PIQUED JACKS – The Living Past

Gruppo di levatura internazionale con all’attivo tour negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i Piqued Jacks escono con il loro terzo CD lunga durata che ha per titolo “The living past”. Del gruppo toscano la rivista inglese Stencil Magazine ha detto che il loro è un suono che manca, nel panorama mainstream. E’ più  frequente, a mio avviso, che gruppi non (o non ancora) legati ad una major suonino innovativi e siano artefici di musiche, come dire, “non ancora sentite”. Sono gli effetti positivi della relativa emancipazione di cui quasi sempre essi godono, circostanza peraltro che consente agli stessi gruppi di beneficiare di maggiori spazi di manovra da riempire con inedite mescolanze musicali e con una creatività spesso senza freni. La musica dei pistoiesi  (i componenti dei PJ rispondono ai bizzarri pseudonimi di: E-King – lead vocals, piano, Penguinsane – guitar, backing vocals,  littleladle – bass, backing vocals, HolyHargot – drums), in effetti, suona personale e non manca di originalità, oltre ad essere accattivante e piena d’energia. Basta ascoltare pezzi come “Loner vs. lover”, “P.A.I.N.T.”, “The living past”, “Sublunary” ed anche le altre presenti nell’album per rendersi conto della qualità della musica del PJ. Rock possente e funk le principali componenti che concorrono a definire lo stile ed il sound dei Piqued Jacks. A ciò si aggiunga che “The living past” appare accuratissimo sotto il profilo della supervisione artistica (la produzione dell’album è stata curata dal musicista compositore e produttore britannico Dan Weller) i cui risultati appaiono cristallini e senza sbavature. Decisamente positiva, infine, la performance esecutiva di ognuno dei componenti del gruppo: splendide le voci e i cori, la chitarra e le tastiere, inappuntabile la sezione ritmica. Da ascoltare.

GIOVANNI GRAZIANO MANCA