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SWCH – Intervista Rod Mannara su “Reset”

SWCH – Intervista Rod Mannara su “Reset”

“RESET” (https://fanlink.to/swchreset), il nuovo brano del cantautore, polistrumentista e produttore SWCH, presentato in anteprima domenica scorsa sul palco del Primo Maggio Bologna. Anticipa il concept elettronico “Meta-morfosi”.

Scritto, arrangiato e mixato dallo stesso Mannara e prodotto da Raffaele Montanari, “Reset”è il primo tassello di un concept sperimentale di SWCH. Parla della “goccia che fa traboccare il vaso”, di tutto ciò che svela, in maniera cruda, la realtà. Il cantautore affronta il disagio digitale, le scelte involontarie, i comportamenti stereotipati: tutto ciò che non è dentro di noi ma che non facciamo altro che manifestare all’esterno. L’unica soluzione è il cambiamento-non cambiamento: ritornare al sé originale.

Ciao Rod, piacere di sentirci per un’intervista, anche si conosciamo già da tempo. Vuoi iniziare raccontando ai lettori come ti sei avvicinato alla carriera musicale?
Sono partito subito con scuole medie a indirizzo musicale, Conservatorio, la chitarra, un percorso accademico con la musica classica, ma sempre con l’amore per il rock dentro di me. Poi seguendo tanti progetti diversi ho spaziato fra tanti generi, cambiando strada spesso e volentieri. 

Tu poi sei polistrumentista, suoni di tutto, a parte, forse, la batteria.
Con gli anni la curiosità ti porta ad allargare sempre di più il campo delle attività, in realtà suono anche la batteria, ma preferisco che nei dischi la suoni un batterista. Preferisco spalmare le cose secondo le varie professionalità, come con Damiano Trevisan alla batteria e Giorgio Santisi al basso. 

Hai nominato musicisti e persone di altissimo livello ? ? Poi aggiungiamo alla musica tutte le altre tue attività, dalla produzione ai video.
Sì, mi occupo veramente di tanti aspetti nei media, frutto anche di anni di Arte e Scienza della Comunicazione alla Sapienza di Roma, che poi abbandonai per terminare il Conservatorio che era la mia prima priorità. 

Ci sono varie scuole di pensiero sul Conservatorio, secondo te è utile anche per la musica rock?
E’ come conoscere la materia fino in fondo, certo non seguirai il percorso classico fino in fondo, ma ti dà gli strumenti per dominare qualunque genere capendo la musica dalla base. 

A livello di produzione possiamo citare la bellissima “Inferno Opera Rock” di Francesco Maria Gallo, come lavori personali ora abbiamo questo singolo, “Reset”, firmato come SWCH; in precedenza cosa avevi realizzato?
Il primo contratto discografico l’ho firmato a 18 anni, avevo un duo con cui siamo arrivati sette volte alle audizioni finali di Sanremo Giovani. Nell’edizione numero 59 siamo arrivati terzi su oltre 1000 partecipanti nella categoria Web; comunque è stata una bellissima esperienza, entrare nell’Ariston e nel meccanismo del Festival è qualcosa di veramente incredibile. 

“Reset” è un brano bellissimo, con un incipit particolare, una sorta di ribellione alla stanchezza?
Amo fare tante cose, ma avevo questo sogno di registrare un concept, “Reset” è il primo tassello. Il significato è che siamo arrivati contro un muro, e dobbiamo tornare indietro e ricominciare tutto. Mi sono divertito tantissimo a realizzare questo singolo. 

“Reset” è il primo tassello, il prossimo passo quale sarà?
Oltre al disco completo, che è già pronto, arriverà il video di “Reset”, realizzato dalla mia compagna Federica Lecce. L’abbiamo girato in Puglia a settembre dello scorso anno e finalmente ora vedrà la luce. 

In un mondo in cui sento sempre più spesso che bisogna fare solo EP, o addirittura solo singoli, tu ti lanci con un concept, quindi ritieni ci sia ancora spazio per questi prodotti?
In un mondo di junk-food, ci vuole anche chi fa la sfoglia ? ? Il discorso è che, a mio parere, ci vuole un disco completo che si ascolta dall’inizio alla fine, stamperemo anche il vinile, proprio come si faceva una volta ? ? 

Il fil rouge di “Meta-morfosi” quale sarà?
Reset rappresenta la voglia di ricominciare, in direzione ostinata, ma con la pazienza di una formichina si riparte, si rinascerà grati di questo alla vita. 

Hai avuto delle collaborazioni per il disco?
No, ho fatto tutto da solo, approfittando anche del tempo libero cui ci ha costretto il lockdown. 

Poi sei salito sul palco del 1° maggio.
C’ero già stato nel 2018, quest’anno c’era un’atmosfera davvero bellissima, particolare. 

Progetti futuri? Hai un tour in previsione? Il disco quando uscirà? Cosa ci aspettiamo?
Mi piacerebbe tanto, stiamo vedendo come organizzarci a livello di agenzia, penso con la band a settembre. Nel frattempo farò qualche data solista. Il disco dovrebbe uscire tra fine agosto e settembre con un sound anni ’70, funkeggiante, ho ascoltato molto Moroder. Ho delle idee su un brano natalizio con Franz Campi, vediamo cosa ne uscirà, tema il Natale e la bolognesità.

MAURIZIO DONINI 

Band:
Rodolfo “Rod” Mannara aka SWCH

https://www.facebook.com/RodMannara
https://www.youtube.com/c/RodolfoRodMannara

https://www.instagram.com/swch_rod.music