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INGLORIOUS – Heroine

INGLORIOUS – Heroine

Torniamo a parlare degli Inglorious, la band di Nathan James. Un album molto particolare, un album di sole cover. E cosa c’è di particolare? Penserà qualcuno di voi! Di album di cover ne escono tante e non è una novità! Ma la novità c’è e sta nel fatto che sono state coverizzate canzoni di alcune delle più brave, e concedetemi, più affascinanti donne che popolano il mondo del pop, del soul, del rock, dell’alternative rock e dell’hard rock, in un arco temporale di una cinquantina d’anni. Da una Tina Turner del 1973 fino ad una Miley Cyrus del 2020.

“Queen Hof The Night” (The Bodyguard O.S.T. – 1992) di Whitney Houston, è qui in una versione strepitosa, c’è il funky e il soul ma tutto riletto in chiave hard rock, un vero crossover e l’hard rock lascia in parte intatta la versione di “Barracuda” (Little Queen – 1977) delle Heart e si torna al pop di Miley Cyrus con la sua “Midnight Sky” (Plastic Hearts – 2020). Tutti i brani vanno citati per la loro particolarità e così “Nutbush City Limits” (Ike & Tina Turner – Nutbush City Limits – 1973) di Tina Turner e il suo ex marito Ike, la vera Regina del rock, in una versione elettrizzante e con un grande Nathan James alla voce.

Si va avanti con la celeberrima “Bring Me To Life” degli Evanescence a metà tra la versione originale (Fallen – 2003)   e quella apparsa in (Synthesis – 2017) e la voce di James cerca di adattarsi sia alla performance vocale di Amy Lee he a quella un po’ rappata di Paul McCoy che era ospite nel brano. Cosa dire di “Fighter” (Stripped – 2002) di Christina Aguilera, il saper rendere un brano pop, seppur bello, una trascinante hard rock song, ha un po’ del geniale e dell’altra elettrizzante versione di “I’m With You” (Let Go – 2002) di Avril Lavigne in una versione stramelodica. C’è ancora spazio per “I Hate Myself For Loving You” (Up Your Alley – 1988) di Joan Jett, che ha quello stesso ritornello anthemico a cui spesso la cantante e bassista ci ha abituato. Spettacolarmente trascinante è anche “I Am The Fire” (Into The Wild Life – 2015) degli Halestorm, con quelle melodie avvolgenti che vengono spezzate da un sound più potente subito dopo e la voce di James non ci fa rimpiangere quella dell’avvenente Lizzy Hale.

Chi si ricorda gli anni 80? Quella ballad che faceva ballare i romanticoni, “Time After Time” (She’s No Unusual – 1983) di Cindy Lauper, qui una splendida versione dal gusto unplugged. Tocca ad Alanis Morisette chiudere il cd con uno dei suoi brani migliori, “Uninvited” (Supposed Former Infatuation Junkie – 1998), con un grande Nathan James che ha il difficile compito di competere con la meravigliosa voce della cantante canadese. Un album molto particolare e ben fatto che a noi rocchettari ci fa apprezzare dei brani che sicuramente non avremmo ascoltato.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Queen Of The Night (Whitney Houston cover)
  2. Barracuda (Heart cover)
  3. Midnight Sky (Miley Cyrus cover)
  4. Nutbush City Limits (Tina Turner cover)
  5. Bring Me To Life (Evanescence cover)
  6. Fighter (Christina Aguilera cover)
  7. I’m With You (Avril Lavigne cover)
  8. I Hate Myself For Loving You (Joan Jett cover)
  9. I Am The Fire (Halestorm cover)
  10. Time After Time (Cyndi Lauper cover)
  11. Uninvited (Alanis Morissette cover)

Label: Frontiers Records
Genere: Hard Rock
Anno: 2021

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VOTO

Band:
Nathan James – Voce
Danny De La Cruz – Chitarra
Dan Stevens – Chitarra
Vinnie Colla – Basso
Phil Beaver – Batteria e percussioni

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