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JOYCUT + Orchestra del Teatro Comunale @ Teatro Auditorium Bologna 16-9-2023

JOYCUT + Orchestra del Teatro Comunale @ Teatro Auditorium Bologna 16-9-2023

JOYCUT & guests + Orchestra del Teatro Comunale diretta dal maestro Corvino @ Teatro Auditorium Bologna 16-9-2023

La serata si apre con la riproposizione di un estratto scritto nel 1956 dal filosofo ebreo e tedesco Günther Anders, nel libro L’uomo è antiquato: “Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini. L’ ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate. In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale. Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi. Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario. Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo. Niente filosofia. Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l’emotività o l’istintivo. Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso. E’ buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare. Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio. In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana. E il modello della libertà. Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità. L’ uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge. Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale, il che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato e soffocato. Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali”.

Da qui prende il via un evento epocale, memorabile, immaginifico, toccante, la riproposizione di TheBluWave [TheIceHasMelted – AndBleedingGlaciersFormOurTears], in arrangiamenti straordinari che si sprigionano in questa esplosiva versione teatrale portata in scena dalla band guidata da Pasco Pezzillo con una serie di ospiti di altissimo livello e il muro di archi dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta dal maestro Corvino. Un concerto prepotente, arrogante, coercitivo nel suo incollarti alla sedia nel sold-out del Teatro Auditorium Manzoni, magnetico nel concentrare occhi e mente sugli artisti presenti sul palco. Un suono megalitico che, soprattutto nella prima parte della serata, costruisce un wall of sound con l’Orchestra, che irrompe con meravigliosa maleducazione quando le due batterie poste ai lati del palco vengono maltrattate in maniera crudele e la gran cassa diviene l’attore principale. L’incipit di Gunders è fondamentale per capire il concept, perché Joycut con questo lavoro è un inno alla libertà, lasciare il gregge e muoversi tra Piccadilly e Shibuya (cit.), e allora la musica diventa leggerezza e di Rodrigo da sempre è opera d’arte come la chitarra hendrixiana di Vince. Le intrusioni dei vocalist che toccano fino in fondo l’anima risvegliandone lo spirito, una potenza massiccia che in questa versione riesce, in maniera incredibilmente perfetta, a miscelare la classicità dell’Orchestra con un post-rock eruttivo in stile Mogwai mescolato alla esplosività irrazionale dei Godi s an Astronaut, ammantandosi di echi floydiani ed esplorazioni sonore in panorami dai contorni mai perfettamente definiti. Sullo sfondo scorrono visual che sono la storyboard su cui corrono i brani, dalla natura violentata dall’uomo, alla sua stessa potenza distruttiva, all’incuria dell’uomo nei suoi confronti, forme geometriche che giocano a nascondino, un ulteriore aggiunta alla meraviglia della serata.

Un evento di questa portata è, forse, non facilmente ripetibile, ma il lungo, infinito applauso a scena aperta, con tutto il teatro in piedi ad acclamare i Joycut è il sigillo definitivo ad una band cui il termine “di culto” può essere un valore aggiunto, a significare la lontananza da ogni forma predefinita e facile, ma paradigma di intelligenza per chi cerca l’eccellenza e non il facile acquisto indotto dalla pubblicità.

MAURIZIO DONINI 

Credits: si ringrazia Astarte Agency, Estragon Club e Joycut per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Pasquale Pezzillo, voce, tastiere, elettronica, chitarra
Gael Califano, percussioni tribali, tastiere
Matilde Benvenuti, batteria
Julian Zyklus
Rodrigo D’Erasmo
Vince Pastano
Giò Sada
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna (oltre 50 elementi) diretta dal Maestro Corvino

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