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FOLCAST – CON “SCOPRITI” IL CANTAUTORE ROMANO VOLA A SANREMO

FOLCAST – CON “SCOPRITI” IL CANTAUTORE ROMANO VOLA A SANREMO

Folcast Scopriti Cover

Abbiamo incontrato Folcast, cantautore talentuoso e raffinato. Folcast, al secolo Daniele Folcarelli, è un cantautore romano, era uno dei finalisti di AmaSanremo, il programma tv di Rai Uno che porta alla partecipazione a Sanremo Giovani condotto dal direttore artistico Amadeus.
Folcast ha partecipato alla finale del 17 dicembre scorso con la canzone “Scopriti”. Dopo aver superato dunque la finale di Sanremo Giovani, trasmessa in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo, Folcast è pronto per il prestigioso palco del Teatro Ariston, dal 2 al 6 marzo 2021, un Festival di Sanremo attesissimo in piena emergenza sanitaria ancora. “Scopriti” è prodotto da Tommaso Colliva e scritto dallo stesso cantautore che ha composto il brano insieme a Tommaso Colliva e Raffaele Scogna. Questa bella canzone affronta un tema attualissimo, la solitudine; cerca di affrontare e sconfiggere quella solitudine che a volte – come ci dice il cantautore stesso – ci autoimponiamo. L’arrangiamento degli archi è a cura di Rodrigo D’Erasmo, musicista, autore, violinista e componente degli Afterhours.

Raccontaci come è andata la finalissima di AmaSanremo, le tue emozioni e come le hai vissute:
Emozioni mai provate prima. Ho cercato di viverle a fondo e arrivare almeno concentrato alla performance perché arrivarci tranquillo era praticamente impossibile.

Sei proiettato sul palco dell’Ariston, ci hai creduto fino alla fine e sei piaciuto. Sei un artista pieno di talento. Come vivrai il periodo che ti separa fino a marzo prossimo?
Grazie! Oggi stiamo progettando il futuro considerando tutto quello che il festival potrebbe portare. Questi mesi saranno divertenti e spero pieni di novità ulteriori.

Parlaci di Scopriti’, una splendida ballad che racconta l’esigenza di “ripartire da uno stato di immobilità”. Come nasce e qual è la tua esigenza narrativa?
Una ballad che è ricca di speranza e spinge verso un futuro dove riesco a vivere bene con me stesso in primis. L’esigenza che mi fa scrivere in generale è quella di raccontare uno stato in cui mi trovo. Ghiacciare quel momento; spesso le mie canzoni nascono da esperienze forti.

“Scopriti” è una rinascita? Viviamo un momento storico particolarissimo:
Il brano “Scopriti” è una ripresa, è stata una rinascita interiore per me. Non l’ho scritta durante la pandemia anche se potrebbe sembrare così. Il momento in cui siamo è unico e tutto questo ce lo porteremo dietro per un po’. Ma siamo anche bravi a dimenticarci facilmente di ciò che accade. Spero che Scopriti possa far bene sia a chi la ascolta oggi che a chi la ascolterà in futuro.

Come nasce la tua passione per la musica e come diventa una professione? Anni di gavetta, un EP, un disco, un live in apertura a Daniele Silvestri:
La mia passione per la musica nasce da bambino, in casa. I miei genitori mi hanno fatto crescere tra vinili, cassette e cd di ogni genere. Poi suonano e cantano da paura, quindi è stato tutto molto naturale in quel senso. Ho iniziato studiando chitarra classica alle medie, poi diverse scuole di jazz e infine il conservatorio. Ho iniziato con i WwFunk e I Paradisi Artificiali a suonare in progetti originali. Poi come Folcast ho fatto uscire un EP (Folcast) e un disco (Quess). La gavetta fatta è stata super formativa.

Che cos’è la musica per te? Un tuo pensiero sulla crisi che il settore vive, come la cultura in generale, e un pensiero ai lavoratori dello spettacolo:
La musica è quello che ho in testa tutto il giorno, è l’unica forma d’arte dove sento di far scattare qualcosa dentro anche in chi mi ascolta. Dove mi perdo e mi ritrovo.
La crisi del settore mi sembra che stia portando alla luce il fatto che qui da noi chi vive di arte e di cultura non è considerato un vero e proprio lavoratore. Che le tutele che abbiamo come musicisti (credo anche negli altri ambiti) sono poche ma che esistono anche realtà molto interessanti che ci stanno provando a cambiare e che per esempio durante la pandemia hanno dato sostegno, vedi il NuovoImaie. Il mio è un pensiero di solidarietà totale a chi fa questo per vivere. A non mollare mai. E comunque anche se non dovesse andare come pensavamo, non saremo dei perdenti perché sapremo reinventarci, sempre.

Alessandra Paparelli