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DELAIN – Intervista alla cantante Diana Leah

DELAIN – Intervista alla cantante Diana Leah

Dopo un periodo di pausa tornano i Delain con una formazione in parte diversa, c‘è una nuova cantante, Diana Leah e un bassista italiano, Ludovico Cioffi. Diana ha avuto il difficile compito di sostituire una cantante dello spessore di Charlotte Wessels, compito che ha superato brillantemente. Diana è una cantante che nasce in Romania ma che vive da molti anni in Italia e parla benissimo l’italiano e mi ha facilitato molto questa intervista. Canta in una band olandese che ha oramai circa 2 anni di storia alle spalle. Ho avuto il piacere di intervistarla, di seguito il resoconto.

 

Ciao Diana, benvenuta su Tuttorock! Sei la nuova cantante dei Delain, raccontami come hai avuto questa occasione.
E’ iniziato tutto nell’estate del 2021, avevo letto tutte le notizie riguardo lo scioglimento della band e mi è venuto in mente di lasciare un commento sui social dei Delain, perché io sapevo dello scioglimento ma avevo visto un post dove loro spiegavano che stavano scrivendo nuovi brani per un nuovo album. Sono quindi andata nei commenti e ho scritto loro che ero una cantante e se potevo far un’audizione. Sinceramente non sapevo come contattarli e chi contattare, quindi ho lasciato un commento. Un paio di giorni dopo Martijn Willemsen mi contatta e mi dice che io facevo già parte della lista di cantanti che avrebbe contattato nei prossimi giorni. Quindi è stata anche una coincidenza, ero già nella loro lista prima che lasciassi il commento. Mi inviò subito del materiale su cui cantare, delle canzoni già note dei Delain. Dopo ascoltati mi inviò anche dei brani nuovi per un’ulteriore prova, praticamente erano due brani che fanno parte del nuovo album, i primi due singoli registrati dai Delain.

Immagino la tua felicità e la tua emozione!! Ma cosa hai pensato quando hai ricevuto la notizia di aver superato brillantemente la prova, cosa hai detto!
E’ stato bellissimo ed emozionante anche perché sono appassionata di quel genere musicale, anche se tra le mie esperienze ci sono altre strade che ho percorso, ma ho sempre amato il rock e l’heavy metal, è stato come coronare un sogno, completare un percorso che ho sempre inseguito. Quindi improvvisamente tutto ha avuto un senso per me, tutte l mie esperienze passate hanno avuto un senso per me. E’ stato giusto scrivere quel post sui loro social che mi ha portato ad essere la nuova cantante dei Delain.

Quanto c’è di tuo nei nuovi brani, hai partecipato alla stesura di musica e testi?
Si, mi hanno lasciato modo di esprimermi, in un paio di canzoni ho scritto io i testi, di cui uno è il terzo singolo che abbiamo rilasciato, “Moth To a Flame”, dove ho scritto completamente il testo e un altro brano    “Tanted Hearts” e anche li ho scritto sia testo che melodia e mi hanno dato modo di intervenire nei brani già scritti di modificare qualche melodia, nel brano  “Invictus” ad esempio ho scritto la melodia delle strofe.

Di cosa trattano quindi i testi che hai scritto?
Principalmente i miei testi parlano di qualcosa di personale, delle mie esperienze, cerco di sfogarmi in questo modo, per me la scrittura è uno sfogo, così come anche il canto e la musica. Se c’è una situazione che mi è successa, in cui ci sono stata male, cerco di sfogare nella scrittura, cerco di trasformare tutto in poesia per far si che anche le persone che leggono il testo ed ascoltano il brano ci si possano rispecchiare. Il brano che ti ho citato prima “Moth To a Flame”,  parla di una cosa che mi è successa e che sicuramente molte persone hanno sperimentato nella loro vita e spero che questo dia forza alle persone di cambiare e reagire.

Anche il periodo che stiamo vivendo ha influenzato i tuoi testi? Un periodo negativo?
Non proprio, cerco di stare lontana dalla politica perché vedo la musica un mondo a sé, io voglio isolarmi dalla quotidianità, ho voglia di isolarmi e pensare alle cose belle della vita.

