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LYKANTROPI – Intervista al cantante e chitarrista Martin Östlund

LYKANTROPI – Intervista al cantante e chitarrista Martin Östlund

lykantropi 1

In vista dell’uscita del nuovo album “Tales To Be Told” (Despotz Records), prevista per venerdì 6 novembre, ho avuto il piacere di intervistare Martin Östlund, voce e chitarra dei Lykantropi, band svedese caratterizzata dall’occultismo degli anni Sessanta e Settanta, che propone un mix di rock e musica folk in stile primi anni settanta.

Ciao Martin, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto come stai?

Stiamo tutti bene anche se la pandemia è ovunque intorno a noi. Spero che anche tu stia bene!

Parliamo del vostro meraviglioso nuovo album, il terzo della vostra carriera, “Tales To Be Told”, che uscirà il 6 novembre, perché questo titolo?

C’è una canzone nel nuovo album con quel titolo, e secondo me descrive tutte le nostre canzoni come un essere senza tempo al di fuori della nostra presenza nel tempo e nello spazio.

A chi è venuta l’idea per la copertina dell’album e chi l’ha disegnata?

A me è venuta l’idea per la capra e la luna, l’illustratore è Emil Edman, un ragazzo del posto che lavora come tatuatore e, allo stesso tempo, fa altri lavori ogni tanto. Lui stesso ha lavorato anche all’artwork degli altri due dischi nostri e lavorerà con noi anche in futuro.

Parlami un po’ delle canzoni del disco, quando le avete scritte e da cosa sono state ispirate?

Io e Tomas (il bassista – ndr) ci siamo divisi la scrittura e la realizzazione dei testi e delle musiche di questo album, questa è una novità per noi. Le mie canzoni sono sia finzione che esperienze private, ed è lo stesso per Tomas. Tutta la band contribuisce alla scrittura sia dei testi che della musica, è una combinazione di cuore e anima.

Per coloro che ancora non vi conoscono, quando avete deciso di formare una band e perché vi si siete chiamati “Lykantropi”?

Ho fondato la band intorno al 2013. Lykantropi è più una trasformazione musicale che avviene quando una canzone ha un suo modo di crescere e diventa vari capitoli diversi. Ovviamente adoro il tocco horror che puoi ascoltare in molte nostre canzoni e adoro i vecchi film dell’orrore!

Ascoltando la vostra musica sembrate usciti dagli anni ’70, con le vostre influenze in stile Mamas & The Papas e Fleetwood Mac, con il flauto alla Ian Anderson dei Jethro Tull. Ascoltate solo quel tipo di musica?

Sia io che Tomas amiamo quei due decenni nella storia della musica, ma soprattutto amiamo gli amplificatori valvolari e l’intero processo con cui quel suono più caldo rende la musica più dinamica. Ascoltiamo tutta la musica sia nuova che vecchia. Probabilmente abbiamo quei vecchi dischi come base di ispirazione poiché ci hanno influenzati soprattutto quando eravamo giovani.

Per voi che venite dalle foreste scandinave e, credo, amate la natura, cosa dovrebbe succedere per dare più visibilità ai cambiamenti climatici visto che nemmeno la pandemia ha cambiato le abitudini delle persone, almeno qui in Italia?

Il genere umano che si comporta male è una vecchia storia. Ci sono persone buone e cattive nel mondo come tutti sappiamo, è sempre stato così, finché ci saranno avidità e invidia, sarà sempre così. Quando ci riuniamo, suoniamo e facciamo un album, ci estraniamo da tutto. Ovviamente siamo consapevoli di ciò che sta accadendo nel mondo, ma abbiamo scelto di stare fuori.

Farete dei live in streaming o aspetterete il giorno in cui potrete suonare di nuovo dal vivo?

Suoneremo assolutamente dal vivo quando questa pandemia sarà finita, non abbiamo in programma per il momento live in streaming.

Se dovessi immaginare un festival o un palcoscenico in cui ti piacerebbe suonare, quale mi diresti?

Oh, non saprei. A volte i piccoli palchi e i piccoli festival sono i migliori che conosci. Mi dispiace ma devo rinviare la risposta, chiedimelo di nuovo tra dieci anni (ride – ndr).

