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DEREK SHERINIAN – Vortex

DEREK SHERINIAN – Vortex

Nono album da solista per Derek Sherinian, ex tastierista dei Dream Theater, dei Black Country Communion e di tantissimi altri progetti. “Vortex” è uno dei suoi migliori passi, dove tecnica, virtuosismi e brillante composizione fanno dei vari brani dei momenti di altra professionalità e di notevole spessore ed è ricco di ospiti ill8ustri che contribuiscono alla riuscita dell’album. “The Vortex” dà subito il via ad un dei migliori lavori del Derek Sherinian solista, le tastiere sono logicamente in primo piano, ma lasciano spesso spazio alla chitarra di Steve Stevens, song molto hard rock e trascinante e lo stesso discorso si può fare per “Fire Horse”, dove Sherinian rispolvera l’Hammond e dove a tessere, impreziosire ed abbellire il tutto ci sono le sapienti mani di Nuno Bettencourt, chitarrista degli Extreme, un brano splendido tra Niacin e Deep Purple. “Scorpion” è un altro eccellente brano dove Sherinian siede al pianoforte e si fa accompagnare da Simon Phillips alla batteria per un jazz rock tecnico e virtuoso e ampio spazio viene dato al basso di Ric Fierabracci e in “Seven Seas” torna la chitarra di Steve Stevens che si lascia andare in inediti solos tra fusion e hard rock, altro brano dal forte fascino e basso e batteria sono parte importantissima per la riuscita del brano.

Altri due ospiti illustrissimi impreziosiscono “Key Lime Blues”, parlo di Joe Bonamassa e di Steve Lukather, chitarrista dei Toto, per uno spettacolare hard/funky/blues e dove si sentono distintamente gli stili i due formidabili chitarristi, quello più blues di Bonamassa e quello più tecnico di Lukather. Altri due chitarristi duettano tra loro e con le tastiere di Sherinian, due grandi chitarristi, Zakk Wylde e Michael Schenker, che ben si adattano ad atmosfere progressive metal. Gli ultimi due brani chiudono in grande stile “Vortex”, il jazz rock/fusion di “Nomad’s Land”, qui Sherinian sfoggia tutta la sua tecnica e stile con le sue tastiere, il basso di Ernest Tibbs e la batteria di Simon Phillips svolgono un lavoro strepitoso e alla chitarra c’è Mike Stern, chitarrista jazz e fusion, una leggenda vivente e “Aurora Australis”, 11 abbondanti minuti di progressive, fusion e jazz rock con Sherinian che si divide tra pianoforte e tastiere e le parti di chitarra sono affidate a Ron “Bumblefoot” Thal. Un grande album, sicuramente tra le cose migliori del tastierista statunitense.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

01. The Vortex feat. Steve Stevens
02. Fire Horse feat. Nuno Bettencourt
03. Scorpion
04. Seven Seas feat. Steve Stevens
05. Key Lime Blues feat. Joe Bonamassa, Steve Lukather
06. Die Kobra feat. Michael Schenker, Zakk Wylde
07. Nomad’s Land feat. Mike Stern
08. Aurora Australis feat. Bumblefoot

Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Metal/Progressive Rock/Fusion
Anno: 2022

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/10
VOTO

Band:
Derek Sherinian: Tastiere e pianoforte
Simon Phillips: Batteria
Tony Franklin: Basso nei brani 1 e 6
Ernest Tibbs: Basso nei brani 2, 5 e 7
Ric Fierabracci: Basso nel brano 3
Jeff Berlin: Nasso nel brano 4
Jimmy Johnson: Basso nel brano 8
Steve Stevens: Chitarra nei brani 1 e 4
Nuno Bettencourt: Chitarra nel brano 2
Joe Bonamassa: Chitarra nel brano 5
Steve Lukather: Chitarra nel brano 5
Michael Schenker: chitarra nel brano 6
Zakk Wylde: chitarra nel brano 6
Mike Stern: Chitarra nel brano 7
Ron “Bumblefoot” Thal: Chitarra nel brano 8
Anna Camporini: Violoncello nel brano 6
Carlo Calegari: Double bass nel brano 6
Ashwyn Batish: Sitar ne brano 6
Pirro Gjiondi: Violino e viola
Armen Ra: Theremin nei brani 1, 2, 4. 6 e 8

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