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Kenshō, “Rotta del diavolo”. La Recensione

Kenshō, “Rotta del diavolo”. La Recensione

Sono in quattro, giovanissimi eppure dotati di una maturità artistica piuttosto sorprendente: il nuovo EP “Rotta del Diavolo” dei Kenshō porta alla scoperta di un quartetto giovane e di ottime speranze. Il disco è un breve viaggio attraverso le profondità dell’animo umano, in un percorso che sa intrecciare abilmente il blues e il rock per creare un’esperienza musicale coinvolgente e riflessiva. Le sonorità scelte all’interno dell’EP sono spesso vintage, ma non per questo ci si trova di fronte a un lavoro che esce dal contemporaneo o che sa di nostalgia.

Ogni canzone è un tassello di un puzzle emotivo complesso, dove si affrontano temi universali come la paura, la solitudine, la malinconia e il rimorso, ma anche momenti di pace e spensieratezza. È una sorta di esplorazione dell’essenza stessa della nostra umanità, affrontata con sincerità e profondità.

L’ep apre subito con un certo swing grazie a “Tic Toc”, un po’ ballo e un po’ notte in bianco, con qualche brivido elettrico. Poi ecco i bassi profondi della title track “Rotta del diavolo”, un’indagine giocata su armonie vocali e strumentali diversificate. Si va sul filosofico con “Zarathustra”, brano notturno che si muove su tonalità di blues. A chiudere, ecco una profonda e fascinosa “Shame”. Un assaggio importante di un talento evidentemente in crescita ma già notevolmente brillante.

Il nome della band, Kenshō, che significa “momento fugace di illuminazione improvvisa” in giapponese, riflette perfettamente la loro filosofia artistica. Il quartetto utilizza la musica come mezzo per raggiungere un’illuminazione personale e condividere con il pubblico le loro emozioni, cercando di creare un’esperienza musicale che lasci un segno indelebile nell’animo di chi ascolta.

La produzione musicale è impeccabile, con suoni ricchi e avvolgenti che catturano l’attenzione fin dalle prime note. La voce del cantante si distingue per la sua potenza emotiva, mentre gli strumenti si fondono armoniosamente per creare un’atmosfera coinvolgente. In definitiva, “Rotta del Diavolo” è un EP che merita di essere ascoltato attentamente.

 

GIORGIA SORIGA: basso e voce

GIULIA SPARTANO: tastiera e cori

DAVIDE RICCI: batteria

MIRKO SERGIAMPIETRI: chitarra

Redazione

Tracklist:

01. Tic Toc
02. Rotta del Diavolo
03. Zarathustra
04. Shame

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/10
VOTO

Band:

GIORGIA SORIGA: basso e voce

GIULIA SPARTANO: tastiera e cori

DAVIDE RICCI: batteria

MIRKO SERGIAMPIETRI: chitarra