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“VOCI PER LA LIBERTA’ “- MANUEL AGNELLI VINCE IL PRESTIGIOSO PREMIO

“VOCI PER LA LIBERTA’ “- MANUEL AGNELLI VINCE IL PRESTIGIOSO PREMIO

Musica e Diritti Umani, diritti inalienabili per l’uomo e necessari per una vita dignitosa: “Severodonetsk” di Manuel Agnelli (fondatore e leader degli Afterhours, gruppo rock amatissimo della scena alternativa italiana dal 1996, pionieri dello stile e del genere) è il brano vincitore del prestigioso premio Amnesty International Italia – Voci per la Libertà – nella sezione Big, assegnato da una giuria composta da addetti ai lavori: autori, giornalisti, conduttori radio-tv, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Senza i diritti umani, noi tutti non raggiungeremo mai il nostro potenziale, la nostra libertà e dignità.

Un premio che da 21 anni viene assegnato al miglior brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente:
Guccini scriveva che “a far canzoni non si fan rivoluzioni”, in realtà si parla e si dice molto, moltissimo. La musica può parlare eccome di diritti civili ed umani: è proprio questo il fil rouge delle dieci canzoni scelte per  l’edizione 2023 del concorso di Amnesty International Voci x la libertà.  L’associazione umanitaria – come noto – sceglie ogni anno un brano, tra le novità italiane, che tratti temi sociali, profondi, importanti, che affronti il tema dei diritti umani in modo totalizzante, diritti che devono essere riconosciuti per ogni persona. La canzone di Manuel Agnelli affronta la guerra in Ucraina.

Il rock del cantautore, con il suo brano ruvido ed intenso contro la guerra.
Il fondatore e frontman degli “Afterhours” si aggiudica l’edizione 2023:
Il brano “Severodonetsk”, tratta dall’album “Ama il prossimo tuo come te stesso” del 2022, ha un linguaggio emozionale importante, il contenuto altissimo, riflette sull’animo umano, mette l’essere umano al centro di tutto, rendendolo il vero protagonista al di sopra delle ragioni di Stato e della geopolitica.
Così Manuel Agnelli, già giudice di X-Factor “Sono estremamente onorato di ricevere questo prestigioso riconoscimento, ho sempre creduto che gli artisti dovessero avere un ruolo fondamentale nel trasmettere messaggi significativi” – Ed ancora – “Ho scritto questa canzone per dare voce a tutti coloro che sono vittime e oggetto di violenza”.
L’artista è tra l’altro in giro per l’Italia come protagonista del tour di Lazarus, l’ultima opera di David Bowie, che scrisse insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh, e adattata in italiano da Walter Malosti “Non si finisce mai di imparare e non si finisce mai di rinnovarsi”, ha dichiarato.

Così Alba Bonetti, Presidente di Amnesty International Italia: “L’associazione ha scelto di premiare questa canzone, miglior brano sui diritti umani, perché affronta in modo profondo il tema della guerra e fornisce uno spunto universale sui diritti umani, mettendo al centro le persone e sottolineando l’importanza della vita”

Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, dal 2003:
Il prestigioso riconoscimento è stato creato nel 2003 dall’organizzazione non governativa e dall’associazione culturale “Voci per la Libertà” per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o da una band di spicco nel panorama della musica italiana.
In lizza per il riconoscimento di quest’anno c’erano anche Chiara Civello con “Sono come sono”; Dargen D’Amico con “Gaza”; Grazia Di Michele con “Dall’altra parte”. Inoltre, c’erano anche Dolcenera con “Mediterraneo”; Marlene Kuntz con “Bastasse”; Nada con “In mezzo al mare”; Rancore con “Lontano 2036”; Massimo Ranieri con “Lettera di là dal mare” e The Zen Circus ft. Claudio Santamaria con “118”.

La premiazione dell’artista milanese si svolgerà nell’ambito della 26esima edizione del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che si terrà per la prima volta a Rovigo dal 21 al 23 luglio.
Il festival, insieme a molte altre iniziative a partire da lunedì 17 luglio, andrà a realizzare la “Settimana dei diritti umani”: si tratta di una grande e pregiata manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, con un ricco calendario di appuntamenti.

Voci per la libertà 2023: dal 21 al 23 luglio a Rovigo:
Non solo big ma anche tanti giovani e giovanissimi. Anche per questa edizione 2023, il Festival “Voci per la libertà” includerà il contest che assegnerà il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti.
Una grande kermesse, una “tre giorni” per ribadire con forza attraverso la musica e l’arte che “sui diritti umani non si torna indietro”.

Si parte venerdì 21 luglio con il concerto di EffeEmme, progetto nato dall’incontro di Francesco Fry Moneti (violinista e polistrumentista di Modena City Ramblers, Casa del Vento e molti altri) e il cantautore Michele Mud (già vincitore della sezione Emergenti nel 2014).
Poi la seconda semifinale del concorso con Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”.
Ospiti della serata saranno gli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo che suoneranno e canteranno dal vivo una selezione dei brani vincitori delle passate edizioni, arrangiati ex novo per l’occasione.
La serata di domenica 23 luglio prende avvio con la presentazione della raccolta “Shahida – Tracce di libertà” del Centro Astalli. Seguirà la finale del concorso per la sezione Emergenti tra i migliori cinque artisti delle serate precedenti, fino al gran finale con l’assegnazione del riconoscimento a Manuel Agnelli.
Gli storici conduttori Savino Zaba e Carmen Formenton condurranno le tre prestigiose serate sul palco principale di piazza Vittorio Emanuele II di Rovigo.
L’ingresso, naturalmente, è libero.

I diritti umani sono come un’armatura, perché proteggono tutti e tutte. Ringraziamo Amnesty International Italia per le due foto.

Alessandra Paparelli