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Paolo Jannacci-Enzo Gentile – “Enzo Jannacci – Ecco tutto qui” 202 …

Paolo Jannacci-Enzo Gentile – “Enzo Jannacci – Ecco tutto qui” 202 …

Commuove leggere ciò che nelle pagine introduttive di questo libro (che esce nel decennale della scomparsa di Enzo Jannacci) Paolo Jannacci scrive di suo padre, cabarettista, pianista, attore, sceneggiatore e medico, sempre protagonista tra i più amati della musica italiana fin dalla seconda metà degli anni Cinquanta del secolo scorso. Molti sono i termini che comunemente si utilizzano, come noi poc’anzi abbiamo fatto, nel tentativo di definire in modo soddisfacente il personaggio complesso e intrigante di Jannacci. Eppure, a volte neanche le parole bastano a definire l’intero universo dell’artista di cui parliamo e qualcosa sfugge sempre. Di ciò siamo particolarmente consapevoli mentre sfogliamo questo libro, che Jannacci figlio realizza con Enzo Gentile, giornalista e critico musicale tra i più apprezzati nel nostro paese. Tra le pagine, il focus viene spesso posto sulle qualità di umanista e di profondo conoscitore dell’animo delle persone possedute da Jannacci, su quelle di impegnato e premuroso difensore dei deboli, peraltro testimoniate da molte delle sue canzoni, sulla valenza anche in qualche modo “terapeutica” di molti dei suoi brani. Che poi Enzo fosse “stralunato”, malinconico e meditativo, inventore originalissimo di un linguaggio e di temi poetico-letterari di grande spessore, validissimi, peculiari (densi come sono di strabilianti calembour, tic e soluzioni dialettiche e dialettali geniali) che sopravvivono nel ricordo di chi ha amato le sue canzoni, si sposa bene anche con l’irruenza della sua verve espressiva e con la sua sensibilità per i temi sociali. Significativo come un’intellettuale attento a questi argomenti come Luciano Bianciardi affermasse che Jannacci “ha dentro poesia schietta, sostenuta da amore per la povera gente”. I temi sociali sono al centro di molte delle canzoni jannacciane di maggior successo (qualcuna presa a caso: “El Purtava I Scarp De Tennis”, “Vengo Anch’io. No, Tu No”, “Se Me Lo Dicevi Prima”, “Ci Vuole Orecchio”, “Quelli Che”, “Ho Visto Un Ré”, “Rien Ne Va Plus”, “Parlare con i limoni”, “La fotografia”, “Vincenzina”, e cosi via). Racconta lo stesso Jannacci che “Andai ad una trasmissione che si chiamava Partitissima e sentii dire: Oddio Jannacci un’altra canzone sui morti di fame. Mica lo faccio apposta. Sono cresciuto in un quartiere popolare, a due passi dall’Ortica. Mica potevo fare canzoni sui ricchi.” Nel libro la vicenda umana e quella artistica di Jannacci si intrecciano indissolubilmente costituendo l’oggetto di capitoli che di volta in volta raccontano degli esordi in musica del nostro, i suoi incontri con il jazz e il rock’n’roll e con gli amici di sempre (Gaber, Tomelleri, Dario Fo, Nanni Ricordi, etc.), il matrimonio, la laurea in medicina, fino ad arrivare al grande passo, il Festival di Sanremo, i premi per una delle sue canzoni più toccanti, “La fotografia”, l’impegno civile, il cinema, gli anni della maturità. Viene tra le pagine rievocato anche il rapporto simbiotico che Jannacci sviluppa nelle ultime fasi della sua carriera artistica con suo figlio Paolo, musicista, compositore, arrangiatore e cantautore nonché pianista ed eclettico polistrumentista. All’indomani della morte di suo padre, Paolo scrisse le note di copertina dell’album “L’artista” (di cui ha curato ogni singola fase della produzione e nuovi arrangiamenti), pubblicato postumo nel 2013 e contenente canzoni che Jannacci amava particolarmente: “Chissà cosa diranno gli amici che non ti chiamo più Enzo.”, scrive Paolo. “Da quando non riesco a incontrarti mi viene solo papà. Hai cantato con dolori atroci senza riuscire a stare in piedi e hai tirato fuori la più bella voce di tutta la tua carriera. Sei stato eccezionale.[…] Io dico che tu hai fatto ancora una volta la differenza e mi rendi orgoglioso di essere tuo figlio.[…] Questa volta sono sicuro di aver fatto un ottimo lavoro e che questo sia il nostro più bel disco”. “Enzo Jannacci – Ecco tutto qui”  è arricchito da un prezioso apparato di fotografie mai pubblicate prima e dal ricordo di artisti e di persone dello spettacolo che a Jannacci vollero bene: tra essi Renzo Arbore,  Sergio Castellitto, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino e Michele, Gino Paoli, Gianni Rivera, Paolo Rossi, Vasco Rossi e altri.

Paolo Jannacci-Enzo Gentile – “Enzo Jannacci – Ecco tutto qui” – 220 pagg., 19,90 euro – Hoepli editore, Milano 2023

GIOVANNI GRAZIANO MANCA