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Intervista agli ANTICORPI

Intervista agli ANTICORPI

Nuovo Ordine Mondiale è il nuovo singolo di ANTICORPI. Una canzone-farmaco per guarire dal bombardamento mediatico di quest’anno. Fake news, complotti, negazioni, verità e post verità in un brano per elaborare ed esorcizzare, per non subirle passivamente, le tante informazioni che arrivano da ogni dove. Il brano gioca con tutte le teorie complottiste, dai terrapiattisti ai NoVax, dal 5G al falso allunaggio, senza retorica ma come se fosse una canzone d’amore “Sei la mia cospirazione, i miei poteri forti. Io domino il mondo e tu domini me”. Synth analogici e incalzante ritmo elettronico da club del futuro guidano la satira sulle più celebri fake news.

ANTICORPI sono lo scrittore Giovanni di Iacovo e il musicista elettronico Arnaldo Guido. E noi li abbiamo intervistati…

Ciao ragazzi! E benvenuti. Come tutte le interviste, inizio con una domanda che faccio a tutti.  Come nascono gli Anticorpi? Come, dove, quando… eccetera…

Giovanni: Vengono già da tanti anni di collaborazione tra noi due, sia nella musica che nella letteratura. Ogni qualvolta io pubblicassi un romanzo, organizzavo con Arnaldo reading musicali e presentazioni. Ad un certo punto, ho iniziato a dedicarmi ai testi delle canzoni, per un tipo di scrittura che avesse una fruizione più veloce e immediata. E quindi, essendo lui un musicista elettronico, abbiamo pensato di creare un gruppo che unisse la musica elettronica, quindi molto ballabile, veloce, che facesse muovere il corpo, insieme a testi e a contenuti però molto provocatori e che mandassero un certo tipo di messaggio.

Arnaldo: la musica ha caratterizzato tutta la mia vita, fin da piccolissimo, ho lavorato molti anni in radio, ho gestito una discoteca, ho gestito il portale muiscaitaliana.com, e con Giovanni, come ha detto organizzavamo dei reading. Solo che la parola reading ci andava un po’stretta, in quanto la parte musicale era molto importante. Coinvolgevano DJ, musicisti, eccetera. Da qui nasce l’idea di fare un progetto dance, che fosse anche italiano. Della quale ci sono precedenti illustri. Abbiamo iniziato a lavorare al progetto già dal 2017-2018, e il primo singolo è uscito a fine 2019, “Lavastoviglie”. Il nome “Anticorpi”, che è molto attuale, nasce in tempi non sospetti… Anche se Giovanni dice che il nome è stato in realtà dato da un cinese di Wuhan, al quale è caduta una strana provetta, mentre stavano ballando i nostri pezzi! (ridono)

Parlatemi del vostro ultimo singolo, “Nuovo Ordine Mondiale”.

Giovanni: E’ uscito il 12 febbraio. Siamo contenti perché è andato molto bene, questo esperimento della techno con testi così particolari. Abbiamo appunto giocato con quello che era il tema degli ultimi mesi, in questa fase della storia del paese, in cui siamo sommersi da teorie, complotti e fake news di ogni tipo. Quindi, più che limitarci a criticarle, abbiamo immaginato che fossero tutte vere! Tutte quante. La terra piatta, i microchip., i vaccini, Bill Gates… tutti insieme. La tematica è legata al cyber, al futuro, ai microchip, eccetera. L’idea è che noi diventiamo un popolo di microchip, quindi che non ci stanchiamo, che abbiamo prestazioni migliori, e a noi sta anche bene. Alla fine questo microchip è un vantaggio. Noi siamo per il Cyberpunk!

Arnaldo: Crediamo a tutto, e nonostante questo, le varie tesi non si sovrappongono. Nessuna nega l’esistenza dell’altra. Questo è il nostro quarto singolo, che fa parte di un progetto, ovvero il nostro album, che si chiamerà “Vota Estinzione”, dedicato ai rapporti tra l’uomo e il pianeta. La causa di tutti mali della Terra è fondamentalmente l’uomo. Senza l’uomo si potrebbe parlare davvero di un mondo di pace e amore.  Nella copertina c’è Godzilla, vestito in giacca e cravatta, da candidato elettorale, come se dicesse: “ci penso io a risolvere i guai del mondo, sterminando l’essere umano”.

