Now Reading
ARJEN ANTHONY LUCASSEN – Intervista al chitarrista e compositore olandese per Supersonic …

ARJEN ANTHONY LUCASSEN – Intervista al chitarrista e compositore olandese per Supersonic …

Tra i tantissimi progetti di Arjen Anthony Lucassen, eccone arrivare un  altro, i Supersonic Revolution con un album “Golden Age Music” recensito su queste pagine (leggi qui la recensione), un tributo all’hard rock degli anni settanta. Lucassen è un chitarrista e compositore olandese, nato nel mondo dell’heavy metal come chitarrista dei Vengeance e dei Bodine. Si è poi avvicinato al mondo del progressive rock creando i suoi Ayreon e ha dato sfogo al suo incredibile talento e alla sua fantasia ad altri progetti, è anche un polistrumentista ed in questo nuovo profetto lasica la chitarra a Timo Somers per imbracciare il basso e diventare il bassista di questa band.

Ciao Arjen e benvenuto su Tuttorock. Dopo Ayreon, il ritorno con gli star One, un nuovo progetto, Supersonic Revolution. Come è nata l’idea?
E’ nato tutto in maniera molto spontanee, sono sempre un grande fan dell’hard rock anni 70 e ho sempre desiderato scrivere delle canzoni inspirate a quel periodo musicale

E’ un tributo all’hard rock degli anni settanta, ascoltando i vari brani io ci sento due grandi nomi, Deep Purple ed Uriah Heep. Hai voluto fare un tributo a loro?
Si, certo sono due dei miei gruppi preferiti sia i Deep Purple che Uriah Heep, ma non solo a loro, ma anche a tutte quelle band che usavano l’organo Hammond, amo quel suono e penso che Jon Lord sia stato sicuramente un pioniere. Ho quindi deciso di dare ampio spazio all’organo in tutti i brani.

Come hai coinvolto gli altri ragazzi della band e perché proprio loro?
Perché penso che siano tra i miglior musicisti che ci siano oggi in circolazione e poi sono dei miei grandi amici, il tastierista Joost Van Den Broek è un musicista eccezionale, così come il batterista Koen Herfst    e il chitarrista Timo Somers, ho suonato con tanti bravissimi chitarristi  tra cui due dei miei preferiti come Steve Vai e Michael Romeo e lui si aggiunge a loro. Il cantante Jaycee Cuijpers poi ha meso la sua incredibile voce dando più colore al tutto.

Non mi hai nominato il bassista, perché effettivamente il bassista in questa band sei tu in questo album, una veste inedita, ti conosciamo anche per essere un ottimo chitarrista. Perché questa scelta?
Per il semplice fatto che ho coinvolto un chitarrista eccezionale come  Timo Somers, quindi basta lui e poi perché so suonare il basso.

Il significato del nome Supersonic Revolution?
Perché suonava bene e poi sono un appassionato di Star Trek e in qualche modo questo nome ne è legato.

Il significato invece del titolo “Golden Age Of Music”?
Perché ha a che fare con il sound dell’album, gli anni settanta, il periodo d’oro della musica, dove sono usciti i migliori gruppi, senza che ti faccio i nomi.

Sì, infatti, anche per me gli anni settanta sono gli anni d’oro. Quindi ti chiedo cosa pensi degli anni che sono venuti dopo, ottanta, novanta e di oggi?
CI sono state e i sono ancora altre ottime band e non solo nel metal ma penso che gli anni settanta, ma anche gli anni sessanta siano imbattibili e irripetibili.

Questo è un progetto o una vera band? Avete in programma altri album?
Lo spero, ho già qualche idea a proposito, dobbiamo sempre bilanciare i nostri impegni con gli altri progetti che abbiamo, ma spero proprio di si.

Le cover, ZZ Top e T. Rex, perché queste scelte e quella che mi ha più entusiasmato è la cover degli Earth, Wind & Fire “Fantasy”, sei riuscito a renderlo un brano hard rock.
Ti è piaciuto, ne sono felice, amo quel brano, ma anche quelli dei ZZ Top e dei T.Rex, che sono molto rock.

“Fantasy” è uno dei loro brani che preferisco, ha delle armonie pazzesche. Quando si parla di rock non si parla quasi mai degli Earth, Wind & Fire perché fanno parte del mondo funky/soul. Perché questa scelta?
Sono d’accordo con te, è un brano dalle armonie e melodie avvolgenti ed incredibili e spero di avvicinare anche il mondo del rock a quella fantastica band.

Ci saranno concerti con Supersonic Revolution?
Ancor non lo so, per ora nulla di programmato, ma vedremo in futuro

Bella anche la copertina, riprende un po’ i paesaggi fantasiosi di Roger Dean e degli Yes. E’ così?
Si ma in parte, l’idea era quella, amo i disegni di Roger Dean, amo gli Yes, le ambientazioni fantastiche e fantascientifiche e amo i colori e la copertina ne ha tanti

Il prossimo passo di Lucassen sarà con Ayreon o cos’altro?
Scrivo molto e butto giù tante idee, ma ancora non ho deciso quale sarà la prima strada che percorrerò.

Visto che parliamo di hard rock, l’album che porteresti su quella famosa isola deserta e perché?
“Rising” dei Rainbow, il solo brano “Stargazer” è impressionante e Ronnie James Dio, Ritchie Blackmore e Cozy Powell sono incredibili.

Uno dei tuoi progetti che mi hanno molto affascinato è The Storm con Anneke Van Giersbergen, ci sarà un seguito? Io ero al concerto qui a Roma,c he ricordi hai?
Aaahh c’eri!! Ricordo benissimo quel concerto, un pubblico molto caloroso. Spero di tornare a collaborare con Anneke, è una preziosa amica e una delle mie cantanti favorite. Anche in questo caso abbiamo entrambi altri impegni, ma in futuro ci potrebbe essere occasione

Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio ai tuoi fan italiani.
Ringrazio te Fabio per l’intervista e tutto il pubblico italiano per il loro supporto ed il loro calore e amo l’Italia, un Paese magnifico.

FABIO LOFFREDO

Band:
Arjen Anthony Lucassen: Basso
Joost Van Den Broek: Tastiere e organo Hammond
Timo Somers: Chitarra
Koen Herfst: Batteria
Jaycee Cuijpers: Voce

https://www.arjenlucassen.com/content/
https://www.facebook.com/ArjenLucassenOfficial