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RHODES – Friends like these

RHODES – Friends like these

Cominciamo con il dire che il David Rhodes in questione non è il collaboratore di Peter Gabriel o meglio il chitarrista che incise i primi due solo album del singer dei Genesis, ma un cantautore di almeno trent’anni più giovane seppur anche questi britannico. Pur se il nostro David Rhodes è nato nel 1988 non è nuovo al mondo discografico, essendosi già sommessamente  presentato agli esordi con dei singoli che hanno iniziato a fargli avere attenzione dal pubblico e poi con gli Extended Play di HOME e MORNING usciti nel 2014 per la Sony. Una genuinità di scrittura in cui l’attenzione ai suoni e alle melodie, gli hanno permesso di scatenare un interesse del pubblico che ha fatto crescere vertiginosamente l’apprezzamento degli ascoltatori attraverso like e streaming sulle più note piattaforme digitali.

Un gradimento che viene ancor di più manifestato con l’uscita di WISHES (sempre per Rhodes Music) nel 2015, un cd (disponibile anche in versione triplo Lp) contraddistinto da racconti riflessivi e da un mood intimo ma capace di far rispecchiare chi ascolta, come nel trascinante singolo “Let it all go” cantato insieme a Birdy che nel 2013 forse la si ricorda al Festival della canzone italiana per antonomasia.    A conclusione del rapporto avuto con la sua casa discografica che voleva immediatamente un seguito all’esordio, Rhodes raccoglie il meglio di quanto scritto negli ultimi anni e dà alle stampe attraverso la Nettwerk il nuovo e tanto atteso nuovo lavoro.

Il lotto dei 10 brani che compongo quest’ultima fatica, denotano un lavoro levigato in cui nulla è lasciato al caso. Canzoni in cui le esperienze di vita di Rhodes si trasformano in note ed attraverso testi la cui astrattezza fanno sì che tutto fili liscio come l’olio, mostrando un taglio radiofonico che almeno per la metà delle composizioni si possa auspicare una pubblicazione come singoli. Un periodo quello vissuto dal cantante negli ultimi anni, fatto di cambiamenti radicali della propria esistenza come la paternità, ma anche l’affermazione professionale che ha preso forma dopo tanta gavetta con riconoscimenti come il festival di Glastonboury ed il Way Out Fest. Trovano perciò sfogo la volontà di crescita personale (“Good to you” ), la dedizione all’alcool vista erroneamente come sostegno ( “Drink to you”) o anche l’esplorazione di condizioni delicate come la depressione ed il distacco (“Suffering” e “Satellite”). Pur se alle orecchie dei più esigenti la malcelata malinconia di “No suffer” e “Weightless” potrebbero far pensare a dei momenti di stanca, a riequilibrare il tutto ci pensano oltre all’ineffabile title track ,  due gioiellini musicali come “Even when it hurts” e ”The love I give” che per quanto diverse, sono esempio di scrittura ispirata capaci di traghettare l’ascoltatore, in un’atmosfera altamente emotiva sulla quale la voce di Rhodes si innesta con refrain trascinanti e testi in rima  di cui  qualunque donna che possa definirsi amata ne vorrebbe essere destinataria.

Un disco ben concepito ed interpretato in cui la produzione del navigato Rich Cooper (Adam French e Skinny Living tra gli altri), da quel tocco di eleganza in più che potrebbe far considerare FRIENDS LIKE THESE tra le migliori novità discografiche in ambito di pop raffinato, tra quelli capitati tra le mani di chi scrive negli ultimi dodici mesi e perciò, perché non definire questo, un inizio musicale del nuovo anno davvero incoraggiante?

CLAUDIO CARPENTIERI

Tracklist:

1)    Friends Like These
2)   The Love I Give
3)   No Words
4)   Good To You
5)   Even When It Hurts
6)   Suffering
7)   Drink To This
8)   Blue As Forget Me Knots
9)   Weightless
10) Satellite

Credits:
Etichetta: Nettwerk Music Group, Bertus
Pubblicazione: 27 gennaio 2023

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VOTO

Band:
David Rhodes

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