Now Reading
MARCONDIRO – “ARMANDO DISARMATO” , BULLISMO E CYBERBULLISMO OGGI

MARCONDIRO – “ARMANDO DISARMATO” , BULLISMO E CYBERBULLISMO OGGI

Una band di qualità o come si dice in gergo “di razza”, quella dei MARCONDIRO.  Uscito il 16 novembre scorso nella Giornata Internazionale della Tolleranza, il nuovo singolo Armando Disarmato (etichetta Parodoi Dischi / distribuzione Artist First) con la partecipazione del chitarrista e produttore Antonello D’Urso, si riallaccia al concept dell’album Data, il terzo della band, uscito il 12 febbraio 2021, “L’ Amore ai tempi della Tecnologia”. Con Armando Disarmato continua il percorso di Media Arte firmata Marcondiro, percorso cominciato nel 2012 e sbarcato nel mercato dell’arte digitale nel marzo 2021 con la realizzazione del primo videoclip italiano in NFT, dal titolo “Con i tuoi Occhi“.

La causa del bullismo e di certi comportamenti è quasi sempre e troppo spesso un mix di fragilità, un sentimento di inadeguatezza da parte dell’autore di questi gesti. Il bullo è un soggetto fragile, sofferente, e tutto quello che fa è segno evidente di debolezza. Va aiutato, compreso come “fenomeno” ma nello stesso tempo va combattuto e demonizzato. Sono spesso ferite invisibili e profonde che però nello stesso tempo vengono inflitte alle loro vittime le quali, a loro volta, devono trovare la forza di rispondere ed uscirne, con l’aiuto della famiglia, della scuola, delle Istituzioni. E’ un tema delicato e profondo che i Marcondiro hanno voluto raccontare, con delicatezza e con forza.

“Armando si è buttato, si è buttato dal 6′ piano per raggiungere il settimo cielo…”

Marco Borrelli, autore del testo – come ci racconta durante l’intervista – descrive il brano “una invettiva volutamente naif, contro tutti i “Pre-Potenti” della terra”, con una potente quanto profonda riflessione mettendo sullo stesso piano di critica, dittatori, delinquenti vari, bulli, raccontando dunque l’attualità: la storia di quartiere di Armando diventato un piccolo bullo ma – come spesso accade ai bulli – “nascondendo richieste di aiuto, di sostegno, fragilità ed una grande necessità di farsi accettare”. Accade che un giorno, dopo una delusione d’amore, si suicida lanciandosi dal 6° piano, seminando costernazione, stupore, “lasciando lo sconcerto tra gli adulti e tra noi adolescenti come lui”, ci racconta l’artista.  Tolleranza, comprensione ed d un punto, fondamentale “Solo attraverso l’ educazione familiare e scolastica, partendo dall’ asilo, si potrà trasmettere la consapevolezza del potere della tolleranza”. Avere consapevolezza del problema bullismo ma anche indifferenza, come ci racconta durante l’intervista senza mai dare giudizi morali –  è il primo passo per comprenderlo e fronteggiarlo.
Un progetto molto ampio, quindi, di cui Marco ci ha parlato.
Lo abbiamo incontrato ed intervistato per Tuttorock:

Ripartiamo dall’ultimo singolo Armando Disarmato, legato ad un progetto molto ampio: hai descritto la canzone come una invettiva contro tutti i “Pre-Potenti” della terra, mettendo sullo stesso piano di critica, bulli, dittatori, delinquenti e raccontando la storia di quartiere di un ragazzo di nome Armando:
“Armando Disarmato tratta il tema del Bullismo e del CyberBullismo senza esprimere giudizi o critiche, ma raccontando una storia realmente accaduta, in cui un ragazzo che vive nel quartiere di una piccola città di provincia, si ritrova a diventare un bullo, probabilmente a causa di una rabbia repressa che si trasforma poi in crisi interiore ed infine nella forte depressione che lo porterà a lanciarsi dal sesto piano di un palazzo.
Questo racconto vuole mettere su un piano umano il fenomeno sociale, su cui i media, troppo spesso, non indagano a fondo, limitandosi a sottolineare divergenze, disparità, diversità culturali tra adolescenti, che vivono nello stesso territorio segnato dalle stesse problematiche.
In Armando Disarmato, ho scelto il tono volutamente disincantato e Naif, di quelle canzoni antimilitariste, come “Mettete dei fiori nei vostri cannoni” . Nel ritornello ho scritto:” Se vuoi amarmi armati del mio amore”, vale a dire che ci vorrebbe molto poco per far scomparire dalla terra le disuguaglianze, la Pro-Potenza e la Guerra, se “Tutti” si interessassero a queste distorsioni del genere umano, con impegno e senza indifferenza. Più naif di così!”