Giovanni: il tema del disco è a metà tra la tecnologia e il rapporto tra natura e uomo. Anche perché molti testi sono stati partoriti nei mesi della contestazione ambientale di Greta, e volevamo anche approcciare in modo un po’ satirico questi temi.

Parlatemi degli altri singoli che compongono “Vota Estinzione”

Arnaldo: come dicevamo, “Nuovo Ordine Mondiale” è il quarto singolo. Il primo è stato “Lavastoviglie”, che abbiamo già menzionato, e siamo davvero rimasti stupiti dalle recensioni super positive che ha avuto. Oltre ogni aspettativa. Il secondo singolo è stato “Curami”, l’unica cover che abbiamo fatto, perché noi tendenzialmente non le facciamo, di un brano dei CCCP. Il terzo singolo invece è una canzone sulle utopie. Ci siamo chiesti se magari, chiedendo cortesemente qualcosa, si ottiene. Anche nel caso delle cose più assurde. Il titolo è “Cortesemente mi diresti che m’ami”.

Giovanni: aggiungo che noi facciamo musica elettronica, ma come attitudine ci definiamo “approccio punk”, perché pensiamo che la musica elettronica di oggi sia il nuovo punk. Perché ai tempi, chiunque prendesse una chitarra e strimpellasse due accordi, poteva fare un brano punk. Così come oggi, un qualsiasi ragazzo che abbia un computer, può fare musica elettronica., può fare un pezzo, può dire la sua, può esprimersi musicalmente.

Quali sono state le vostre influenze musicali?

Giovanni: questa è una domanda bella, perché noi due ci integriamo molto. Io vengo dal Punk, dalla New Wave, ascolto molta musica elettronica europea come l’Industrial, il Gothic, eccetera. Anche Siouxsie And The Banshees, Depeche Mode, Cure.

Arnaldo: ovviamente nei mei ascolti ci sono tutti quelli che ha nominato Giovanni. Oltre a quello, per quanto riguarda l’Italia, Franco Battiato. Io ricordo che da bambino mio cugino mi fece ascoltare “La Voce Del Padrone”. E poi piano piano sono andato a riscoprire le prime cose, la musica sperimentale. Nonostante la mia esperienza radiofonica e con la discoteca, quindi la musica house degli anni Novanta, io sono legatissimo alla musica italiana. Perché c’ è veramente tanta roba bellissima. E ti dirò anche che l’esperimento Anticorpi mira ovviamente a farti ballare, ma sotto sotto, o come si dice “stringi stringi”, dietro a tutto c’è una canzone. Una canzone che potresti, per assurdo, suonare davanti ad un falò con una chitarra. O quantomeno la parte del ritornello. Questa è una conquista, non è qualcosa di riduttivo o negativo. Se qualcuno fischietterà o canterà un pezzo degli Anticorpi sotto la doccia, noi saremo felici!

Vi chiedo una cosa che mi ha incuriosito tantissimo. Nel vostro comunicato stampa ho letto che la band è completata dalla presenza di una front girl virtuale, “Electra”. Spiegatemi…

Arnaldo: innanzitutto si scusa di essere potuta venire (ridono) ma in questo momento sta girando le ultime scene di un video che uscirà tra poco.

Giovanni: in realtà la vera leader del gruppo è lei! Noi siamo suoi sudditi! Lei è la mistress del gruppo (ridono). Il fatto è che noi due non rendevamo tanto esteticamente, perché non siamo né giovanissimi né bellissimi, per cui ci voleva una ragazza giovane come front girl. Dopo aver fatto seicento provini, non ci convinceva nessuna di loro, per cui ce la siamo creata in laboratorio. Abbiamo creato questa donna virtuale, Elektra, che canta in tutti i pezzi, attraverso una voce campionata. Ed è presente anche dal vivo, interagendo con noi attraverso schermi, videoproiezioni e vari apparati che abbiamo sul palco.  Ovviamente è molto amata, e gli applausi sono solo per lei!

