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Matteo Guarnaccia Re Nudo Pop & Altri Festival, Il sogno di Woodstock in Italia 1968- …

Matteo Guarnaccia Re Nudo Pop & Altri Festival, Il sogno di Woodstock in Italia 1968- …

Chiavi di lettura diverse per un libro che ricostruisce gli eventi festivalieri pop in Italia fino al 1976 sulla scia del successo che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna ebbero grandi iniziative musicali dedicate ai giovani come il Festival Internazionale di Musica Pop di Monterey (1967), il festival di Woodstock, che si svolse nella piccola città rurale di Bethel, nello stato di New York, dal 15 al 18 agosto del 1969, il festival rock californiano che si tenne il 6 dicembre 1969 all’Altamont Raceway Park (Altamont Free Concert), il festival dell’isola di Wight (le prime due edizioni si svolsero nel 1968 e nel 1969 e ospitarono concerti dei Jefferson Airplane, Bob Dylan, The Band, Joe Cocker, Who; il festival è stato ripreso a partire dal 2002), e cosi via. Il libro di Matteo Guarnaccia (artista illustratore, docente e grande conoscitore del costume degli anni Sessanta e Settanta scomparso nel 2022 a 67 anni) arriva nelle librerie nella nuova edizione uscita lo scorso anno e contiene pagine, estratte dall’edizione 2010, con interventi sull’argomento di Bruno Casini, Enzo Gentile, Claudio Rocchi e Majid Valcarenghi. Dal Palermo pop festival (1970, 1971, 1972) agli eventi che si tennero in Piazza Navona a Roma e a Licola (Napoli) nel 1975 passando per i festival pop di Re Nudo di Ballabio, di Zerbo e di Alpe del Vicere’ e per i festival di Parco Lambro, l’arcipelago dei raduni pop italiani viene esaurientemente analizzato; il fenomeno italico viene fatto emergere con tutte quelle peculiari caratteristiche che lo differenziano rispetto al corrispondente anglosassone. Focus sugli aspetti nostalgici di una stagione irrepetibile (scrive Guarnaccia che “Viviamo in un contesto storico che non sa cosa farsene dei sentimenti e del senso di comunità (due componenti base di quei raduni). Oggi il cinismo e il sospetto nei confronti dell’altro regnano sovrani, il mercato cannibalizza ogni frammento di creatività. È il momento giusto per ripercorrere la storia delle migrazioni di migliaia di ragazzini scalzi che avevano nelle loro agende esistenziali due scadenze improrogabili: gioia e rivoluzione.”), il saggio rileva sul piano storico documentale fornendo le dimensioni di un fenomeno giovanile di grande valenza sociale.

GIOVANNI GRAZIANO MANCA