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DIMAIO – Intervista su “PROMETTO”

DIMAIO – Intervista su “PROMETTO”

In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “PROMETTO“, abbiamo intervistato DiMAIO. Maurizio di Maio, deve al Premio Oscar Luis Bacalov il coraggio di aver intrapreso la carriera di controtenore. Fu infatti il grande musicista e direttore d’orchestra argentino a notarlo nello spettacolo teatrale Estaba la Madre e a incoraggiarlo a coltivare il suo innato talento. Grazie alla formazione nel campo del teatro musicale e alla preparazione artistica e vocale acquisita negli anni di studio con i vocal coach Giuseppe Nicodemo e Fabio Lazzara, DiMaio è oggi l’unico artista contemporaneo capace di proporre una formula musicale tra passato e presente, con una vocalità in grado di annullare l’importanza del corpo, fondendo maschile e femminile in un gioco seduttivo teso all’impossibile tra musica e parole.

Ciao DIMAIO ben venuto su è uscito il 9 dicembre il tuo nuovo singolo “Prometto” ascoltandolo abbiamo notato un ulteriore evoluzione rispetto “Debut”, il tuo primo album. Ce ne parli?
Il brano “Prometto” conserva la natura classica del mio progetto, evolvendosi verso sonorità moderne che si amalgamano in maniera organica al suono acustico e alla mia vocalità (tenore sopranista). “Prometto” è come una narrazione che parla di moderno raccontando il passato; la tradizione del canto unita alle sonorità attuali del pop che troviamo nell’apertura degli archi che si trasformano in synth elettronici e si inseriscono nell’orchestra in modo complementare. Il suono del pianoforte ci proietta in un ambiente sonoro intimo. I ritornelli aprono a paesaggi sonori lontani. La ritmica dirompente dell’ultimo ritornello accompagna la forza vocale da controtenore. Con questo brano ho quindi voluto proseguire il percorso di ricerca sonora già intrapreso con ili mio precedente album, “Debut”, prodotto da Dardust e realizzato con la collaborazione del M° Carmelo Patti che ha curato la direzione musicale e gli arrangiamenti.

Rispetto ai tuoi primi lavori l’interpretazione vocale rimane meno lirica, ma più intima. Cosa ti ha spinto a questa scelta?
Ascoltando il brano mi è sembrato più giusto darle questa morbidezza vocale nell’interpretazione, ho sentito il bisogno di suscitare delle emozioni con un suono più dolce, senza necessità di tecnicismi e acuti lirici che secondo me non avrebbero vestito bene le intenzioni di questa melodia.

Nei tuoi prox lavori ritroveremo anche dei brani del Repertorio classico?
Con il Maestro Carmelo Patti stiamo ancora definendo la tracklist del nuovo album, ma non escludiamo l’inserimento di altre arie del repertorio classico e di cantare di nuovo con un impostazione più lirica, vedremo.

Ci ha colpito molto la scelta di utilizzare in prometto il doppio registro vocale a tratti sembra un duetto, cosa ti ha spinto a questa scelta?
Ho avuto la fortuna di avere un dono la mia vocalità da controtenore e ne sono consapevole, ma nasco dal pop e fin dalla giovane età ho sempre cantato anche con il mio registro tenorile, entrambe le vocalità esprimono due anime della mia personalità artistica e due percorsi differenti, ho pensato fosse interessante utilizzare questi due registri in un unico brano.

Nel videoclip di prometto con la regia di Luigi Pingitore troviamo la partecipazione di Jago giovane artista di fama mondiale cosa vi ha spinto a questa collaborazione?
Jago è un artista straordinario il suo enorme talento ti travolge, ho avuto la fortuna di conoscerlo quando ancora stava scolpendo la Pietà, mi piace la sua comunicabilità, nonostante scolpisce opere che riportano al passato è un artista moderno ed attuale, mi rivedo molto in questo, anch’io ho interpretato ed interpreto aree classiche contaminandole con suoni moderni, capimmo subito che tra noi c’era una grande empatia artistica e che avremmo potuto raccontare la nostra arte unendo le forze. È stato un onore averlo al mio fianco in “prometto”.

Ti aspettavi il successo del tuo singolo Ave Maria di Caccini?
Sono legatissimo a quell’aria, Ave Maria detta di Caccini ma in realtà il vero autore fu Vladimir Vadilov, molti legano il mio progetto a quel brano che su YouTube ha raggiunto quasi 2ml e mezzo di vis , ha una grande forza emotiva ed introspettiva ogni volta che lo canto live finisco per emozionarmi, non può mai mancare nei miei concerti. 

C’è un artista nel mondo classico o pop moderno con il quale avresti il desiderio di collaborare?
Ce ne sono diversi, ma se devo dirti due nomi che ho nel cuore ti dico Elisa e Diodato.

Sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe prestare la mia voce per una colonna sonora di un film. Sono appassionato di cinema e raccontare con la mia voce delle emozioni legate ad una storia cinematografica sarebbe davvero bello. Chissà magari in futuro!

Sei stato definito “controtenore contro i pregiudizi”. Ti ritrovi in questa definizione? Ne sei orgoglioso?
Credo che il giornalista si riferisse ai pregiudizi di chi mi ha giudicato solo perché ho toccato arie barocche che secondo loro possono essere cantate solo secondo dei tecnicismi che il mondo della classica ti impone. Io Non amo regole forzate e schemi da seguire. Alla base del mio progetto c’è la sperimentazione la fusione di più generi e registri vocali (tenore / controtenore) la ricerca di emozioni e di verità. Quindi si mi piace come definizione felice di essere un controtenore contro i pregiudizi. Ma inteso in modo più ampio del termine contro tutti i pregiudizi di ogni genere.

Progetti per il futuro?
Stiamo lavorando con Carmelo Patti ai prossimi brani che comporranno il nuovo album e ai live, ma ancora non posso spoilerarvi di più.

Band:
Maurizio Di Maio aka DiMaio

https://www.facebook.com/sopranistaDiMaio