Arnaldo: Sì, sul palco lei è al centro e noi siamo ai lati. Comunque devo dirti che Elektra ultimamente ha preso male il lockdown. Poi sta cominciando a farneticare, vuole fare dei singoli da sola, insomma… una situazione un po’ delicata (ridono). Diciamo che è un bel tipetto.

Avete menzionato il palco. Ho visto delle foto… voi siete vestiti come dei chimici, dei medici…

Giovanni: sì. Quella è la nostra “divisa” di sempre. Infatti in realtà noi concepiamo le canzoni come dei farmaci. E le concepiamo soprattutto per noi stessi. Per curare noi, poi se c’è qualcuno che ne vuole approfittare, ne siamo lieti.

Arnaldo: le canzoni sono farmaci contro i mali della società

Ultima domanda, che faccio sempre: cosa vogliono fare gli anticorpi “da grandi”?

Giovanni: fondamentalmente quello che facciamo da piccoli. A noi interesserà molto continuare a dire quello che vogliamo e sentiamo di dover dire attraverso la musica a le nostre canzoni. Se si presenta un tema di attualità “incandescente”, ci mettiamo a lavorarci su. Creando questo farmaco, questa risposta immunologica.  Il prossimo brano infatti sarà sul tema del body shaming e dei diritti LGBT. Si chiamerà “Mia Signora”, di cui già abbiamo pronto il video, che è stato girato da una regista della RAI.

Arnaldo: ovviamente vorremmo continuare il tour, facendo tantissimi live. Eravamo partiti molto bene, facendone davvero tanti. E avevamo tante date da fare, che ovviamente sono saltate.

Speriamo davvero che si possa ripartire! Una frase per concludere?

Giovanni: noi ci teniamo a far sudare sia i corpi che i cervelli, le idee. Questo è il nostro obiettivo.

Grazie ragazzi!

Grazie a te, e allo staff di Tuttorock.

BREVE BIOGRAFIA

Dopo una serie di concerti in Italia, il tour per il lancio dell’album ha avuto date confermate anche in Europa e Stati Uniti (tra cui Berlino, Washington e New York). Anticorpi è presente su tutti i social con strategie di comunicazione provocatorie e artisticamente curate grazie a una Factory di artisti che collabora con loro (Antifactory).

Gli Anticorpi fanno il loro ingresso nel mondo discografico dal 25 ottobre 2019. Dal lancio della band hanno pubblicato tre singoli con relativi videoclip: Lavastoviglie (novembre 2019) seguito da Curami (febbraio 2020) e Cortesemente mi diresti che mi ami? (aprile 2020). Ottime le recensioni, da Michele Monina al produttore degli Smashing Pumpkins.

Giovanni Di Iacovo vive tra Pescara e Berlino, è stato sceneggiatore per RaiDue della fiction Offline e ha pubblicato romanzi tradotti anche all’estero tra i quali Sushi Bar Sarajevo (2007), Tutti i poveri devono morire (2009), La Sindrome dell’Ira di Dio (2012), Labbra al Neon (2013), Noi siamo la Notte (2015) e Confessioni di Uno Zero (2019). Da quest’ultimo è stato tratto un film dal titolo omonimo. Docente di Letteratura ha pubblicato saggi e monografie sul noir. Vincitore della Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, diversi suoi racconti sono stati messi in scena nello spettacolo con Stefano Benni Viaggio nelle Metropolis. Ha ricevuto nel 2014 la nomina di Assessore alla Cultura e nel 2019 quella di Vicesindaco con delega a Cultura e Creatività della città di Pescara.

Arnaldo Guido, sviluppatore software, speaker, produttore musicale, event manager, autore di canzoni. Ha diretto l’e-magazine MusicaItaliana.com per oltre quindici anni, ha fondato e gestito l’underground dance club Tipografia con migliaia di presenze a weekend e dj internazionali. Ha prestato la sua voce a diversi programmi radio e televisivi, spettacoli teatrali, reading letterari, festival musicali (IndieRocket, Future Days) e giochi elettronici (PAL.MA.) Ha coprodotto il film Vola Vola, ambientato sulla piattaforma Second Life e tre album di musica house tra i quali DeepChoice EP One (Universal Music) attualmente in ristampa.

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