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SPOOKYMAN – Intervista all’artista romano

SPOOKYMAN – Intervista all’artista romano

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Crawling wails”, ho avuto il piacere di intervistare Giulio Allegretti, cantante, chitarrista, compositore e polistrumentista romano attivo sulla scena musicale dal 2008 quando esordisce con l’originale progetto one man band “SPOOKYMAN” che lo vede impegnato nell’accompagnare la sua voce attraverso una chitarra da lui modificata, percuotendo con i piedi valige, campanacci, scatole di latta ed ogni cosa che per lui abbia le “giuste sonorità”.

Dal 2010 collabora con registi teatrali e videomakers nella produzione di colonne sonore.

Nel 2015 ha collaborato alla scrittura e all’arrangiamento del brano “Chat Noir” di Le Cardamomò.

La sua ricerca di singolarità rende possibile il suo esordio discografico solamente nel 2016 con l’album dal titolo omonimo “Spookyman” (Autoproduzione), contenente 13 brani inediti, di cui dodici in inglese ed una “ghost track” in italiano.

Nel 2019 collabora con il pianista e compositore Simone Scifoni per la sua successiva uscita discografica firmata “SPOOKYMAN & THE ALL NIGHTERS” dal titolo “BLOOD SWEAT AND TEARS” (2021), contenente 10 brani inediti.

Durante i suoi numerosi tour, l’artista ha accumulato esperienze su importanti palcoscenici nazionali ed internazionali tra i quali La Casa del Jazz (Roma), Torrita Blues (Torrita di Siena), Trasimeno Blues (Lago Trasimeno), Tropea Blues (Tropea), Santa Maria Blues Festival (Isole Azzorre), Augustibluus Festival (Estonia).

Ha fatto da spalla a musicisti di calibro internazionale, tra i quali Eric Gales, The Jon Spencer Blues Explosion, Cody ChesnuTT, Luke Winslow King, Pat Mother Blues Cohen, Eugene Chadbourne, Bob Log III, Mariano De Simone, 99 Posse, e molti altri.

Ad oggi, nella sua casa romana, concilia la sua creatività musicale ed il suo estro artistico con l’appartenenza ai valori semplici ma solidi delle sue radici, non perdendo mai di vista la bellezza delle piccole cose.

Ciao Giulio, benvenuto su Tuttorock, parliamo subito di questo tuo nuovo singolo, “Crawling wails”, nato come e quando?

Ciao Marco, grazie di avermi invitato qui, su TuttoRock, a condividere il “dietro le quinte” del mio progetto musicale.

Crawling wails è un brano che da 15 anni mantenevo incompiuto in uno dei miei numerosi hard-disk custoditi in una scatola di scarpe nel soppalco di casa.

L’ incipit che ha originato questo brano è stato il tentativo di dare una risposta alla domanda “Che senso ha questa vita?”

Sono convinto che l’individualità abbia perso il suo reale valore intrinseco e sia arrivata ad un punto di saturazione. Gli esseri umani della società contemporanea vivono con primordialità, in balia di una crisi esistenziale indotta dal progresso tecnologico e dai mass media ed attendono che qualcuno gli dica cosa fare perché troppo presi a saziare i propri istinti originari.

Tornando all’ incipit di questa mia riflessione, la risposta alla domanda è “l’ Amore”.

L’amore per sé stessi, per gli altri, per la cultura, per l’arte, per la bellezza, per ciò che si conosce e per ciò che non si conosce.

Attraverso Crawling wails, Lamenti striscianti, ho tradotto in musica e parole la mia riflessione.

Nel video si vedono gli strumenti elettronici vintage che hai utilizzato, e che tu stesso modifichi, da dove nasce questa tua passione?

Questa passione me l’ha trasmessa mio padre che lavorava come perito tecnico nell’esercito. Spesso si portava il lavoro a casa ed io passavo il tempo ad osservare come costruiva apparecchiature e come lentamente gli dava una “vita”.

Mio padre mi ha trasmesso solamente la passione perché è morto poco prima del mio nono compleanno.

In adolescenza e negli anni a seguire, ho intrapreso il percorso di studi artistici fino a laurearmi all’ Accademia di Belle Arti, portando in parallelo l’amore per la musica ed imparando l’elettronica da autodidatta.

Hai esordito discograficamente nel 2016, dopo vari anni dall’inizio della tua carriera musicale, questo è dovuto al fatto che volevi essere sicuro al 100% del percorso sonoro da intraprendere?

La verità è che sono molto intransigente quando si tratta di espressione artistica. Devo avere la certezza di aver dato il massimo. Il sentire di aver fatto una cosa e di non averci messo tutto me stesso è peggio di avere un insuccesso. Questa cosa si riflette anche nei live: se suono in un pub davanti a tre persone o suono in un festival europeo davanti a tremila persone io devo avere la certezza di aver dato il 100%.

Questa “premura” io la traduco in “professionalità”.

Se tu dovessi scegliere cinque dischi da portare sempre con te, quali mi diresti?

Bone Machine – Tom Waits

The Rockin’ Chair Album – Howlin’ Wolf

Glassworks – Philip Glass

My Favorite Things – John Coltrane

Non Al Denaro, Non All’Amore, Né Al Cielo – Fabrizio De André

Qual è invece il tuo sogno artistico più grande?

Il mio sogno artistico più grande è riuscire a fare SOLD OUT con un mio spettacolo in una prestigiosa sala concerti.

Quali sono i tuoi prossimi progetti musicali in questo 2023?

I miei prossimi progetti per questo 2023 sono in fase di definizione e non vorrei anticipare troppo al momento. Sto lavorando ad un tour europeo per questo autunno/inverno. Si stanno aprendo delle opportunità in Giappone ed America ma basta vedere tutta la strumentazione che utilizzo per capire che devo riuscire a trovare una soluzione di viaggio a queste due destinazioni. Proprio in questi giorni stanno nascendo delle possibilità compositive nel panorama dell’intrattenimento.

Per quanto riguarda l’uscita di un nuovo disco, voglio prendermi ancora del tempo per osservare l’andamento della scena musicale e l’andamento della mia direzione artistica, trovando così la strategia più consona per me.

Attualmente sto lavorando ad un secondo singolo e vedrà la luce tra qualche mese.

Per quanto riguarda i progetti di questa primavera/estate sto lavorando, insieme a Revolver Concerti, a dei tour nella penisola.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Grazie a te Marco per lo spazio che mi hai dato. Vorrei aggiungere i miei contatti per il lettore interessato a seguirmi:

Youtube: https://www.youtube.com/@SPOOKYMAN

Instagram: https://www.instagram.com/spookyman_music/

Facebook: https://www.facebook.com/SPOOKYMANmusic

Website: https://www.spookymanmusic.com/

Booking: revolverconcerti@gmail.com

Un saluto e buon proseguimento!

MARCO PRITONI

Credits:

Videoclip: Stefano Federici

Location: Teatro Kopó – Roma

Musica e Testo: Giulio Allegretti (SPOOKYMAN)

Prodotto, Registrato, Mix e Master:

Giulio Allegretti (home recording)

Etichetta: BreadBoard records