Intervista al cantautore Giraffe
In occasione dell’uscita del singolo “Diamanti Grezzi” ho intervistato Giraffe.
Intervisto Lorenzo Passamonti in arte Giraffe, dal 12 novembre troviamo in rotazione nelle radio col suo ultimo singolo “Diamanti Grezzi” che anticipa l’album che uscirà in primavera.
Ciao Lorenzo e benvenuto su Tuttorock! Come stai?
Ciao Ragazzi!
Benissimo, è davvero un bel periodo nonostante quello che sta succedendo nel mondo.
Iniziamo conoscendoti meglio, chi è Giraffe e perché questo nome d’arte?
Negli anni ho cercato di dare più interpretazioni al motivo per cui ho scelto questo nome. La verità è che non so bene definire un momento in cui ho deciso che Giraffe sarebbe stato il mio nome d’arte però ricordo molto nitidamente che nell’iPad di mia nonna dove incidevo le prime bozze c’era come immagine del profilo questa Giraffa coloratissima…Credo che questo anni dopo deve avermi influenzato in qualche modo.
Quando hai iniziato a scrivere di musica e a credere che fosse la strada giusta da percorrere?
Io ho iniziato a suonare la chitarra classica da piccolissimo, avevo circa 10/11 anni e già mi muovevo tra primi concorsi classici ma stavo in fissa con il punk rock e tutta la scena underground. Molto presto appesi la chitarra classica al muro ed iniziai a jammare in sala con ogni cosa emettesse un suono. A 16 anni ho firmato il mio primo LP con Le Riserve e a 18 subito il secondo. Con loro mi sono divertito tantissimo, ho suonato in più o meno tutti i locali della scena (stazione birra, blackout, zoobar ecc) fino ad arrivare anche a Berlino al Lido (un degrado che potete solo immaginare). Nel frattempo già frequentavo il Saint Louis college of Music, insomma avevo deciso di fare il tournista fin quando a 19/20 anni ho capito che non era quella la mia strada, volevo fare Arte vera. Così ho iniziato a scrivere ed è nato il progetto Giraffe il resto lo leggerete presto su qualche libro di storia (scherzo).
Quali sono i tuoi mentori musicali? E ascolti ancora il genere con cui hai iniziato oppure hai cambiato genere?
Nel mio percorso ho ascoltato veramente di tutto. Da ragazzo ero innamorato del mondo punk rock/ indie inglesissimo. Poi iniziando a studiare la tecnica e lo strumento mi sono avvicinato al blues e tutti i suoi derivati. Oggi mi sento assolutamente contaminato da un po’ tutto. Il mio faro nella notte in assoluto è Jeff Buckley, lui ha la capacità di farmi sentire a casa perché è assolutamente libero da ogni cardine.
Siamo qui per parlare del tuo nuovo singolo “Diamanti Grezzi”, un titolo molto bello! Qual è la genesi del brano?
“Diamanti grezzi” nasce da una riflessione che ho fatto sulla valenza sociale che un tempo aveva il termine “rivoluzione” tra i giovani. Ovviamente mi riferisco alla rivoluzione bianca ma secondo me quello che più sta destabilizzando la mia generazione è la perdita della speranza di poter cambiare le cose. Il futuro appare così incerto che si perde la voglia di affrontare anche le cose più piccole. Invece il futuro è in mano nostra, di noi giovani, se non cambiamo noi nessuno lo farà al posto nostro.
Sei giovanissimo infatti, appartieni quindi alla generazione internet, come ti trovi col web per quanto riguarda la musica? Credi che sia di fondamentale importanza? Oppure ti piacerebbe anche il supporto in vinile o altro?
Assolutamente pro vinile. Lavoro giorno e notte pensando al momento in cui potrò stingere tra le mani il mio vinile pensando che li sono FISICAMENTE contenuti anni della mia vita. Il vinile è qualcosa che puoi vivere senza nulla togliere a tutti gli strumenti che internet ha messo al servizio della musica, all’inizio riuscirsi ad orientare in questo mondo può sembrare davvero difficile ma una volta dentro devo dire che la dinamica è sempre la stessa. se il pezzo suona bene funziona sennò no. È sempre la musica a parlare.
Tu canti, scrivi, suoni, produci…Sei un’artista a 360°! Difficile stare anche dalla parte della produzione? Come si svolge una tua giornata in musica?
Una mia giornata in musica è semplicemente una mia giornata da Lorenzo. La testa sta sempre e comunque li… Anche mentre studio o mentre esco con gli amici tutto quello che faccio è finalizzato a raccogliere. Solitamente di giorno appunto cose e ascolto mentre la notte cerco di strutturare. Un processo creativo è molto più stressante di quanto si possa pensare; in quel momento non riesci a capire bene cosa sta succedendo.
Ora puoi utilizzare questo spazio per te, raccontarci ancora qualcosa e salutare i lettori di Tuttorock!
Ragazzi anche se il mondo sembra remarci contro noi dobbiamo continuare a credere che la nostra generazione sarà quella del riscatto.
ILY
Grazie Lorenzo e buona Musica sempre!
Grazie a te!
Monica Atzei
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.