanno mostrato interesse, attenzione e curiosità, pur allontanandosi dai generi di provenienza, si sono esibiti in ambiti musicali davvero poco praticati in questi anni; forti delle loro radici, questi musicisti hanno maturato un credito davvero elevato presso il pubblico presente meritandosi ampi consensi per il loro show.

DANIELA GERUNDO
Photoset by: ALESSANDRO LONOCE

Location insolita per un concerto, ma molto suggestiva. Tornando ai nostri Afterhours, un carichissimo Manuel Agnelli accompagnato dai fedelissimi Roberto Dell’Era al basso, Stefano Pilia alla chitarra, Rodrigo D’Erasmo al violino, Xabier Iriondo alla chitarra, Fabio Rondanini alla batteria e Enrico Gabrielli al sax. Artisti con una storia e uno stile immutato alle spalle e che nutrono profondo rispetto per chi li sta ad ascoltare: “grazie per essere qui, non era scontato, nulla lo è” ha esordito il front man dopo Rapace, prima canzone in scaletta. Cantante e musicisti che non si sono per nulla risparmiati offrendo un live esplosivo e sempre in crescendo, quasi infinito.
Hanno suonato per quasi tre ore e avrebbero continuato ancora, questa era l’impressione, dopotutto di materiale ce n’è in una storia trentennale come la loro.
Un concerto fatto di musica, ma anche di riflessioni importanti a cui Agnelli ha dato il giusto rilievo, come al combattere per i propri sogni: “ho avuto un sacco di soddisfazioni perchè ho lottato tutta la vita per fare quello che sto facendo stasera. Soprattutto in questo Paese, è stato e continua a essere molto difficile. Però il fatto di lottare e concentrarsi tantissimo sui risultati, di diventare concreti, cercando di avere un progetto e di portarlo avanti, ogni tanto ti prende troppo, della tua testa, della tua anima, del tuo cuore. Lotti un sacco, e alla fine finisci per dimenticarti perché stavi lottando. Quando vi portano via dei sogni è terribile, ma quando siete voi a portarvi via il vostro sogno, questo è ancora peggio”, ammonisce il cantautore che ha introdotto così Padania.
Lo scrigno dei ricordi si apre anche su Sanremo, circa quest’esperienza che li ha visti protagonisti nel 2009 con Il paese è reale: “ci è servito a scoprire che c’è un’altra Italia, questo pezzo era la nostra fotografia del paese, erano dieci anni fa, e noi pensavamo che il paese fosse una m***a perché non avevamo visto quello che è adesso”, amara verità che il pubblico accoglie con un forte applauso.
Un live che ha toccato le varie tappe della band, attraverso i 16 album pubblicati tra i quali c’è Folfiri e Folfox, ultimo album in studio della band di Milano. Un album “pesante” come lo ha definito lo stesso Agnelli che parla di malattia, di morte, di tumore, ma che nonostante questo: “è l’unico album degli Afterhours finito primo in classifica, non è cosa da poco in questo paese.
È un album che parla soprattutto di energia, in quest’album ci sono le mie sensazioni, sensazioni che pensavo provasse mio padre, vero protagonista del disco”. Ti cambia il sapore parla proprio di questo. Curiosità: al primo bis Agnelli torna sul palco a torso nudo, sfoggiando un fisico invidiabile, canotta per Xabier e occhiali scuri per Dell’Era in linea con i pezzi proposti. A fine concerto la band ringraziando pubblico e organizzatori da appuntamento al prossimo live anche se non si sa nè dove e nè quando si terrà

La scaletta del live:
Rapace – Male di miele – Strategie – Germi – Ossigeno – Non voglio ritrovare il tuo nome – Padania – Il paese è reale – Bianca – Oppio – Cetuximab – Grande – Ti cambia il sapore – Ballata per la mia piccola iena – Non è per sempre – Costruire per distruggere – Se io fossi il giudice – Né pani né pesci – Il mio popolo si fa – La sottile linea bianca – Il sangue di Giuda – La verità che ricordavo
1° bis
La vedova bianca – Bungee jumping – Bye Bye Bombay – Quello che non c’è – You Know  You’re Right (Nirvana cover) 
2° bis
Ci sono molti modi – Voglio una pelle splendida ​


MARIANGELA CUSCITO
Photoset by: ALESSANDRO LONOCE