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STORIES – Pink Floyd e la storia di Algie il maialino volante

STORIES – Pink Floyd e la storia di Algie il maialino volante

Pink Floyd Oli Scarff Algie

Nel 1976 i Pink Floyd, ormai affermati come una delle band più innovative e sperimentali del momento, erano al lavoro per l’ennesimo capolavoro dopo The Dark Side of The Moon e Wish You Were Here. La storia di cui voglio parlavi in quest’articolo riguarda un loro logo, o simbolo, indubbiamente la loro mascotte: il maialino Algie. Ebbene nel lontano 3 dicembre 1976, i membri della band si recarono alla centrale elettrica di Battersea, sulla riva sud del Tamigi, per seguire il secondo giorno dello shooting fotografico per la copertina del loro decimo disco: Animals. L’album è un concept liberamente basato sul romanzo satirico di Geroge Orwell “La fattoria degli Animali”, i testi descrivono le varie classi sociali come differenti specie di animali: i cani sono i rappresentanti della legge, i maiali dispotici e spietati rappresentano i politici, e la “mandria insana e cieca” sono le pecore, difatti le tracce portano tutte nome di animali. Per realizzare la copertina di Animals, che sarebbe diventato un altro dei loro dischi più apprezzati, i Pink Floyd si rivolsero a Aubrey Powell, designer che aveva cofondato Hipgnosis, lo studio che aveva già realizzato la copertina di The Dark Side of the Moon. Per la copertina di Animals vennero prese in considerazione diverse idee, ma alla fine si decise di usare come sfondo la centrale di Battersea, uno degli edifici più riconoscibili di Londra, oggi non più attiva.

Nel 1976 il bassista Rogers Waters abitava nella zona, e vedeva la centrale di Battersea tutti i giorni dalla finestra di casa e decise che per la copertina di Animals voleva far volare tra le ciminiere della centrale un grosso palloncino a forma di maiale, a realizzarlo fu l’artista australiano Jeffrey Shaw, e lo realizzò l’azienda tedesca Ballon Fabrik: era lungo circa 12 metri, e fu soprannominato Algie. Il 2 dicembre, c’era un cielo eccezionale, perfetto per scattare la foto che sarebbe finita in copertina, era stato anche assunto un cecchino, per sparare al maiale nel caso in cui si fosse staccato da terra. Il maiale però non si gonfiava, non si capiva bene perché. Allora si cominciò a scattare delle foto alla centrale, senza palloncini in mezzo, perché il cielo era perfetto. Non riuscirono a gonfiare il maiale fino al giorno successivo, il 3 dicembre, Algie finalmente volò tra i camini, e tutti erano pronti per iniziare a scattare le foto, tutto era perfetto fin quando il palloncino si staccò dalla catena che lo teneva legato a terra, e volò in cielo. Il cecchino non era stato chiamato per il secondo giorno dello shooting.

Il maiale attraversò le rotte degli aerei che atterravano all’aeroporto di Heatrow, a una trentina di chilometri a ovest di Londra, di conseguenza tutti i voli in partenza dall’aeroporto vennero cancellati. Si diffuse persino un appello radio chiedendo a chi avesse visto il maiale di segnalarlo, e l’aviazione britannica mandò una squadra in elicottero per cercarlo. A fine giornata, precisamente per le nove e mezza di quella sera, si fece vivo telefonando un uomo: «Siete voi che cercate un maiale? È nei miei campi che spaventa le mucche». Era finito nel Kent, la parte di Inghilterra a sud est di Londra. Algie venne recuperato, e la band si guadagnò pubblicità gratuita finendo su tutti i giornali inglesi. L’album venne pubblicato nel Regno Unito il 23 gennaio 1977, raggiungendo successivamente la posizione numero due nelle classifiche musicali del Paese, e il 12 febbraio dello stesso anno negli Stati Uniti, posizionandosi questa volta nel terzo gradino del podio delle classifiche. A parte le sue critiche alla società, Animals fu inoltre una risposta al movimento punk, in ascesa in quegli anni. I Pink Floyd furono un bersaglio facile per i musicisti punk, in particolare Jonny Rotten, il cantante dei Sex Pistols che indossò una t-shirt dei Pink Floyd, su cui era stato scritto sul nome della band “I hate” (“li odio”). Il batterista Nick Manson, successivamente affermò che il gruppo accolse bene l’insurrezione del Punk Rock e lo vide come un gradito ritorno alla scena underground in cui i Pink Floyd erano cresciuti, l’ondata punk e la maglia di Rotten non spaventavano affatto l’arte del gruppo.

Dopo la pubblicazione il gruppo partì per un tour impegnativo e stressante, durante il quale saturo per lo stess della tournèe Waters sputò a un fan, le conseguenze di quel gesto folle e tempestoso portarono lo stesso Waters a concepire l’album o meglio il capolavoro successivo: The Wall.
Ma questa è un’altra storia.

BAND:
David Gilmour – chitarra, voce
Roger Waters – basso, voce
Richard Wright – tastiere, Organo Hammond e Farfisa
Nick Mason – batteria, percussioni, effetti sonori
Musicisti aggiuntivi:
Snowy White – chitarra acustica addizionale ed assolo di chitarra elettrica in Pigs on the Wing (solo versione Stereo8)