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RIVAL SONS – Feral Roots Tour 2019 at Live Club di Trezzo d’Adda

RIVAL SONS – Feral Roots Tour 2019 at Live Club di Trezzo d’Adda

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Nella serata d’autunno del 15 Novembre 2019, i californiani Rival Sons, ormai di casa nello stivale italiano, portano in scena la seconda tappa annuale del Feral Roots Tour 2019.

Anticipati dai The Last Internationale, che salgono sul palco intorno alle 20, per riscaldare animi già palpitanti di rockeggiante aspettativa, i RIVAL SONS sono sinonimo di “rock”: quello che sa di southern e sudore. Lo scorso gennaio hanno pubblicato il nuovo album intitolato “Feral Roots” che ha ricevuto ottime critiche dalla stampa specializzata ed è stato letteralmente amato dai fan, totalizzando record d’ascolto ovunque nel mondo.

Sono poco più delle 9, quando sagome distinte degli stivali di Jay, e della chitarra di FuzzLord, squarciano il buio, colpendoci dritti al cuore…

Inizia così uno che show che per ben 45 inarrestabili minuti pesta violentemente le corde di un’emozione corale, durante la quale la voce tonante di Buchanan è ben spalleggiata dalle rampanti svirgolate di Fuzzlord, raggiungendo l’apice di un’iperbole fragorosa. In scena l’hard rock dinamico di Rival Sons dagli oscillanti pattern della granitica batteria di Michael Miley al tono invidiabile e croccante della chitarra di Holiday. La risposta è estatica, soprattutto quando tornano al debutto del 2011 Pressure & Time per la title track e l’ormai raramente trasmesso Burn Down Los Angeles.

L’assolo di batteria obbligatorio si rivela sgradito come sempre, ma è almeno breve e Miley lo suona principalmente con le sue mani. Holiday quindi rompe il doppio collo per Look Away. Questo introduce la seconda metà dello spettacolo, che sembra configurarsi sulle corse dei Led Zeppelin, mostrando trame diverse dai tempi più vari. Feral Roots brilla davvero, in particolare Do Your Worst e la hit Shooting Stars, intonata dall’intera platea con trionfo da stadio. Non resta in ombra il musicista in tournée Todd Ögren, che dimostra non solo di essere un ottimo tastierista e un eccellente cantante, ma vanta una delle barbe più lunghe e ipnotizzanti del rock.

L’encore porta un Face of Light allungato, che rimane una delle canzoni più belle dei Rival Sons. Invece di lasciarci tutti tranquilli, tuttavia, partono su una nota altisonante con Keep on Swinging, con tumultuosi applausi.

Il concerto è un trionfo sonante, interrotto solo brevemente da Jay un paio di volte, durante le quali ringrazia commosso il pubblico intervenuto.

ELENA ARZANI

Image credits ELENA ARZANI © Any reproduction without written consent by the author is forbidden and it can be persecuted by the Law

Credits: si ringraziano il management di Rival Sons, la O2 Academy Brixton, la security, per la gentile collaborazione

BAND:
Jay Buchanan (Vocal)
Scott Holiday (Guitar)
Michael Miley (Drums)
Todd Ögren (Keyboards)
David Beste (Bass)

SETLIST:

End of Forever 
Secret 
Pressure and Time 
Sleepwalker 
Memphis Sun (Tour Debut) 
Tied Up 
My Nature 
Drum Solo 
Look Away 
Too Bad 
Where I’ve Been 
Feral Roots 
Open My Eyes 
Electric Man 
Shooting Stars
Do Your Worst
Encore:
Face of Light 
Keep On Swinging

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