Grazie mille, vuoi aggiungere qualcosa e salutare i lettori di questa intervista?

Grazie Marco. Saluto tutti i lettori! Chiudete gli occhi e pensate a voi stessi come sorelle o fratelli che si prendono cura insieme di madre natura e ascoltate le nostre canzoni sotto il sole e la luna. Un bacio a tutti voi!

MARCO PRITONI

Band:

Voce e chitarra – Martin Östlund

Voce – My Sohlin

Flauto – Ia Öberg

Chitarra – Elias Håkansson

Basso – Tomas Eriksson

Batteria – Ola Rui Nygard

https://open.spotify.com/artist/0oRylpNxHxI8fP7Mpmo4QU?si=ZJiT0BCORMeu7sEwWpQtHg
https://www.facebook.com/lykantropiband/
https://www.instagram.com/lykantropi_official/

lykantropi tales to be told cover

** ENGLISH VERSION **

In view of the release of the new album “Tales To Be Told” (Despotz Records),  scheduled for Friday 6 November, I had the pleasure of interviewing Martin Östlund, vocalist and guitarist of Lykantropi, a Swedish band characterized by the occultism of the sixties and seventies, which offers a mix of rock and music folk of the early seventies.

Hi Martin, welcome to the pages of Tuttorock, first of all, how are you?

We are all doing fine even if the pandemic is all around us. Hope you’re doing well as well?!

Let’s talk about your wonderful new album, the third of your career, “Tales To Be Told”, which will be released on November 6th, why this title?

There is a song on the new album with that title, and in my opinion it´s a description of all our songs as a timeless being outside our presence in time and space.

Who came up with the idea for the album cover and who designed it?

I came up with the idea for the goat and moon, and the illustrator is Emil Edman, he is a local guy who works as a tattooer at the same time as he’s doing some jobs every now and then. The very same Emil on our other two records, and also in the future.

Tell me a little about the songs on the record, when you wrote them and what inspired them?

Me and Tomas (the bassist – Editor’s note) split the writing or making of lyrics and music on this album. That’s new to us. My songs are both fiction and private exposure, and that’s the same way for Tomas. All in the band is contributing in both writing lyrics and music. Heart and soul combined.

For those who still don’t know you, tell me when you decided to form a band and why did you call yourself “Lykantropi”?

I started the band in about 2013. Lykantropi is more the musical transformation that happened when a song has its own way of growing, and becoming different chapters. And of course I love the horror twist that you can hear in many songs from us. Love old horror movies!

Listening to your music, you seem straight out of the 70s, with your influences like Mamas & The Papas and Fleetwood Mac, with the flute like Ian Anderson of Jethro Tull. Do you only listen to that kind of music?

Both Me and Tomas loves those two decades in music history, but mostly we love the tube amps and even in the whole process for that more warmer tube sound that’s making the music more dynamic. We listen to all music both new and old. Probably we have those old records as an inspiration ground as they affected us mostly when we was young.

For you who come from the Scandinavian forests and, I think, love nature, what should happen for you to raise awareness of climate change since not even the pandemic has changed people’s habits, at least here in Italy?

Mankinds behaving in a bad way is an old story. There are good and bad people in the world as we all know, it has always been like that. As long as there is greed and envy it´s always gonna be like this. We stand outside of the presence in a way when we come together both playing and making those albums. Of course we are aware of what’s happening around the world, but we chose to stand outside.

Will you do some live streaming or will you wait for the day when you can play live again?

We are absolutely gonna play live when this pandemic is over, we have no plans for the moment on your question on streaming.

If you had to imagine a festival or club stage where you would like to play, which one would you tell me?

Oh I don’t know. Sometimes those small stages and festivals is the very best you know. Sorry but I´ll have to pass on that one. Ask me again in ten years (He laughs – Editor’s note).

Thank you very much, would you like to add something and greet the readers of this interview?

Thank you Marco. Greetings to all the readers! Close your eyes and think of yourself as a sister or brother together taking care of mother nature and listen to our songs under the sun and the moon. Big kiss to you all!

MARCO PRITONI