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ENUFF Z’NUFF – Brainwashed Generation

ENUFF Z’NUFF – Brainwashed Generation

enuff znuff CD 20

Continua la lunga storia musicale degli Enuff Z’Nuff e per la seconda volta a guidare la band c’è Cheap Z’Nuff, anche se il dimissionario Donnie Vie è qui presente solo come ospite, insieme a tanti altri. A me non piace definire gli Enuff Z’Nuff come una band heavy metal perché non lo sono affatto, non mi piace definirli hard rock, perché non sono nemmeno questo ed è inutile cercarne altre di definizioni, perché la band suona rock, semplice rock, con qualche virata verso l’hard rock, ma semplice e sano rock, quello senza pretese, quello senza troppi fronzoli, quello derivato dai Beatles, riveduto e corretto. Questo è “Brainwashed Generatiton”, un album di rock, con quella vena anni settanta e che ci riporta in mente il fenomeno hippie e ancora una volta c’è quel simbolo universale e senza colore politico, che è il simbolo della pace. “The Gospel” è breve intro strumentale e pianistico che ricorda i momenti più epici e romantici di Elton John, che fa da introduzione e “Fatal Distraction”, dove il suono del Big Ben di Londra creato dalla chitarra si immette in un brano che possiamo definire semplicemente rock e c’è già il primo ospite alla batteria, Daxx Nielsen, batterista dei Cheap Trick da circa 10 anni, nonchè figlio di Rick Nielsen, chitarrista e fondatore proprio dei Cheap Trick e Steve Ramone (dall’impetuoso, impegnativo e punkeggiante cognome) alla chitarra.

A seguire c’è “I Got My Money Where My Mouth Is”, brano molto beatlesiano ma con riff di chitarra più hard rock e con la chitarra di Tony Fennell. Da segnalare anche “Help I’m In Hell”, dove ancora una volta i Beatles sono l’influenza principale e “It’s All In Vain”, dove dietro i tamburi siede un certo Mike Portnoy, si proprio lui, l’ex drummer dei Dream Theater, qui alle prese con il kit replica della Tama del batterista dei Beatles Ringo Starr, il brano ci riporta direttamente tra la fine degli anni sessanta e gli inizi dei settanta e sembra uno strano incrocio sempre tra gli immancabili Beatles e i Pink Floyd di “Us And Theme”, da cui alcuni momenti vocali e melodici vengono rubacchiati. Ci sono altri ospiti d’eccezione come l’ex chitarrista dei Kiss Ace Frehley in “Drugland Weekend” e non poteva non essere un riferimento ai Kiss anche nel sound ma sempre con i Beatles nel cuore e “Broken Love”, con alla chitarra Brian Ray, per una ballad solare e romantica. Da ascoltare con il cuore aperto, cercando di carpire il significato dei testi, di un titolo significativo per chi vuole capire e di dare più attenzione a quel simbolo della pace che la band, come dicevo in apertura di recensione, non a caso mette in quasi tutti i loro album, un simbolo che andrebbe rivalutato specialmente in questi ultimi anni e in quelli che verranno.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. The Gospel
  2. Fatal Distraction
  3. I Got My Money Where My Mouth Is
  4. Help I’m In Hell
  5. It’s All In Vain
  6. Strangers In My Head
  7. Drugland Weekend
  8. Broken Love
  9. Go…
  10. Winding Road

Label: Frontiers Records
Genere: Rock
Anno: 2020

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/10
VOTO
enuff znuff band 20

Band:
Chip Z’Nuff: Voce
Tory Stoffregen: Chitarra
Alex Cane: Chitarra
Dan Hill: Batteria

Special Guests:
Mike Portnoy: Ringo/Beatles Replica Kit By Tama nel brano 5
Daxx “Cheap Trick” Nielsen: Batteria nei brani 2, 4, 7 e 9
Steve Ramone: Chitarra nei brani 2 e 8
Tony Fennell: Chitarra nel brano 3
Joel Norman: Pianoforte nel brano 1
Brian Ray: Chitarra nel brano 8
Ace Frehley: Chitarra solista nel brano 7
Donnie Vie: Voce c chitarra nel brano 6

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