Now Reading
SPECTRVM – Intervista alla prog rock band italiana

SPECTRVM – Intervista alla prog rock band italiana

In occasione dell’uscita dell’album “Teschio del Mondo”, ho avuto il piacere di intervistare gli Spectrvm, storica band prog rock italiana.

La storia della band inizia nel 1974, quando si formarono come “Stratus”, con i membri fondatori Frank Lazzari (organo-tastiere-voce), i fratelli Jordan Bozzolan (batteria-percussioni-voce) e Daniele Bozzolan (basso-chitarre-pianoforte-voce), insieme a Renato Olivo (chitarre voce) e in seguito Alberto Zanella (tastiere-pianoforte-voce).

Negli anni ’70, Stratus divenne il gruppo di punta nei dancing del Nord Italia, esibendosi in spettacoli e eventi musicali e registrando numerosi successi discografici con artisti come Sandro Belsi e Rudy Polito. Nel 1979, a causa di divergenze con la produzione, il progetto dell’album “Teschio del Mondo” venne accantonato, ma la band continuò a esibirsi fino al 1982, quando si sciolsero.

Nel 2020, dopo quattro decenni di pausa, gli Stratus decisero di riprendere il progetto “Teschio del Mondo”, con l’inserimento del nuovo chitarrista Marco Brega. Il gruppo ha modificato il proprio nome in “SPECTRVM”, mantenendo viva la tradizione del latino con la classica V utilizzata per scrivere la U.

Ciao e benvenuti su tutto rock, parliamo subito di  questo nuovo album, “Teschio del Mondo”. Un album che ho apprezzato moltissimo, che riscontri state avendo?

Daniel Intanto Marco ti ringraziamo e siamo lieti che tu abbia apprezzato il nostro album, senz’altro stiamo riscontrando un interesse notevole, considerando che la promozione brillantemente condotta dal nostro ufficio stampa Divinazione , capeggiata dall’amico Franco Sainini è iniziata solo da un paio di settimane.

Inoltre, essere nella scuderia di Rock Targato Italia, sotto l’etichetta Terzo Millennio del Patron Francesco Caprini, è un ulteriore valore aggiunto.

Un concept album sul nostro Pianeta Terra purtroppo sempre più malato, in che modo secondo voi la musica e l’arte in generale possono ancora agire positivamente sulle coscienze delle persone?

Frank Certamente la musica e l’arte possono contribuire positivamente ad un cambiamento del pensiero stesso, difficile da attuare su diversi fronti, così come le cattive abitudini dei “Terrestri”.

Un progetto che doveva uscire alla fine degli anni ’70, poi cosa successe?

Jordan Principalmente per divergenze con la produzione, inoltre le influenze musicali a quel tempo subirono grossi cambiamenti, portando in auge il Punk e la Disco Music, quindi abbiamo dovuto dedicarci ad altri progetti alternativi.

Di chi è l’idea della copertina e da chi è stata realizzata?

Mark La copertina aveva preso forma già nel 1979, da un’idea di Frank Lazzari ed è rimasta immutata, in seguito poi è stata realizzata e completata in collaborazione da tutto il gruppo.

Quando e come è scattata la scintilla che vi ha fatto riunire?

Jordan Dopo una lunga serie di esperienze diverse, durata anni, l’avvento triste del Covid 19 ha contribuito a riunirci tramite chat e abbiamo iniziato a “riesumare” il vecchio progetto che era rimasto “sepolto” da decenni in vecchie bobine, riaccendendo il nostro interesse a riprendere il progetto sotto una nuova luce.

Da Stratus a Spectrvm, come mai avete deciso di cambiare nome?

Jordan Durante la lavorazione dell’album, le lunghe sessioni di pre-produzione, le nuove stesure, i provinaggi e gli arrangiamenti, hanno causato alcuni dissidi e incomprensioni, portando inevitabilmente a defezioni e il conseguente abbandono del progetto da parte del chitarrista storico, quindi includendo il nuovo chitarrista Marco Brega (di fatto già presente in progetti precedenti), abbiamo ritenuto opportuno cambiare il nome da Stratus a Spectrvm, per altro Spectrvm  era il nome di prima scelta già nel 1974 che poi abbandonato in favore di Stratus.

Marco Brega cosa ha portato alla band?

Daniel L’apporto fisso nell’organico del chitarrista Marco Brega, nostra vecchia conoscenza, ha portato nuove pennellate di colore all’opera ed era la tessera mancante per completare il mosaico sonoro di “Teschio del Mondo”.

Di tutti i concerti che avete fatto ce né uno che vi è rimasto particolarmente impresso?

Mark Ogni nostra esibizione è sempre un po’ a se, poiché ogni volta che siamo saliti sul palco abbiamo cercato di dare il meglio di noi stessi, soprattutto quando siamo in presenza di migliaia di persone che ci stimolano a dare il massimo nelle nostre performance.

Quali sono i vostri prossimi progetti musicali?

Frank Stiamo già lavorando al prossimo album per il 2024. Nel frattempo, ci sarà una gradita sorpresa per i nostri fans che anticiperà il nuovo disco.

Grazie mille per il vostro tempo! Volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Spectrvm Grazie Marco dell’attenzione e dello spazio che ci hai riservato e per averci dato la possibilità di diffondere la nostra idea di musica, un caro saluto a te e a tutti i lettori e buon ascolto di “Teschio del Mondo”.

MARCO PRITONI