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BULLRING – Break down the gate

BULLRING – Break down the gate

bullring break down the gate cover

Power trio formato da musicisti di grande esperienza ed attivi da anni in ambito italiano ed internazionale collaborando con band quali i mai troppo osannati Perfect View, gli Aerosmithiani Big Ones o con artisti del calibro di Stef Burns, Federico Poggipollini e Michele Luppi – i Bullring firmano per la Street Symphonies / Burning Minds per dare alla luce il loro vigoroso debutto: Break down the gate. La loro esperienza si sente tutta lungo i dodici brani che compongono questo album, brani che si rifanno a band quali gli immancabili Motorhead (come ogni power trio del genere che si rispetti) e a band come Black Label Society o Black Stone Cherry, non disdegnando un flavour melodico sempre presente e che ben controbilancia l’attitudine a volte quasi punk della loro proposta.

Ciò si nota subito dal primo brano, la potente Are you shining?, assolutamente punk e divertente nell’incedere con il solito ritornello ruffiano che entra in testa – che lo rende un antipasto efficace prima di passare a You’re just what you’re fighting for, primo singolo di grande effetto che mescola appunto del sano rock n roll a tanta melodia. Stesso filone anche per My Darkest Shadow: riffone grezzo, groove di alta scuola, bridge al sapore  grunge e ritornello melodico efficacissimo: ad esaltare il tutto sul muro sonoro generato da batteria e basso si esalta la chitarra sapiente dell’ottimo Dave Pola. La quarta traccia è il secondo singolo, la splendida Violet’s Song che calma gli animi e porta la band su un piano più trasognato e tendente al pop rock di qualità prima di passare alla più stoner Dirty Paradise che scorre comunque in modo molto piacevole. La successiva doppietta è affidata alla furiosa Fear Killing Anthem, uno sberlone si –  ma con la sapiente cura per le melodie di cui parlavamo poc’anzi ed un buon occhio alle armonie vocali – e a Jackhammer, con il suo riff “grasso” a fare da contraltare alle solite strofe melodiche e al groove del ritornello: brani che sicuramente dal vivo mieteranno diverse “vittime”. L’album prosegue in maniera fluida, quasi non ci si rende conto di avere superato la metà, quand’ecco un ulteriore momento soft, la delicata ma anthemica Amy and Me, ottimo esempio di moderno songrwriting rock che lascia spazio a You cannot hurt me, concedendo un ulteriore schiaffone senza però aggiungere nulla di più di quanto i Bullring non abbiano già fatto sentire. I’ll snatch your tongue invece è uno dei miei preferiti dell’album con il suo buon rock n roll semplice e divertente, ottima colonna sonora per un party alcoolico – mentre il nostro viaggio in compagnia del trio si chiude con la divertentissima I’m too old e la più grezza Idea4 – stoner punk selvaggio messo a mo’ di colpo di coda a chiudere l’ultima di queste dodici tracce.

Tracce impregnate di qualità, passione, personalità, esperienza e voglia di sudare su ogni singola nota – quindi già solo per questo i Bullring sono più che promossi – e se poi aggiungiamo una produzione di ottimo livello ed una buona cura per le armonie allora possiamo valutare questo Break down the gate come un debut album vincente, in attesa di ricevere in faccia il muro sonoro che certamente i tre emiliani sapranno creare in sede live: vi aspettiamo ragazzi, ed intanto ci godiamo il vostro buon lavoro in studio! Killer tracks: You’re just what you’re fighting for, My darkest shadow, Violet’s Song, Amy and Me e I’ll snatch your tongue.

SANTI LIBRA

Tracklist:

01. Are You Shining?
02. You’re Just What You’re Fighting For
03. My Darkest Shadow
04. Violet Song
05. Dirty Paradise
06. Fear Killing Anthem
07. Jackhammer
08. Amy And Me
09. You Cannot Hurt Me
10. I’ll Snatch Your Tongue
11. I’m Too Old
12. Idea4
Credits:
Le grafiche del CD spno curate da Aeglos Art (Alchemy, Airbound, Raintimes, Michael Kratz, Wheels Of Fire)
liner notes introduttive scritte da  Iacopo Mezzano (Melodicmetal.it, Melodicrock.it)
Lyric video by Yellow Bang Studio

Bullring band

Band:
Remo Ferrari: voce e basso
Dave Pola: chitarra e cori
Luca Ferraresi: batteria e cori
Ospiti:
Alex De Rosso (Dokken): Chitarra solista su “You’re Just What You’re Fighting For”
Luca Princiotta (Doro, Blaze): Chitarra solista su “Snatch Your Tongue”

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