ORIANTHI – O


Australiana, cantautrice, cantante e chitarrista, Orianthi ha un bel curriculum che la vede chitarrista di Michael Jackson e di Alice Cooper, due mondi opposti, ma che lei riesce ad unire con molta disinvoltura ma anche con grande sensibilità. Poi il progetto con l’ex chitarrista dei Bon Jovi Richie Sambora, gli RSO con cui ha inciso l’EP “Rise” nel 2017 e l’album “Radio Free America” nel 2018. Ha anche una sua carriera solista con 3 album fino al 2013 e il quarto “O” è appena uscito e a ben 7 anni di distanza dall’ultimo. “O” è un ottimo album dove Orianthi crea brani hard rock, passando per il rock fino ad arrivare quel pop che l’ha fatta crescere e conoscere con Michael Jackson e in più dimostra di essere una bravissima cantante e abile chitarrista. “Contagious” è un ottimo brano tra hard rock e riff di chitarra che ci trasportano anche verso l’alternative metal, bella la voce di Orianthi e gli spunti melodici che riaffiorano in varie parti del brano e il ritornello è molto orecchiabile e avvolgente e ottimo è il guitar solo, breve ma molto avvincente e che mette in risalto un’artista, una musicista completa e con tanto estro creativo.
“Sinners Hymn” è hard rock energico e trascinante e la voce di Orianthi sa essere sempre più aggressiva e potente e ancora una volta c’è quel guitar solo apprezzabile e ben costruito e ancora “Rescue Me”, ottimo brano in parte più commerciale, ma dal forte gusto blues fino ad esplodere in varie parti in un hard blues corposo, con tanto di armonica e un altro eccellente assolo di chitarra. “O” è quindi un album godibile dalla prima all’ultima nota e “Blow”, che è più commerciale e dal gusto pop, ma cresce e diventa hard rock melodico con ottimi spunti di chitarra e “Sorry”, dove la chitarra iniziale graffia, ma poi arrivano basi elettroniche e il suo passato con Michael Jackson esce proprio in questo brano, pop ma ben fatto ed elegante nelle melodie e nelle armonie. A seguire c’è “Crawling Out Of The Dark”, che inizia con arpeggi di chitarra vellutati e avvolgenti, per una ballad romantica dove la voce di Orianthi sa anche come emozionare accompagnata dai soli arpeggi elettrici e da un altro guitar solo molto melodico. “Impulsive” torna a parlare hard rock, quello più anni 80, suadente, fluido e magnetico e “Stream Of Consciousness” è uno di quei brani che richiederebbe la partecipazione del pubblico sotto un palco a scandire il tempo con il battito delle mani e cantare il ritornello e lei sul palco, con la sua chitarra. In chiusura “Company”, brano dalla forte vena pop, ma rivestita di sano e genuino rock e “Moonwalker”, ballad pop sicuramente dedicata a Michael Jackson. Un album piacevole e trascinante di un’artista che sa molto bene cosa è il rock.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Contagious
- Sinners Hymn
- Rescue Me
- Blow
- Sorry
- Crawling Out Of The Dark
- Impulsive
- Stream Of Consciousness
- Company
- Moonwalker
Label: Frontiers Records
Genere: Hard Rock/AOR/Rock/Pop
Anno: 2020
Band:
Orianthi Panagaris: Chitarra, voce e programmazione
Evan Frederiksen: Batteria e basso
Marti Frederiksen: Percussioni, programmazione e basso in “Rescue Me”
https://iamorianthi.com
https://www.facebook.com/Orianthi
https://twitter.com/orianthi
https://www.instagram.com/iamorianthi/
http://www.frontiers.it

Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!