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TEATRO DUSE GIUSEPPE CEDERNA E’ ‘ZIO VANJA’ DI CECHOV

TEATRO DUSE GIUSEPPE CEDERNA E’ ‘ZIO VANJA’ DI CECHOV

La grande prosa torna al Teatro Duse di Bologna, dal 3 al 5 febbraio (venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16) con ‘Zio Vanja’ di Anton Čechov, per la regia di Roberto Valerio che firma anche l’adattamento. Nel ruolo di Vanja Giuseppe Cederna, in quello di sua nipote Sonja Mimosa Campironi. Sul palco anche Pietro Bontempo, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi ed Elisabetta Piccolomini. Valerio porta in scena un allestimento che oscilla tra sogno e realismo, tra malinconie cecoviane e pura energia. Essenziale la scenografia che, nello spazio vuoto, svela di volta in volta solo alcuni elementi onirici o iperrealistici: una vecchia credenza ed un tavolo, una botte di vino gigante per l’ubriacatura notturna, un pianoforte che ricorda l’infanzia di Elena, un albero di beckettiana memoria. Quando si apre il sipario, siamo in una tenuta di campagna, c’è una tavola apparecchiata per il tè sotto ad un vecchio pioppo, poco più in là un’altalena che scende dal cielo. L’atmosfera tranquilla e serena non rispecchia il tumulto interiore dei protagonisti. La vita quotidiana e monotona che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono nella residenza di proprietà del professor Serebrjakov, viene stravolta dall’arrivo dello stesso illustre accademico e dalla sua bellissima seconda moglie Elena.

“Questi personaggi non sono eroi o eroine, ma persone semplici che ci raccontano il semplice flusso della vita. Della vita di tutti noi. Ed è per questo che ci sentiamo così vicini ed empatici a queste anime smarrite – spiega Roberto Valerio nelle sue note di regia – Le loro passioni sono le nostre passioni, i loro slanci, le loro delusioni sono le stesse emozioni che accompagnano la nostra vita. Ogni personaggio insegue un proprio pensiero, una propria ispirazione. Ognuno declama i propri sogni, le proprie sofferenze, che non si incontrano, però, mai con quelle degli altri personaggi. Parlano a sé stessi, come intrappolati in soliloqui che denunciano la loro incapacità di comunicare. Ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore: tutti però sono incapaci di agire”.

Come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore, rimanendo in una cappa di noia dalla quale non riescono a uscire. “Zio Vanja si può allora definire il dramma delle occasioni mancate, della rinuncia a cogliere l’opportunità di cogliere le occasioni per cambiare la propria vita” rimarca Valerio, secondo il quale “Zio Vanja è una commedia basata su un vero e proprio meccanismo di inerzia”. Da qui la ricerca di uno stato di ebrezza a che dia loro la possibilità di evadere dalla realtà. “Nella commedia si beve molto, ben 17 volte i vari personaggi sono invitati dall’autore a bere – annota il regista – attraverso il bere si realizza una vita illusoria, inventata, artificiosa che si contrappone alla non-vita reale, quotidiana. Ma tanto grandi sono i sogni nell’ebrezza dell’alcool, altrettanto grande è l’incapacità di agire nella vita di tutti i giorni”. Si dipana così la vicenda di “personaggi amabili, stravaganti e bislacchi che Cechov mette in scena in un’opera che lui stesso considerava una commedia, quasi un vaudeville. “Tu sei il re dei buffoni” dice il dottor Astrov a Vanja. “D’altronde – conclude Valerio – i buffoni, i clown, gli eccentrici, non sono l’immagine della solitudine e della tristezza?”

ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di MiC e Regione Toscana
ZIO VANJA di Anton Čechov
adattamento e regia ROBERTO VALERIO
con (in o. a.) Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Giuseppe Cederna, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini
Costumi Lucia Mariani
Luci Emiliano Pona
Suono Alessandro Saviozzi

BIGLIETTI                                                                                     Intero           Ridotto          Mini
Platea                                                                                            29 euro         26,50 euro     23,50 euro
Prima galleria e palchi                                                           25 euro         23 euro          20,50 euro
Prima galleria e palchi con visibilità ridotta                 21 euro         19 euro         18 euro
e seconda galleria

BIGLIETTERIA
Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it
Dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
On line: teatroduse.it | Vivaticket