Armando, diventato un piccolo bullo, nascondeva la necessità di farsi accettare.
Armando è Disarmanto. È una vittima di se stesso e dell’ indifferenza.
“I Bulli sono dei Pre-Potenti, ma non è detto che nel futuro diventino uomini di governo e che occupino posizioni di potere.
Secondo il mio parere, per non assistere alla trasformazione dei “bulli di oggi” in “tiranni e dittatori di domani” , bisogna estirpare il Tabù fin dalle scuole elementari e mettere i ragazzi in dialogo con chi conosce il problema del bullismo, innescando il processo di Consapevolezza, necessario a far si che un ragazzo agisca secondo coscienza e non perché indotto da dogmi da seguire o influenze negative”

Nella Giornata della Tolleranza, il 16 novembre scorso, hai fatto uscire il progetto: raccontiamo l’idea narrativa e la progettualità.
“Armando Disarmato è stato realizzato ad hoc per l’evento “BULLISMO E CYBERBULLISMO” organizzato dall’Associazione Culturale “Enzimi” di Roma e patrocinato da 15 comuni del Lazio, ho avuto l’onore di presentare in anteprima il brano e suonare dal vivo le canzoni “Amati” e “Ammore Vero” tratte dal disco DATA, in una versione essenziale: voce e chitarra.
È stato meraviglioso e sinceramente emozionante, suonare per i circa 400 ragazzi delle scuole di San Vito Romano e nell’interland.  Il mio intervento musicale è arrivato dopo il workshop della Polizia Postale ed a seguito della testimonianza di un ragazzo bullizzato da un suo compagno.
È stato un momento sicuramente liberatorio per i ragazzi in sala, che avevano un’ età media tra i 12 ed i 15 anni.
Non mi era mai capitato che il pubblico battesse le mani a tempo per tutta la durata dell’esibizione e senza mai fermarsi. Ho percepito la completa e sincera partecipazione dei ragazzi, felici di essere insieme e riuniti da un’ emozione condivisa”. Il singolo si riallaccia al concept dell’album “DATA”, il terzo della band, uscito il 12 Febbraio 2021, “L’ Amore ai tempi della Tecnologia, raccontato attraverso una storia amorosa tra due Intelligenze Artificiali”. In questo episodio musicale, nel finale strumentale della canzone, i MARCONDIRO affidano una preghiera recitata, alla voce di un Robot che chiede : ” Please, don’t destroy yourself Humans!”

A breve uscirà un videogame legato al progetto Armando Disarmato:
“Esatto, dopo aver realizzato 3 dischi, cortometraggi e videoclip tra cui il primo videoart italiano in NFT, a cui è seguito un concerto sul Metaverse TheNemesis.io ed una collezione di Medi Art presentata al festival Endecameron nel 2021 nel meraviglioso Castello di Rocca Sinibalda, abbiamo pensato che nella lista mancava solo un VideoGame artistico 😉
AIPOP.IO , presentato in anteprima l’estate scorsa all’evento “Geek Experience” a Roma, sarà a breve online sull’omonimo sito web, con la famiglia dei “Robot Primitivi”, in attesa di game players pronti e veloci. Si tratta di un videogioco in stile volutamente Retrò, che vede come personaggio principale Isaac della famiglia Aipop, già protagonista dei Crypto Clip “Captcha Cha” (Primo Premio al Vertical Movie 2021) e dei Video Short di Armando Disarmato”

Il tuo, vostro progetto, è una finestra aperta sulla diversità. Valori di comprensione, rispetto, condivisione, inclusione, sono fondamentali per una società liquida e frenetica, aggressiva, qual è quella attuale:
“Si, credo che oggi più che mai sia necessaria una formazione orizzontale, rispetto a quella verticale e specialistica, adottata fin ora. Le figure poliedriche ed aperte alle differenze socio-culturali possono aiutare la crescita umana, nonché, mi viene da dire, anche quella aziendale. Nell’ Antropocene, l’era che stiamo vivendo, il transumanesimo è già una realtà. Siamo legati ai device (cellulari, dispositivi elettronici vari) che gestiscono la nostra vita ed anche l’ Intelligenza Artificiale viene usata a tali scopi, anche se molti ne hanno paura.
Io penso che, come nel caso dei bambini, che nei primi anni di età non possono esser definiti “buoni o cattivi”, ma semplicemente “privi di esperienza sociale”, anche per le A.I. dipenderà dal l’uso che verrà fatto dagli esseri umani se diventerà buona o cattiva”

La tolleranza, secondo la tua opinione, è davvero una conquista dell’educazione?
Si, solo attraverso l’ educazione familiare e scolastica, partendo dall’ asilo, si potrà trasmettere la consapevolezza del potere della tolleranza. I formatori però dovrebbero essere a loro volta formati a riguardo. Si tratta di infondere una assunzione completa della responsabilità che devono avere genitori quanto insegnanti e docenti, nel creare una società migliore. Il bambino di oggi è il cittadino di domani. Penso, che ci dovrebbe essere stesso tipo di attenzione nei confronti delle Intelligenze Artificiali neonate, in questi ultimi anni”

Progetti prossimi? A breve, dicevamo, è in arrivo un videogame legato a questa ultima progettualità:
“Il videogame AIPOP ha come soundtrack le musiche del disco DATA, lo lanceremo anche dal vivo, nei nostri Live sarà sempre prevista una postazione di gioco .
Stiamo lavorando nel frattempo, ad un nuovo cortometraggio musicale e ad una nostra peculiare reinterpretazione di una bellissima e famosa canzone italiana. Chi ci segue da tempo, sa che l’ originalità su diversi piani mediatici e mezzi di comunicazione, sono una cifra stilistica firmata MARCONDIRO”.

Alessandra Paparelli