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THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA – Intervista al chitarrista David Andersson

THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA – Intervista al chitarrista David Andersson

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Gli svedesi The Night Flight Orchestra giungono al loro quinto album e perfezionano il loro sound, rendendolo un perfetto incrocio tra vintage e futurismo. Ne abbiamo parlato con il chitarrista David Andersson e scopriamo che oltre alla pasta, alla pizza, al vino e alla lasagna, apprezza molto il rock progressivo italiano e specialmente la P.F.M. e che è un vero collezionista di vinili.

Ciao David e benvenuto tra le pagine di Tuttorock. Parlami di “Aeromantic”, il vostro nuovo album.
Ciao, è una lunga storia, dopo aver finito di promuovere gli album precedenti “Amber Galactic” e “Sometimes The World Ain’t Enough”, abbiamo deciso di continuare a raccontare storie della nostra Terra, anche se un po’ fantascientifiche. Diciamo che abbiamo voluto scrivere una colonna sonora con sonorità molto atmosferiche, progressive, abbiamo voluto espandere di più il nuovo sound verso nuove tecnologie.

Possiamo parlare di un concept album?
Non proprio, ci sono dei collegamenti sia dal punto di vista musicale che da quello dei testi. Si parla di sogni impossibili, di cuori infranti, di malinconie svedesi.

Più precisamente di cosa trattano i testi.
Sono varie storie, anche vere e con diversi protagonisti, storie che possono essere reali e surreali.

La foto di copertina è molto vintage ma con aspetti futuristici. Ha un significato particolare?
Si ha attinenza con i testi, si parla anche di soldati, di aerei, di volare, il tutto nei sogni e nelle storie dei personaggi.

Nel sound c’è una componente maggiore di tastiere elettroniche, combinate alla perfezione all’hard rock e all’AOR, perché questa scelta?
Si è vero, abbiamo voluto dare un tocco di modernità, ma anche lasciare quel sogno vintage che oggi piace. Puoi leggerlo come un sound più futurista, ma potresti leggerlo anche come un vecchio LP, puoi immaginare il Lato A e il Lato B. Puoi dargli varie interpretazioni.

C’è un brano che mi ha molto colpito, “Carmencita Seven”, una perfetta fusione tra hard rock, progressive, AOR, un fantastico guitar solo e tanti riferimenti ai migliori Toto. Cosa mi dici a riguardo?
Hai centrato in pieno l’obiettivo. Si infatti è molto influenzata dall’amore che ho per i Toto e grazie per i complimenti dell’assolo. Mi sono ispirato principalmente a “Isolation” dei Toto, un album e una band che amo molto. “Carmencita Seven” è uno dei brani che piace molto anche a me.

Altro brano che mi ha molto colpito è quello conclusivo, “City Lights And Moonbeans”, mi sembra di ascoltare une versione hard rock della musica elettronica di Giorgio Moroder! Pensi mi sia impazzito?
Ahahahah!! Assolutamente no, anche stavolta hai indovinato! Io sono un grande fan di Giorgio Moroder e l’intenzione era proprio quella! E’ una canzone molto particolare, una sperimentazione che a quanto pare è riuscita.

Ripercorriamo la storia dei Night Flight Orchestra partendo dal primo album, “Internal Affair” del 2012.
Volevamo essere una band di classic rock, d’ispirazione settanta e ottanta e volevamo unire tutte le nostre influenze e creare un sound meno estremo di ciò che avevamo fatto fino ad allora.

Arriviamo al 2015 con “Skyline Whispers”.
Con il secondo album l’intenzione era di esplorare tutte le sfaccettature del rock classico e dell’hard rock e penso che siamo riusciti a scrivere della belle canzoni di classic rock.

Dopo due anni e siamo nel 2017, arriva “Amber Galactic”, qui mi sembra che avete inserito nel sound sonorità più spaziali e progressive.
Si, esatto, era un nostro sogno ed è stato il primo album con la Nuclear Blast che ci ha dato campo libero per delineare il nostro sound. Abbiamo inserito nel sound anche ambientazioni cinematografiche .

Poi avete ristretto i tempi e dopo solo un anno, il 2018, avevate gia pronto il vostro quarto album, “Sometimes The World Ain’t Enough”.
Con quest’album sapevamo già che la nostra strada era quella, abbiamo solo ripetuto e rimarcato il sound dell’album precedente con qualche modifica e qualche sfumatura in più

Di “Aeromantic” ne abbiamo già parlato e a mio avviso è un riassunto di tutto quello che avete fatto con qualche sperimentazione in più!
D’accordissimo con te, era proprio nel nostro intento.

State già pianificando un tour di supporto?
Si, partiremo a marzo da Londra e suoneremo anche in Italia e in alcuni festival estivi

Chiudi l’intervista come vuoi, per i vostri fan italiani e i nostri lettori. Un messaggio per intraprendere insieme a voi il viaggio nel vostro ultimo album.
Amo molto l’Italia, il cibo, il vino, la pasta, le lasagne, ma anche la musica italiana e non solo quella più commerciale, amo molto la PFM, grandi musicisti. Pensa che io sono un collezionista di dischi e ho il loro 45 giri di “Celebration”, amo “Chocolate Kings” e anche altre band di progressive rock, avete dei fantastici musicisti.

Ottimo David, allora quando verrete in Italia approfondiremo di più il tuo amore per il prog italiano e della tua collezione di vinili.

FABIO LOFFREDO

Band:
Bjorn Strid: Voce
David Andersson: Chitarra
Sharlee D’Angelo: Basso
Sebastian Forslund: Chitarra, percussioni e Special FX
Jonas Kallsback: Batteria
Anna-Mia Bonde: Cori
Anna Brygard: Cori

https://www.facebook.com/thenightflightorchestraofficial/
https://media.nuclearblast.de/shoplanding/2020/TheNightFlightOrchestra/aeromantic.html

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david andersson