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LATTEMIELE 2.0 – Paganini Experience

LATTEMIELE 2.0 – Paganini Experience

lattemiele CD

Hanno 48 anni di storia sulle spalle i genovesi Latte e Miele, hanno aperto i concerti dei Van Der Graaf Generator, nel 1972 pubblicano “Passio Secundum Mattheum”, opera rock con musiche ispirate a Bach e con testi presi dal Vangelo Secondo Matteo e nel 1973 esce “Papillon”, album più progressive ma sempre con riferimenti classici e barocchi a grandi compositori come Beethoven, Vivaldi e Ciajkovskij, ma anche a Astor Piazzola e nel 1974 entra nella band Massimo Gori, presente ancora oggi. La svolta più rock arriva nel 1976 con “Aquile e Scoiattoli”, che porta però vari problemi nella line-up. Arrivando ai giorni nostri, dopo qualche apparizione negli anni novanta e nella prima decade del 2000, la band si riaffaccia sul mondo del prog grazie alla Black Widow Records e “Passio Secundum Mattheum-The Complete Works” del 2014, riporta la band all’attenzione dei prog fan, qui è racchiuso tutto il primo album più otto brani inediti. Da un pò di anni come Lattemiele senza la congiunzione, con “Paganini Experience”, nuovo lavoro della band genovese, viene aggiunto anche il 2.0, per dare quel tocco di modernità ad un sound, che per fortuna tanto moderno non è, o almeno, loro riescono a renderlo moderno ancora oggi. Parafrasando la Jimi Hendrix Experience, i Lattemiele omaggiano il grande Niccolò Paganini, ma c’è anche qualcosa del leggendario chitarrista di Seattle. Meraviglioso l’intro del violino di Elena Aiello in “Inno”, che dà subito al brano quel tocco barocco e malinconico, entra poi la batteria di Marco Biggi e gli altri strumenti e le tastiere di Luciano Poltini che tributano Keith Emerson e gli Emerson, Lake & Palmer e con il suono di un Hammond ci riportano nel prog degli indimenticabili anni settanta.

Dopo questo splendido brano strumentale è la volta di “Via Del Colle”, dove si parla di Genova nei testi e il rock progressivo diventa più romantico e melodico e di “L’Ora Delle Tenebre”, dove le tastiere ci riportano nuovamente agli Emerson, Lakre & Palmer, fino alla parte cantata dove torna un sound più progressivo e ampio spazio viene lasciato ad un pianoforte avvolgente che accompagna la voce con il violino di Elena e trascinante è la parte strumentale finale. “Cantabile 2019” è per solo violino e cori e “Porto Di Notte”, dove violino, tastiere e chitarra ci portano nel miglior rock progressivo. Altri quattro brani ci portano alla chiusura, “Charlotte”, dai toni romantici e atmosferici per uno strumentale avvolgente, “Danza Di Luce”, prog maestoso con intro di organo a canne e che poi continua con divagazioni musicali, altro strumentale con vari riferimenti alla musica classica e le tastiere volano ancora una volta molto in alto, “Angel”, brano cantato dove il prog, la musica barocca incontra i Beatles, lenta ballad con il suono di un moog che impreziosisce il tutto, anche se il brano è firmato Jimi Hendrix, ma le mie orecchie hanno sentito arrangiamenti vicino ai Beatles e “Cantabile 1835”, altro ottimo omaggio alla musica classica e al rock progressivo. Un ritorno molto gradito quello dei Lattemiele 2.0 e “Paganini Experience” è un ottimo lavoro.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Inno
  2. Via Del Colle
  3. L’Ora Delle Tenebre
  4. Cantabile 2019
  5. Porto Di Notte
  6. Charlotte
  7. Danza Di Luce
  8. Angel
  9. Cantabile 1835

Label: Black Widow Records
Genere: Progressive Rock
Anno: 2019 

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/10
VOTO
lattemiele band

Band:
Massimo Gori: Basso, chitarra e voce
Luciano Poltini: Pianoforte, organo, tastiere e cori
Elena Aiello: Violino
Marco Biggi: Batteria e percussioni

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