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HELLOWEEN + HAMMERFALL @ Sporthalle Amburgo 6-5-2023

HELLOWEEN + HAMMERFALL @ Sporthalle Amburgo 6-5-2023

HELLOWEEN + HAMMERFALL @ Sporthalle Amburgo 6-5-2023

Continua con grande successo il tour degli Helloween, iniziato a maggio dello scorso anno dal Regno Unito con le due date a Manchester e a Londra, per poi proseguire in tutto il mondo riscuotendo consensi sia da parte del pubblico che dalla critica. Proprio su queste pagine abbiamo già parlato della data londinese prima menzionata e di quella italiana all’Ippodromo di San Siro a Milano ad agosto, sempre del 2022. La band tedesca torna in Europa, dopo essere stata negli Stati Uniti e America Latina, e ci rimarrà fino a metà settembre, prima di approdare per il mini tour giapponese, dove la band è anche qui amatissima. Stavolta vi raccontiamo della data di Amburgo, città natale delle zucche più famose del mondo. È il 6 di maggio, allo Sporthalle. Curiosità personale: prima di dirigermi verso il luogo del concerto, scendo dalla camera del mio hotel, e mentre bevo un caffè per svegliarmi dal lungo viaggio per arrivare nella città tedesca in tempo per lo show, scorgo da lontano nella hall dell’hotel uno che assomiglia a Michael Kiske. Incredulo guardo meglio e al suo fianco vedo Andi Deris e poi ancora Michael Weikath. Erano nel mio stesso albergo! Ovviamente ne approfitto per salutarli, con non poca timidezza ma loro si dimostrano gentilissimi, anzi ricordo a Andi che lo avevo intervistato via Skype due anni prima dal mio negozio di dischi a Bari in occasione del loro ultimo lavoro, e lui ricorda perfettamente sia il momento dell’intervista che la città, dove ha suonato con i Pink Cream 69 nel lontano 1992, al Teatro Team, in un tour di spalla agli Europe, raccontandomi persino alcuni aneddoti di quella serata barese. A parte questa parentesi personale, molto simpatica e gradita dal sottoscritto, arriviamo al concerto. Si parte come per la data londinese con gli Hammerfall, che sfoderano un concerto di tutto rispetto. La band suona bene, tiene molto bene il palco, il loro tipico sound power molto classico e ‘defender’ qui in Germania si sposa perfettamente, il pubblico apprezza non poco e canta tutti i brani a memoria. Ormai possiamo consolidarla tra le band storiche del genere, del resto avendo esordito nel 1997 con l’album “Glory to the brave”. La scaletta che propongono è identica a quella dell’anno prima a Londra. Credo non sia quasi mai cambiata durante il tour, il set, di circa 70/80 minuti comprende tra i brani da segnalare: Brotherhood”, brano di apertura del loro ultimo lavoro da cui vengono scelte anche “Venerate me” e il brano che dà il titolo all’ intero album, “Hammer of dawn”. Per il resto la scaletta pesca dal passato includendo grandi classici come “Hearts on fire”, “Let the hammer fall” in cui Cans si diverte a far cantare e divertire non poco il pubblico e “Glory to the brave”. Mi incuriosisce una cosa, il fatto che come a Londra un anno prima, anche qui il leader della band svedese pone esattamente le stesse domande al pubblico, tra queste “quanti di voi vedono gli Hammerfall per la prima volta, stasera?”. A parte ciò, la prova della band è più che convincente, anche se, parere personalissimo, la band è leggermente derivativa, non sarà troppo innovativa, ma funziona, e piace, la loro prova live è bella coinvolgente. Devo ammetterlo, mi hanno divertito. È arrivato il momento attesissimo della serata, l’arrivo sul palco degli Helloween, che giocano in casa più che mai, in Germania, e precisamente ad Amburgo, dove la band prese forma nel 1983 per mano di Kai Hansen, debuttando discograficamente parlando l’anno successivo nella compilation della Noise “Death Metal” per poi pubblicare l’omonimo debutto nel 1985. Anche le zucche non stravolgono la scaletta rispetto alle esibizioni già menzionate, solo qualche piccola variante, ma questo non è un problema, la setlist è oggettivamente ben calibrata tra il nuovo (“Skyfall”, “Mass Pollution” e “Best time”) e il vecchio, i grandi classici difatti non mancano, dalla acclamatissima “Eagle fly free” (una ragazza a fianco a me piangeva dall’emozione) fino a “How many tears” (un altro dei momenti più intensi di tutto il set) passando dalle grandi hit “Future world”, “I want out”, “Power” e “Dr. Stein”, fino ad arrivare alla suite “Keeper of the seven keys”. Non è mancato il medley in cui il microfono viene affidato a Kai Hansen, che in questo mini-set di 15 minuti circa ha lasciato la chitarra nelle mani del figlio Tim. Acclamatissimo e amatissimo Kai dal pubblico, forse è quello che riceve maggiori applausi durante la presentazione finale della band. Ma questa super formazione a sette elementi funziona perfettamente, è una macchina da guerra, la band risulta essere sempre in grande forma, si diverte insieme sul palco, i musicisti sono a dir poco perfetti tra loro, Deris e Kiske alla voce in forma più che mai, Andi, per anni paragonato alla super ugola dell’amico Michael, da quando stanno insieme sul palco canta persino meglio di qualche anno fa e Hansen non è da meno, dai tempi di “Walls of Jericho” è migliorato molto, è un altro cantante, praticamente. Forse è il momento top della band in assoluto. Personalmente avrei gradito che dall’ultimo album finalmente avessero suonato brani come “Fear of the fallen” (uno dei singoli) o almeno “Angels”, suonata quest’ultima in alcune date dello scorso tour, ma c’è poco da recriminare, le due ore del concerto volano via, e il feedback è eccellente, superlativo. Chissà se riproporranno mai un set di tre ore come quello fatto nel 2017, alla ‘prima loro reunion a sette elementi’, ma va bene comunque così, ad avercene di live di questo calibro. Grandissimo concerto, prestazione da dieci e lode, gli Helloween sono una delle migliori metal band in circolazione, forse da parte della critica meriterebbero maggiore attenzione e considerazione. Non è mancato anche un momento in cui Andi ha sicuramente fatto un saluto-tributo a Ingo Schwitenberg, ma trovandoci in Germania, ovviamente ha pronunciato il tutto in tedesco, e ci ho capito poco e niente, ciò che era chiaro è che sicuramente è stato un omaggio al primo batterista della band, scomparso nel 1995.

GIOVANNI VERINI SUPPLIZI

Setlist HAMMERFALL
Brotherhood
Any means necessary
The metal age
Hammer of dawn
Blood bound
Renegade
Venerate me
Last man standing
Crimson Medley
Let the hammer fall
Glory the the brave
(We make) Sweden rock
Hammer high
Hearts on fire

Formazione:
Joacim Cans – voce
Pontus Norgren – chitarra
Oscar Dronjak – chitarra
Fredrik Larsson – basso
David Wallin – batteria

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Setlist HELLOWEEN:
Orbit (intro)
Skyfall
Eagle fly free
Mass Pollution
Future world
Power
Save us
Metal invaders / Victim of fate /Gorgar /Ride the sky /Heavy Metal (is the law)
Best time
Forever and one (Neverland)
Dr. Stein
How many tears
Perfect gentleman
Keeper of the seven keys
I want out

Formazione:
Andi Deris – voce
Michael Kiske – voce
Michael Weikath – chitarra
Markus Großkopf – basso
Kai Hansen – chitarra
Sascha Gerstner – chitarra
Dani Löble – batteria 

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