LEVANTE “Caos in Teatro tour 2018” – Live @ Teatro Il Celebrazioni, Bolo …

Levante, già. Il primo approccio da vicino lo ebbi tramite una cara amica e straordinaria cantante metal che mi anticipò che per il suo prossimo album si sarebbe ispirata a Levante. Legittimo il mio stupore, pensare di vedere una bomba atomica in pelle e borchie come lei guardare una cantautrice come modello mi pareva perlomeno strano. Da qui la curiosità di scoprirne le caratteristiche, cosa diventata ancora più forte con la sua entrata come giudice ad X-Factor con l’amico Manuel. Ed ora finalmente l’occasione per vederla dal vivo.
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Un pubblico nel foyer del Teatro Il Celebrazioni si presenta in larga predominanza femminile, con il malvezzo di vedere una piccola parte delle partecipanti dare triste spettacolo di sé saltando la fila della propria toilette per infilarsi in quella dei maschi, per effettuare un disarmante tour tra vespasiani ed uomini intenti alla minzione, un triste spettacolo che si unisce all’antico vizio italico di saltare la fila, le altre donne, la maggioranza, che fanno ordinatamente la fila, sono forse le più stupide?

Ma saltando a piè pari nel concerto, sorvolando sull’altro tormentone dei telefonini issati a coprire la visuale di chi sta dietro per realizzare filmati inguardabili, si issa una vera e propria regina. Dietro un diafano telo su cui vengono proiettate immagini, Levante diventa la protagonista indiscussa della serata, fin dall’inizio conquista e stupisce per la potenza e la capacità interpretativa di assoluto livello. Potente, sentimentale, intimistica, a volte timida, si lancia dalla poppeggiante ed irridente Alfonso a ballad afose ed iridescenti come Io ero Io. Una band di assoluto livello costruisce un’architettura musicale di stordente bellezza dove gli archi, con il trio violino-viola-contrabbasso giustamente posti in line-up, fanno la parte del leone con il loro doloroso suono abrasivo che così bene si accoppia alle canzoni di Levante.

Una maestra di costruzione testuale, ogni sua canzone è un piccolo capolavoro, perle come la veloce 1996 La stagione del rumore, la toccante Santa Rosalia, tormentoni come il ritornello della travolgente Non me ne frega niente, o la vita di merda di quella Alfonso che viene riproposta in due versioni e porta tutto il pubblico sottopalco. E per le strane connessioni che attraversano il nostro mondo, se nel pomeriggio, a pochi chilometri dal teatro, un folle entra in un bar brandendo un forchettone ed affermando di essere Gesù Cristo pretende un caffè, la sera tocca a Levante ripeterlo cantando in maniera esaltante il suo recente successo. Se il folle aveva la mente piena di caos, l’artista porta quel sottile caos e lieve filo di follia che ogni anima sensibile alleva al proprio interno. Gesù Cristo sono io è un anthem che viene cantato da tutto il pubblico, e che potrà presto tornare sugli scudi in occasione dell’8 marzo. Così come l’altra grande hit, che nella versione studio si avvale del feat di Max Gazzé, Pezzo di me, e che impazza su tutti i canali radio.

Il live di Levante è quello che non ti aspetti, la forza, la potenza, la bellezza, la sensibilità unica che accomuna un pubblico trasversale per età, dalle ragazzine alle nonne, perché nel caos del mondo di Levante ognuno di noi può trovare il cassetto giusto dove riporre i propri sentimenti.

MAURIZIO DONINI
Photoset by ANDREA NASCETTI
 
Credits: si ringrazia il Teatro Il Celebrazioni, OTRLive, MN Italia, per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.