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VINICIO CAPOSSELA @ “TEATRO PETRUZZELLI” – BARI 23 OTTOBRE 2023

VINICIO CAPOSSELA @ “TEATRO PETRUZZELLI” – BARI 23 OTTOBRE 2023

“Teatro Petruzzelli” Bari, 23 ottobre 2023 – Vinicio Capossela e il suo gruppo hanno portato al teatro Petruzzelli di Bari la musica del nuovo album “Tredici canzoni Urgenti” (targa Tenco 2023 come miglior album in assoluto).

Un divano rosso luci dinamiche e sei musicisti alla spalle, il concerto si apre con l’esecuzione di “Sul divano Occidentale” e già dalle prime note il cantautore di Hannover inizia a scaldarsi gettandosi sul divano e dimenando.

La scaletta prosegue con “All You Can Eat” e “La parte del Torto” in quest’ultimo le sonorità si tingono di western ricordando Morricone, si prosegue con altri brani sempre tratti dall’ultima fatica.

Le composizioni di Capossela contestualizzano ogni brano a una precisa tematica, di conseguenza il cantautore annuncia ogni brano spiegandone il significato e origine: “Staffette in Bicicletta” è dedicato alle donne partigiane che combatterono nella Resistenza, sempre alle donna in particolare ad Anna Costanzo (truccatrice del Teatro Petruzzelli uccisa dall’ex fidanzato nel luglio 2009) è dedicata “La Cattiva Educazione” brano in cui il cantautore spiega come il femminicidio e in generale la violenza sulle donne possa essere debellato attraverso una buona educazione.

Successivamente Vinicio porta l’attenzione del pubblico sul popolo dell’infanzia spiegando come la fantasia inizia a sprigionarsi pestando le pozzanghere, gioco che inviata a fare anche da adulti, quindi “Cha cha chaf della pozzanghera”, più tardi la musica si tinge di serietà quando sempre ai bambini ma questa volta costretti a subire la guerra è dedicata “La crociata dei bambini”.

Quando una luna gonfiabile scende lentamente dall’alto è il turno dell’esecuzione di “Ariosto Governatore” in cui Capossela attingendo a piene mani dalla produzione di Ludovico Ariosto spiega come sulla Terra sia rimasta solo la follia mentre tutti altri valori e capacità siano rinchiuse in ampolle sulla luna: questa era la situazione del ‘500 e purtroppo spesso anche oggigiorno; alla prima arma da fuoco della storia citata per la prima volta sempre da Ariosto è dedicata “Gloria all’archibugio”.

Finalmente arriva il turno di “Che coss’è l’amor” i toni si smorzano e il pubblico è coinvolto appieno.

Vinicio Capossela continua a contestualizzare egregiamente la città con un omaggio a Nino Rota, compositore che amò tanto Bari e la scelse come sua terra di adozione scrivendone la maggior parte della sua produzione, quindi è il turno di “Ѐ arrivato Zampanò”.

Dopo aver raccolto tutti gli applausi del pubblico Capossela e i sei musicisti escono e ritornano poco dopo, il cantautore ha in mano delle aste di legno che scherzando definisce come “spazzolini per elefanti”, altro non sono che tasti asportati da un pianoforte quindi spiega che una melodia si può ottenere anche utilizzando i tasti rimanenti aiutati dal potere dell’immaginazione: allora potere all’immaginazione!

“Con i Tasti che ci Abbiamo” chiude il concerto e l’esecuzione per intero dell’ultimo album “Tredici Canzoni Urgenti”.

Vinicio Capossela e il suo gruppo hanno regalato al pubblico di Bari uno spettacolo fatto di ottima musica, citazioni omaggi e spunti di riflessione: uno scrigno culturale come pochi sanno regalare, il sipario cala con l’immagine del cantautore ferito e immobile dai testi di pianoforte sopracitati, richiamando San Sebastiano e l’immagine promozionale dell’album.

LEONARDO DELARGE


 

Credits: Si ringrazia BASS CULTURE per la cortese disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.