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Slash ft. Myles Kennedy & The Cospirators @ Assago Milanoforum 22.04.2024

Slash ft. Myles Kennedy & The Cospirators @ Assago Milanoforum 22.04.2024

Slash ft. Myles Kennedy & The Cospirators @ Assago Milanoforum 22.04.2024

L’attesissimo ritorno di Slash in Italia per “The River is Rising – Rest of the World Tour ’24” non delude i fan più accaniti che noncuranti della serata piazzata ad inizio settimana lavorativa, riempiono nella quasi interezza i 15.800 posti messi a disposizione da quella gigantesca entità che è il Forum di Assago.
Il riccioluto chitarrista dei Guns N’ Roses finalmente alleggerito della pesante incombenza della band losangelina (in Italia lo scorso anno dopo una dozzina d’anni di latitanza in seguito alla reunion), esprime a pieno il proprio potenziale artistico, tornando alle proprie radici di bluesman con una consistente scaletta di 22 brani, in cui scomoda la band di rose e pistole per una sola cover: “Perfect Crime“.
Ampio spazio quindi alla produzione marchiata Slash con un throwback al 1991, anno di pubblicazione di “Always on the run” canzone passata alla storia col nome di Lenny Kravitz ma concepita dalla mente di uno Slash fresco di premiatura agli “American Music Awards” con “Appetite for Destruction“, occasione in cui i due grandi nomi hanno modo ritrovarsi (n.d.r erano compagni del liceo, buffa la vita) e definire una collaborazione che li porterà in seguito a registrare questa iconica canzone che aprirà “Mama Said“.
In seguito Slash affermerà di averla scritta per i G’N’R ma a causa dei limiti tecnici dell’ allora batterista Steven Adler (poi allontanato per problemi di tossicodipendenza) era finita nel calderone del materiale che avrebbe registrato con “altri”.
Non si risparmiano inoltre una eterea Rocket Man, cover di Elton John in cui Slash sfoggia la propria maestria alla lap steel, una tipologia di chitarra orizzontale sprovvista di pedale.
Il supergruppo costituisce ormai una realtà consolidata nel panorama hardrock internazionale, con il cantante Myles Kennedy (frontman degli Alter Bridge) a figurare a grandi caratteri sotto allo pseudonomo di Saul Hudson. Sempre un ottimo cavallo su cui puntare, con all’ attivo assieme alla scalmanata brigata, 4 EP in studio e 2 live record a partire da “Apocalyptic Love” (2012) fino al più recente “4” (2021), senza contare il prezioso contributo in “Back from Cali” e “Starlight” dall’ album d’esordio di “Slash”, 2010. Tra le altre cose riproposte durante la serata.
Anche i “The Conspirators“, seppur citati in una piccola postilla con tanto di asterisco a fondo pagina (il font nel logo è di dimensione lillipuziana), fanno la loro corposa parte.
Per fare gli onori di casa: il batterista Brent Fitz (Alice Cooper, Vince Neil, Union) che per l’occasione sfoggia la maglietta della nazionale italiana, il chitarrista ritmico Frank Sidoris, al secondo round dopo aver suonato in apertura con i Mammoth VWH band capitanata dal figlio d’arte di Van Halen, tale Wolfgang e last but not list il bassista Todd Kerns, dal 2010 in formazione, già cantante e bassista negli “Heroes and Monster” band che ultimamente si sta facendo riconoscere beneficiando dell’ influsso positivo di niente popodimeno che Steff Burns (session-man di qualità, celebre per essere il chitarrista di Vasco Rossi).
Kerns si offre per una manciata di canzoni come sostituto a Myles Kennedy. Seppur sia ben distante dal tocco classic rock imbibito di country dell’attore principale, se la cava egregiamente spaziando dalle note acute alle gravi in maniera davvero notevole. Inoltre ha un timbro penetrante che ben si presta alla sfrenata “Doctor Alibi” che su disco è registrata da una leggenda del basso elettrico alias Lemmy Kilmister, compianto leader dei Mötorhead dall’iconica voce roca a cui Todd riesce a rendere pienamente omaggio: una vera goduria.
Nelle due ore erotte di concerto i cinque non ci fanno mancare niente: c’è coesione e affiatamento, un’acustica impeccabile, una performance resa al massimo delle capacità, mai sottotono, mai stanca ma invece eclettica e vivace senza troppi fronzoli.
E’ “solo” rock ma come solo le grandi rockstar sanno inscenare.
Monumentali dall’ingresso con “The River Is Rising“, non perdono un colpo fino alle 22.45 orario in cui si congedano con una splendida “Anastasia” (con assoluta menzione d’onore per l’assolo di chitarra solista di “Wicked Stone“, ultima in scaletta prima del bis).

SUSANNA ZANDONÀ

Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Myles Kennedy (Vocal)
Slash (Guitar)
Frank Sidoris (Guitar)
Todd Kerns (Bass)
Brent Fitz (Drums)