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JOSEPH PARSONS – At Mercy’s edge

JOSEPH PARSONS – At Mercy’s edge

‘At Mercy’s Edge’ è l’ultima release del cantautore americano JOSEPH PARSONS rilasciata il primo dell’anno per Meer Music / Blue Rose Records in Italia e UK, distribuita da Soulfood in tutta Europa. Mentre il mondo sembra essere in stallo, il nuovo album giunge carico di inni per liberarci dalla quarantena: fai un passo avanti e inizia la corsa con la opener ‘Greed On Fire’ direttamente fino al culmine con ‘Mercy’s Edge’. Durante gli ultimi 30 anni, il prolifico curriculum di JOSEPH PARSONS si protrae come un esercizio di artistica resistenza, con ‘At Mercy’s Edge’ come 14esima release solista della sua carriera. In cima ad esso ci sono ben 6 live album, oltre a 10 release in qualità di fondatore e membro di band del calibro di U.S. Rails, Hardpan e 4 Way Street e tre lavori come Parsons Thibaud duo assieme al compagno americano Todd Thibaud. ‘At Mercy’s Edge’ richiama alcuni dei suoi vecchi lavori con tre minuti e mezzo di profondi balzi che sottolineano i problemi del nostro mondo, oltre a storie di personaggi imperfetti ma potenzialmente redimibili.

Si apre con una Greed on fire che pare di ascoltare un pezzo del boss, ma Changes everything fa venire subito in monte la musica di Mark Knopfler, un inizio di disco stordente. Si prosegue su toni musicali altissimi, succulento il sapore folkeggiante di Nerve, strepitosa la tribale Madness, tra percussioni, accordi deliziosi e slideguitar. Con Trouble zone piombiamo in zona folk-rock alla Neil Young e dintorni, continuiamo ad apprezzare la bellezza della trama musicale che si unisce perfettamente alla splendida interpretazione cantautorale di Parsons, dimostrazione di una solida band alle spalle del cantante. Dopo una ringhiosa Last one in carica di acidità affascinante, abbiamo una malinconica ballad come One more, tutta giocata su tocchi arpeggiati. Deliziosa e sorprendente arriva una spagnoleggiante Living with the top down, ci si rivela una poliedricità musicale decisamente di pregio. Ritmo di classe quello che accompagna la sincopata Mule train, divertente e frizzante pezzo che prepara l’ultimo pezzo del disco. La titletrack Mercy’s edge è una piccola chicca nel solco dei grandi cantautori folk americani, suoni del sud con toni vocali alla Dylan, potremmo essere in un saloon di El Paso piuttosto che in un elegante club di qualche grande metropoli, resta un brano eccellente giocato a voce e chitarra.

Un disco da tenere in assoluta considerazione, assicura un’ora di grande musica suonata e cantata con classe e raffinatezza, merce di cui abbiamo tanta fame in questo scuro periodo.

MAURIZIO DONINI 

Tracklist:

01. Greed on Fire
02. Changes Everything
03. Nerve
04. Madness
05. Trouble Zone
06. Last One In
07. One More
08. Living With The Top Down
09. Mule Train
10. Mercy’s Edge

Credits:
Pubblicazione: 1 gennaio 2021
Label: Meer Music / Blue Rose Records

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VOTO

Band:
Joseph Parsons | Voce, chitarra
Freddi Lubitz | Basso, chitarra e voce
Ross Bellenoit | Chitarra e voce
Sven Hansen | Batteria e voce

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