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“GLI ROMANI” – L’OMAGGIO A ROMA E A FELLINI DEI MARCONDIRO FEAT. E …

“GLI ROMANI” – L’OMAGGIO A ROMA E A FELLINI DEI MARCONDIRO FEAT. E …

Marcondiro Foto Band Gli Romani 1

Abbiamo incontrato e intervistato Marco Borrelli dei Marcondiro, cantautore, autore, sperimentatore dell’arte colta, della canzone d’autore, creatività e passione, fantasia, originalità.  E’ sempre un piacere incontrarlo. L’occasione è di quelle speciali: è uscito da pochi giorni, nei digital store, il brano “GLI ROMANI” (etichetta Parodoi Dischi / distribuzione Artist First), la nuova canzone della band Marcondiro feat. Edoardo De Angelis, voce e anima della Capitale, autore prestigioso, con la partecipazione del produttore Taketo Gohara che ha curato il mixaggio. Dopo la pubblicazione del singolo “Le Fate“, omaggio al grande cinema italiano – canzone ispirata dall’omonimo film collettivo del 1966 – il progetto “crossmediale” di Marcondiro continua con con un brano che mescola sapientemente il gusto della parola, l’affabulazione con l’arte della musica, immagini e naturalmente parole. Una grande capacità creativa, questa. Marco Borrelli, autore del testo, pennella la romanità e ne offre un affresco spiritoso e ironico, descrive “Gli Romani” dando un omaggio a loro e alla Capitale visti con una visione affettuosa, ironica e un filo sarcastica. È un omaggio ai romani, a Roma città eterna che ospita Marco ed una dichiarazione d’amore al grande regista Federico Fellini, nel centenario della sua nascita.
I Marcondiro sono: Marco Borrelli voce, chitarra elettrica e programmazioni, Frank Ranieri basso e tamburelli, Giuseppe Sacchi, fisarmonica, hammond e synth, Dario Segneghi alla batteria.

Marco, parliamo del nuovo singolo “Gli Romani” feat Edoardo De Angelis, cuore di Roma, tra le più rinomate e amate voci di Roma.
Ho conosciuto Edoardo De Angelis qualche anno fa, durante un convegno del MEI-Meeting Etichette Indipendenti , Stati Generali della Musica Indipendente, al MAXXI e da subito ho capito di aver incontrato un amico. Edoardo è un simbolo della tradizione della canzone d’autore romana, come i grandi è una persona umile e generosa. Mi ha invitato ad alcuni eventi da lui organizzati, tra cui uno che si è svolto al MACRO, per parlare della mia esperienza nel mondo della musica. Quando stavamo ultimando le registrazioni de “Gli Romani” presso il Parodoi Studio di Frascati, ci è venuto spontaneo coinvolgerlo per dare “anima e core” a quei versi che ha cantato magnificamente.

C’è un omaggio alla Capitale ma anche a Fellini, qual era il rapporto del grande regista riminese con Roma, a 100 anni dalla sua nascita? Come sono diventati i romani, oggi? Io stessa sono romana, come siamo cambiati?
Credo che Fellini amasse Roma proprio per le sue contraddizioni, la bellezza ancestrale, l’ironia a volte irriverente della sua gente, che ha raccontato perfettamente in molti dei suoi film. Emblematica la scena della grande tavolata nella bellissima pellicola “Roma“, da cui abbiamo tratto l’incipit del singolo. Non saprei dire come sono diventati i romani oggi, anche perché forse verrebbe da chiedersi, quanti sono quelli che possono autodefinirsi cosiddetti “romani de Roma”, ovvero cittadini della urbe da diverse generazioni. Posso dirti, per mia esperienza, che “Gli Romani” sono un popolo socievole e pieno di vita.

Come è nata l’idea e perché “Gli” Romani?

L’idea di una canzone con questo strano titolo mi è giunta una domenica mentre passeggiavo per le strade della capitale, che mi ospita da ormai 15 anni. Come puoi immaginare il titolo fa riferimento al modo di chiamare la gente di Roma nel dialetto romanesco. Allora per ironizzare e sdrammatizzare alcune delle forti frasi del testo, ho voluto trasformare l’articolo determinativo de “li Romani”, per caratterizzare l’incedere ostinato della melodia delle strofe.

Qual è l’esigenza creativa in questo momento?

Abbiamo da poco ultimato il mastering del nuovo disco che uscirà prossimamente, di cui faranno parte “Gli Romani” oltre a “Core”, “Amati”, “Le Fate” e “AmmoreVero” . Nel frattempo stiamo lavorando alla scrittura e preparazione dei videoclip dei prossimi singoli e ti confesso che sto già lavorando alle canzoni dell’album successivo. Non ci si ferma mai.

Il brano ha la partecipazione del produttore Taketo Gohara che ha curato il mixaggio, anche questa scelta notevole:

Siamo felicissimi della collaborazione con Taketo, grande professionista e persona di gentilezza ed intelligenza uniche. Quando gli ho chiesto che ne pensava della produzione del singolo, mi ha risposto: “Gli Romani mi aveva colpito subito per l’ironia e le bellissime sonorità.”

Un tuo pensiero sui luoghi di cultura chiusi, teatro e sale cinematografiche e sulla situazione difficile in cui musica e live versano:

Non a caso abbiamo iniziato il videoclip de “Gli Romani”, con una scena in cui vediamo dei robot che assistono alla proiezione di un film in una sala di un piccolo cinema. Come dimostrano le statistiche, i teatri e le sale cinematografiche, si sono rivelati i luoghi più sicuri, grazie anche al lavoro appassionato ed instancabile di molti dei professionisti che gestiscono questi spazi. Bisognerebbe riaprirli prima possibile!

Resistenza o resilienza, in questo periodo di emergenza Covid?

Entrambi i termini sono più che validi! Mai mollare, osservando sempre ciò che sta accadendo ed agendo con consapevolezza!

Raccontaci del videoclip, uscito il 20 dicembre, pensato come un videogioco e ambientato a Cinecittà, omaggio agli studios di Fellini, la sua casa di adozione?

Ho immaginato che “Gli Romani” potesse diventare una specie di videogame musicale dopo aver realizzato il precedente videoclip in grafica animata “Core”, contenente le riprese effettuate all’ ESA/ESRIN (Agenzia Spaziale Europea) da Daniele Ciprì . Non ho saputo resistere alla tentazione di dedicare questo lavoro al Maestro del cinema, nell’anno del centenario della sua nascita, inserendolo addirittura nella parte finale del videoclip. Nel giorno del mio compleanno poi, ho ricevuto un bellissimo messaggio vocale da Vincenzo Mollica, che definiva la canzone “molto felliniana ma anche molto Marcondiro”, riempiendomi di orgoglio e commozione.

Fellini amava Rimini e amava Roma, ha celebrato entrambe le città del cuore:

Mi viene da pensare alla “Via Emilia”, che il grande regista ha citato in un suo film, come alla strada che collega non solo Rimini a Piacenza, ma nell’ mondo onirico felliniano, anche i suoi ricordi d’infanzia con le architetture razionaliste dell’ EUR ed i suoi sogni più irrazionali.

Progetti prossimi? Fare promozione ora è difficile ma c’è lo streaming:

In attesa di realizzare il prossimo videoclip e di tornare in tournée, suoneremo in live streaming il 23 gennaio 2021 al Raibow Freeday, una manifestazione che vuole dare un segnale in questo difficile momento. Bisogna restare uniti.

Alessandra Paparelli