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BOY & BEAR – Intervista al tastierista Jon Hart

BOY & BEAR – Intervista al tastierista Jon Hart

boy bear press photo 1 high res credit daniel boud orig

 

Ho avuto il piacere di intervistare Jon Hart, tastierista della indie rock-folk band australiana Boy & Bear che pubblicherà il prossimo 27 settembre l’album “Suck On Light”, dopo una pausa forzata di quattro anni dovuta a problemi di salute del cantante Dave Hosking, e che sarà in concerto al Circolo Magnolia di Milano il prossimo 17 di febbraio.


Ciao Jon, benvenuto sulle pagine della webzine Tuttorock, prima di tutto come sta Dave?
Dave sta bene, la sua salute è migliorata al punto in cui siamo andati in studio nel febbraio di quest’anno a Nashville e, mentre ti sto scrivendo, siamo sul tour bus e stiamo andando da Boston a Montreal.

Congratulazioni per “Suck On Light”, pubblicato quattro anni dopo il vostro precedente lavoro. Ho trovato le canzoni molto rilassanti, come è nato questo album?
La nascita di quest’album è avvenuta più lentamente del solito per noi. Inizialmente Dave non si sentiva abbastanza bene per essere coinvolto nel processo di songwriting ma, quando la sua salute è migliorata, abbiamo iniziato a costruire un pò di canzoni durante un anno e mezzo di sessioni di scrittura in Australia.

Lo considerate come una rinascita, l’inizio di una nuova era per voi?
È difficile da dire, penso che ci sia un’evoluzione per noi ogni volta che scriviamo un album. Riteniamo che questo disco sia il migliore che abbiamo realizzato fino ad oggi. Continuiamo ad imparare qualcosa ogni volta che superiamo un processo di scrittura e di registrazione e lo mettiamo sul tavolo. Inoltre, ci è sembrato che la collaborazione tra noi e Collin Dupuis (che ha progettato e coprodotto l’album) sia stata davvero efficace, e questo ha portato anche a risultati diversi.

Avete vinto molti premi musicali in Australia, questo vi ha resi molto famosi nel vostro paese, come avete reagito a questa fama?
All’epoca fu abbastanza sorprendente, siamo rimasti scioccati, è stato però bello essere riconosciuti e negli anni a seguire ci siamo sentiti più a nostro agio.

Com’è la scena musicale indie rock australiana?
È fiorente, ci sono un sacco di band che nascono continuamente, sembra che ora sia più facile che mai avere la tua musica là fuori ed essere ascoltati dalla gente, i Tame Impala sono famosissimi adesso (forse non sono più indie rock haha) e Courtney Barnett ha trovato un suo posto nel mondo della musica, poi ci sono molte band che stanno facendo grandi cose su scala più ridotta.

Avete detto “Volevamo ancora melodie anni ’70, suoni di batteria e toni di chitarra degli anni ’70”, quanto sono stati importanti gli artisti degli anni ’70 nella vostra formazione musicale?
Sono stati super importanti. Con 5 persone nella band, abbiamo differenti gusti musicali tra di noi, ma ci accomunano i suoni degli anni ’70 ed è divertente in studio provare a dare un tocco contemporaneo a questi suoni. La musica di quegli era sorprendente, prima che la tecnologia diventasse troppo forte, secondo me.

Siete già stati in Italia alcune volte e tornerete il 17 febbraio per un concerto al Magnolia Club di Milano. Cosa ne pensate del mio paese?
Adoriamo l’Italia e io personalmente la amo. Vivo a Parigi da qualche anno e vado in Italia un paio di volte all’anno, è un paese bellissimo, le persone sono genuine, il cibo è incredibile e anche il vino è fantastico. Poi la storia e l’arte… adoriamo venire in Italia anche per suonare, ma mangiamo sempre troppo prima dello spettacolo e ciò ci rende difficile suonare!

Grazie mille per questa intervista, vuoi dire qualcosa ai lettori della webzine di Tuttorock e a quelli che verranno al vostro concerto a Milano?
Ci piacerebbe che veniste allo show e usciste con noi. Suoneremo brani estratti dal nostro nuovo disco e anche da quelli vecchi. Siamo fiduciosi che sentirete dell’onesta musica!

MARCO PRITONI

 

** ENGLISH VERSION **

Hi Jon, welcome on the pages of the webzine Tuttorock, first of all how’s Dave, the singer of your band?
Dave’s doing well, his health has gotten to a point where we could go into the studio in February this year in Nashville, as I type this, we’re in the tour bus going from Boston to Montreal.

Congratulations for “Suck On Light”, released four years after your previous work. I found very relaxing songs in it, how was it born this album?
This album came slower for us. Initially Dave wasn’t feeling well enough to be involved in the songwriting process, but then as his health improved we started to build a batch of songs, during a year and a half of writing sessions in Australia.

Do you consider it like a rebirth, the beginning of a new era for you?
It’s hard to say, I think we keep evolving every album. We feel like this record is the best record we’ve made to date. You keep learning every time you got through a writing process and record and you bring that to the table. In addition, we felt like the combination of us working with Collin Dupuis (he engineered and co-produced the album) was really effective, so that’s led to different results as well.

You have won many music awards in Australia, this made you very famous in your country, how did you react to this fame?
It was quite surprising at the time, we were shocked, but it was nice to be recognised and we’ve gotten more comfortable with it over the years.

How is the Australian indie rock music scene?
It’s thriving, there are a lot of bands coming through all the time, and it feels like it’s easier than ever to have your music out there and to be heard by people, Tame Impala are massive now (maybe they aren’t indie rock anymore haha) and Courtney Barnett has really found a place in the music world and there are lots of bands who are doing great things on a smaller scale.

You sayd “We still wanted ’70s tones, ’70s drum tones and guitar tones”, how important were the artists of the ‘70s in your musical education?
Super important. With 5 people in the band, we all have differences in terms of what we like music wise, but we come together on 70s sounds and it’s fun in the studio to try and put a contemporary spin on that. 70s musicianship was amazing too, it was before technology had come in too hard in my opinion.

You have already been to Italy a few times and will return on February 17th for a date at the Magnolia Club in Milan. What do you think about my country?
We love Italy and I love Italy personally too. I’ve been living in Paris for the last few years and I’ve been to Italy a couple of times a year, it’s a beautiful country, the people are genuine, the food is amazing and the wine is great too. And the history and the art…we love coming to Italy to play music too, but we always eat too much before the show and it makes it hard to play!

Thank you very much for this interview, do you want to say something to the Tuttorock webzine readers and to those that will come to your concert in Milan?
We’d love it if you came down to the show and hung out with us at the show. We’ll be playing tunes from our new record, and from the old ones too. It’ll be good honest music hopefully!

MARCO PRITONI

Band:
Voce e chitarra: Dave Hosking
Chitarra: Killian Gavin
Basso: Dave Symes
Tastiere: Jon Hart
Batteria: Tim Hart

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https://www.tuttorock.net/recensioni/boy-bear-suck-on-light

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