Now Reading
LORENZ SIMONETTI intervista su “NON MI FIDERO’”

LORENZ SIMONETTI intervista su “NON MI FIDERO’”

Lorenz Simonetti, emiliano classe 2001, ogni giorno, da due anni a questa parte, pubblica contenuti e fa live esclusivamente musicali diventando un influencer e un motivatore. È un esempio positivo di uso corretto dei social: quotidianamente riceve messaggi pubblici e privati di adolescenti che, grazie a lui, hanno iniziato a suonare uno strumento musicale o a prendere lezioni di canto. Le sue basi musicali le deve infatti allo studio: inizia a studiare pianoforte a 6 anni e canto ad 11, fondando poi quattordicenne le sue prime band totalizzando nel territorio emiliano circa 90 date live in 4 anni.
NON MI FIDERÒ arriva dopo gli ottimi risultati del precedente singolo IRRAGGIUNGIBILE, entrato per diverse settimane nella Viral50 di Spotify e ancora oggi tra i video musicali più visti nella classifica ufficiale di YouTube Italia e tra i brani più ascoltati in Italia sulla piattaforma YT.

Buon pomeriggio Lorenz è un piacere averti qui per TuttoRock! 

Come stai?
Sto molto bene grazie, il piacere è anche mio. Questo è un periodo molto intenso in cui stanno succedendo tante cose, ma sono molto soddisfatto di quello che sto facendo.

Dicci tutto quello che c’è da sapere sul tuo nuovo singolo “Non Mi Fiderò”
Non Mi Fiderò è un brano che rappresenta un momento della mia vita in cui non mi fidavo più delle persone a seguito di una grande delusione ricevuta da parte di una persona a cui tenevo tanto. È dedicato a tutte le persone che almeno una volta nella vita hanno provato questa sensazione.

Il brano citato sopra segue un filone di cui ha fatto da apri pista il precedente singolo “Irragiungibile” vuoi spiegarci meglio cosa unisce questi due brani? 
Irraggiungibile e Non Mi Fiderò sono due brani strettamente legati tra loro dal momento che fanno riferimento a due esperienze personali avvenute molto vicine tra loro e rispettano l’ordine cronologico di ciò che mi è successo.

Il 30 Ottobre hai partecipato alla finale mondiale del concorso The Look of the Year 2023 che si è svolta su uno dei palchi più ambiti da chi fa musica, cioè il Teatro Ariston a San Remo. Com’è stata questa esperienza?
Il palco dell’Ariston è qualcosa di magnifico e fa provare emozioni uniche. Sono molto contento di aver fatto parte di questo evento e spero possa essere un precursore di qualcosa di più grande e speciale…

Vuoi raccontarci qualche cosa in più sulla tua persona, chi è Lorenz?
Lorenz è un ragazzo che non sempre riesce a esprimere in modo così esplicito quello che ha nella testa, ma che grazie alla musica trova un nuovo linguaggio più semplice tramite il quale racconta se stesso.

Giovanissimo con molti obbiettivi raggiunti grazie al talento ma anche al mondo social che ti ha permesso di farti conoscere su larga scala, com’è il tuo rapporto quotidiano con questo mondo?
È un rapporto difficile, poiché è molto complicato sostenere i ritmi che i social impongono di seguire, ma allo stesso tempo è molto gratificante, poiché proprio tramite questo mezzo di comunicazione si possono trovare tante persone nuove che in un qualche modo si ritrovano in quello che faccio.

Puoi svelarci i tuoi progetti futuri e date live dove poterti vedere dal vivo?
Sicuramente c’è tanta nuova musica che voglio far sentire ai miei ascoltatori, molto molto presto. E l’idea di organizzare diverse date live dove cantare le mie canzoni è qualcosa a cui io e il mio team stiamo lavorando in modo concreto, quindi presto si saprà tutto. Seguiranno a breve aggiornamenti sui miei profili social (mi si può trovare come @lorenzsimonetti su ogni piattaforma)

Ti ringrazio per la disponibilità e ti chiedo di concludere come preferisci questa intervista salutando i nostri lettori
A tutte le persone che stanno leggendo voglio dire che la fortuna è solo l’incontro tra l’opportunità e le tue particolarità. Abbiate cura delle vostre particolarità e la fortuna sarà una conseguenza. Questo è ciò che mi ripeto da sempre e spero che possa aiutare anche voi nell’inseguire i vostri obiettivi.

Linda Sommariva