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Le Interviste: Gli ALAN “Andiamo al Mare”

Le Interviste: Gli ALAN “Andiamo al Mare”

“Andiamo al mare” è il nuovo singolo degli ALAN, duo milanese composto da Alex Malaguti (voce) e Andrea Chirico (arrangiatore e chitarrista polistrumentista), brano già disponibile nei principali store digitali.

Ciao ragazzi, come nasce quest’ultimo singolo “Andiamo al mare”?
Una forte spinta l’ha data la disillusione della generazione dei quarantenni alla quale apparteniamo. Negli Anni 80 i nostri genitori non facevano altro che ripetere che avremmo dovuto studiare per avere un futuro migliore ma quando è arrivato il momento di incassare questo credito, le stesse persone che ci avevano promesso delle cose, hanno placidamente ammesso che non
avremmo potuto riscuotere. La crisi del mercato del lavoro ha portato frotte di professionisti a dover sgomitare per sopravvivere, a fare scelte dolorose e sottoporsi a grandi privazioni. Questo non è giusto. Sembra che il valore, la perseveranza, la competenza, nel contesto attuale siano una capitis deminutio.

Perché ALAN?

Ci chiamiamo ALESSANDRO ed ANDREA. il nome nasce dalle prime due lettere dell’uno e dell’altro e poi perché ci ritroviamo nella tracotanza dei cani alani che sanno essere eleganti ed aggressivi al
tempo stesso. In realtà un terzo motivo è relativo al logo della band la cui A iniziale è rappresentata da un DELTA maiuscolo che è una lettera fondamentale per molte delle arti e scienze tra cui Matematica, Fisica, Musica e Chimica.

Quando vi sei avvicinati alla musica e come nasce il progetto ALAN?
Sia Io (Andrea) che Alex ci siamo avvicinati alla musica quando eravamo bambini. Io sono nato nel 79 e ricordo che mia nonna mi regalò nel 1984 i vinili di Pride degli U2 e Such a shame dei Talk Talk. E’ stato amore a primo ascolto. La Musica e’ un modo per sincronizzarci alla nostra emotività come accade fruendo di molti arti. Alla musica prodotta ci siamo avvicinati con l’adolescenza ma in contesti separati. Il nostro lavoro insieme e’ nato durante il primo lockdown ma per 20 anni abbiamo suonato e prodotto in lungo ed in largo per l’Italia ed in tantissimi progetti. Abbiamo pensato nel 2021 di avviare un progetto insieme quasi per scherzo e poi di botto ci siamo trovati con 35 canzoni che piano piano faremo uscire.

Cosa pensate della scena musicale italiana?
Se intendi la scena attuale, penso non sia troppo vicina al nostro mondo interiore. Ci sono troppi gangstar e forse avremmo bisogno di meno bulli ed ostentazione. Il mondo in questo momento ha bisogno di persone gentili e di riflessione. Condivido le dichiarazioni di Manuel Agnelli riguardo la scena musicale attuale ed i processi culturali un po’ zoppicanti che hanno dato vita a tantissimi progetti. Le canzoni che sento sono impersonali e potrebbero essere cucite addosso a chiunque in una fucina di produzioni a stampo. Dall’altro lato però si continuano a celebrare i grandi cantautori che hanno dato spessore alla musica italiana. Qual è il giusto compromesso? In questo anche i media editor hanno delle grosse responsabilità

Quali sono i prossimi progetti?
Scrivere, buttare tutto fuori e farne delle canzoni perché nonostante alcuni dicano che i nostri pezzi sono troppo cuciti addosso al nostro vivere personale, io credo che sia la strada giusta per poter condividere una condizione che invece appartiene a molti perché in fondo ci muoviamo tutti con delle dinamiche simili. Non bisogna essere generalisti. Bisogna andare a fondo, scendere nel dettaglio. Scriveremo e Produrremo ciò che ci piace perché in fondo è il pregio di essere totalmente indipendenti