Torniamo indietro nel tempo, come nasce la tua passione per la musica e il canto?
Nasce da quando io avevo 6/7 anni, già cantavo, come fanno i bambini, le canzoni che sentivo alla radio, poi all’epoca cera MTV, era tutto un  altro mondo. E nato per divertimento, poi maturando negli anni ho maturato questa passione e anche i miei genitori mi hanno spronato. Poi dai 15 anni ai 18 anni ho iniziato a studiare canto e cercare di sperimentare di più maturando sempre di più. Durante il liceo ho iniziato ad ascoltare Avril Lavigne, gli Evanescence e ho quindi capito cosa era la musica rock e ho capito che quello era il mio mondo, quello che volevo cantare. Ho fatto  poi parte di varie band, ma mai niente di serio, anche cover band, un modo per esplorare il mondo della musica e maturare. Ho anche avuto una parentesi nella mia vita musicale di musica dance e trance perché avevo un amico che produceva queste canzoni, ma dopo varie esperienze e anche qualche canzone incisa, sono voluta tornare alle mie radici, alla musica rock.

Rimanendo in tema di esperienze ed influenze quale sono le tue cantanti o i tuoi cantanti preferiti e band?
Domanda difficile perché ce ne sono più di uno, diciamo che attualmente la mia cantante preferita è Sharon Den Adel dei Within Temptation, sono cresciuta con lei, ascoltando la sua voce e la sua musica, per voci maschili è ancora più difficile, ma posso citarti i Tesseract e la voce di Daniel Tompjins, una band che mi piace molto e anche il loro cantante, ma tutta la band, spesso nelle mie cuffie c’è la loro musica.

Vedendo il video di “Moth To a Flame” mi sembra di sentire l’influenza egli Abba nel brano, la sua costruzione, la parte vocale iniziale e un po’ anche qualche atmosfera pop, mi sembra una versione metal degli Abba. È solo una mia impressione?
Il riferimento agli Abba è la prima volta che lo sento, ma in molti mi hanno detto di sentire delle melodie familiari, ma forse proprio perché effettivamente ha delle aperture più pop, sicuramente è per quello.

Essendo la nuova cantante di una band che ha circa 20 anni di storia, dovrai cantare dal vivo anche le canzoni che in passato cantava Charlotte Wessels. Come affronterai questa, chiamiamola eredità?
Cercherò di essere me stessa, perché non mi piace fare le cose forzate e poi non avrebbe senso, visto che vorrei essere la cantante dei Delain a lungo termine, mi piace parlare con le persone, scambiare esperienze, dialogare con il pubblico. Questa per me è la regola di base anche se so che prendere il posto di una cantante sei soggetta a critiche, a confronti, ma fa tutto parte del gioco e ho molta fiducia nella band e il legame della band con il fan base è molto forte ed io già avuto esperienze live e l’energia era alle stelle sia sul palco che nel pubblico felice di rivedere i Delain dal vivo. Rispetterò comunque anche le versioni originali dei vecchi brani della band per far rivivere al pubblico le stesse sensazioni di una volta. Diciamo darò il 50 % di me e l’altro 50% rispettando il vecchio sound.

Parliamo ora di concerti, avete già date fissate?
Inizieremo con un piccolo tour che inizierà il 14 aprile e finirà il 3 maggio, inizieremo dall’Olanda salendo su in Inghilterra, poi riscendiamo in Germania, Francia. Non è un tour molto lungo, anche per riabituarci alla vita on the road. Poi parteciperemo ad alcuni festival estivi come Graspop e Wacken già confermati e stiamo lavorando per organizzare un tour anche negli Stati Uniti.

Non hai nominato l’Italia!
Ci stiamo lavorando, verremo in Italia ma sicuramente il prossimo anno.

Hai nominato il Festival di Wacken, il Festival più importante del mondo per quanto riguarda l’hard rock e l’heavy metal. Cosa proverai quando salirai su quel palco?
Sarà una forte emozione, vedere tutto quel pubblico e condividere il palco con tutte le band che parteciperanno al festival. Ho avuto una esperienza ad un piccolo festival in Svizzera, quindi una piccola esperienza già l’ho fatta.

Grazie Diana, lascio chiudere a te l’intervista un messaggio al pubblico italiano per venire a vedere dal vivo i Delain ed ascoltare il nuovo album “Dark Waters”.
Grazie per l’attenzione e per il vostro supporto e spero finalmente di suonare in Italia, anche perché io vivo in Italia ed anche il nostro bassista Ludovico Cioffi è italiano e sicuramente succederà.

FABIO LOFFREDO

Band:
Martijn Willemsen: Tastiere e cori
Diana Leah: Voce
Sander Zoer: Batteria
Ronald Landa: Chitarra e cori
Ludovico Cioffi: Basso e corih

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