Now Reading
MERIFIORE – Intervista alla cantautrice pugliese

MERIFIORE – Intervista alla cantautrice pugliese

In occasione dell’uscita dell’album “Welcome”, prodotto da Gate 19 con il sostegno di Puglia Sounds, ho avuto il piacere di intervistare Merifiore, cantautrice pugliese che vanta numerose partecipazioni a festival nazionali ed internazionali: Primo Maggio Taranto 2014, CMJ Music Marathon New York 2014, Sziget Festival Budapest 2015, Milano Film Festival 2016.

Vincitrice dell’Arezzo Wave 2014, firma nel 2015 il suo primo contratto discografico con Sugar Music di Caterina Caselli per cui pubblica il suo primo singolo “Tell me” (2016), scelto da SKY Uno come sigla del programma TV #SocialFace.

Negli anni consolida la sua esperienza dal vivo grazie a numerose aperture: Calibro35, Dente, Willy Peyote, Franco126, Thegiornalisti, Giuliano Palma, Beatrice Antolini, Cat Power.

Nel 2022 Merifiore pubblica il suo album di debutto, “DENTRO” (Freecom/Qui base luna), un disco poetico, fresco e ballabile, concepito per raccontare dopo due anni di pandemia un mondo e far sì che gli altri ci si possano ritrovare.

Ciao e benvenuta su Tuttorock, a proposito di benvenuta, che riscontri stai avendo dal tuo nuovo album “Welcome”?

Ciao e grazie per il benvenuto! J A proposito di accoglienza, devo dire che quella per “Welcome” è stata davvero molto calorosa, e non me l’aspettavo. La cosa mi ha emozionato, perché sapevo di andare a proporre qualcosa di estremamente sincero e viscerale questa volta e anche di molto diverso da tutto ciò che avevo proposto in passato – tracce molto più elettroniche, canzoni dal taglio pop e studiato. Questa volta mi sono lasciata trasportare dalla verità dell’imperfezione, dalla musica analogica, la musica al naturale, e ne sto piacevolmente raccogliendo i frutti.

Un album da me molto apprezzato, che contiene 9 brani scritti in quale lasso di tempo?

Sono felice che ti piaccia! È un album scritto e prodotto tutto d’uno fiato, in maniera diametralmente opposta rispetto al lavoro che era stato fatto sull’album precedente, “Dentro”, che era stato scritto, registrato e prodotto nell’arco di due anni (2020-2022). “Welcome” non ha conosciuto pause, è nato di getto in un’estate, tra luglio e settembre di quest’anno e dopo neanche un mese dalla fine dei lavori è uscito, il 31 ottobre 2023. Rappresenta una fotografia istantanea di quella che sono adesso.

Come nasce solitamente un tuo brano?

Di solito sono le forti esperienze che vivo là fuori che poi mi riportano puntualmente nel mio guscio, dove sento il bisogno di rivivere, capire, rielaborare, esternare le emozioni appena ricevute. Sono come un animale che esce fuori dalla tana per procacciarsi il cibo: una volta trovato devo tornare a casa, gustarlo nel silenzio e nella calma, capire che cos’è, che sapore ha e riversarlo – che sia su una chitarra o su un pianoforte non importa, l’importante è che ci sia la possibilità di sfogarlo. Quanto al processo tecnico di scrittura, per me le parole e le note non vengono mai separate, si fondono insieme sin dal primo istante: il concetto segue la musica e viceversa, si abbracciano e camminano insieme.

Quando e come ti sei avvicinata al mondo della musica?

Tecnicamente non presto, verso i 20 anni, quando ho iniziato a studiare canto e ho cominciato ad esibirmi per le prime volte in un coro gospel.
Ma praticamente, le sono vicina da tutta la vita. I miei genitori sono dei buongustai e hanno sempre messo degli ottimi dischi in casa: da Battiato, a Mina, da Tina Turner a David Bowie, dai Beatles ai Velvet Underground. C’è stato un momento in adolescenza dove mio padre era il mio pusher musicale e mi passava tutte le nuove uscite più croccanti, dagli MGMT agli Arcade Fire, da Adele ad Amy Winehouse. E dentro di me si alimentava sempre di più il desiderio di fare musica, perché mi piaceva troppo quello che ascoltavo (e anche guardavo su YouTube) e volevo farlo anche io.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento sia del passato che di oggi?

Ci sono tanti nomi nel mio DNA musicale. Cat Power è sicuramente la mia cantautrice preferita, tocca le mie corde più profonde e malinconiche. Madonna è l’altra faccia della medaglia, attiva la mia parte più cazzuta, gioiosa, ribelle. (Sono appena stata a sentirla in concerto a Colonia per il suo Celebration Tour, pazzesca!) E poi Beatles, Talking Heads, Neil Young. Tra i più recenti Billie Eilish, Dua Lipa, Miley Cyrus, Labrinth. Tra gli italiani i grandi classici: Battiato, Battisti, Gaetano, De Gregori, Mina, Nada, Loredana Bertè, Patty Pravo.

Il tuo più grande sogno musicale?

Scrivere e cantare un brano prodotto da Mark Ronson.

C’è un tuo concerto che ricordi particolarmente?

Certo, il Primo Maggio Taranto, il mio battesimo di fuoco! Ero proprio agli esordi, il 2014, ed ero di fronte a 100.000 persone, non scorderò mai la fifa e l’emozione!

A proposito, hai già qualche data live in programma per presentare questo disco e, se sì, con quale formazione ti presenterai sul palco?

Stiamo lavorando all’allestimento del live proprio in questo momento: al mio fianco ci sono Mox alla chitarra acustica, cantautore romano che stimo molto e che sono contentissima di avere in squadra, e Pas alla chitarra elettrica, artefice di tutte le chitarre del mio nuovo disco “Welcome”. Con loro formiamo un power trio con cori e chitarre che presto vedrà la luce in concerto a Roma, Lecce e Milano. Tutte le info a breve sui miei canali social.

Un album all’anno, proseguirai con questi ritmi o ti concedi una pausa?

Non lo so, mi auguro di fare quanta più musica possibile. Anche se ogni volta credo che sia l’ultimo disco, mi è già venuta voglia di scrivere il terzo, perché sto vivendo delle emozioni fortissime ultimamente. Credo però anche nel potere della pausa, d’altronde il primo l’ho fatto con estrema calma. Diciamo ce non c’è una regola, quando l’artista è pronto per dire, esce e dice!

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Che mi ha fatto molto piacere fare quest’intervista e che spero possa essere una piacevole e rivelatrice lettura. Un bacione a tutti, ascoltate “WELCOME”, siete i benvenuti!

MARCO PRITONI