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LEANDRO PALLOZZI & I VECCHI DRAGHI – Il nuovo singolo “MARIO”

LEANDRO PALLOZZI & I VECCHI DRAGHI – Il nuovo singolo “MARIO”

Mario è il nuovo singolo del cantautore di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, Leandro Pallozzi, con i suoi Vecchi Draghi.

Una canzone scritta in seguito alla vittoria del concorso per brani dialettali Tin Bota, ideato dal cantautore e musicista bolognese Franz Campi con la collaborazione di Giordano Sangiorgi, organizzatore del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti.

Il primo premio era la produzione di un nuovo singolo, sempre in dialetto, presso lo studio San Luca Sound di Bologna.
Un brano nato quindi in meno di un mese, in cui Leandro ha scritto il testo e la musica insieme ai suoi “Vez”,  poi l’ha arrangiato e ha affidato le singole tracce a San Luca Sound che ha curato l’editing, il mixaggio e la masterizzazione.

L’ennesima dimostrazione che non serve troppo tempo per poter dar vita a qualcosa di bello, bastano la determinazione, l’ispirazione e il cuore che, a livello musicale, ci regalano un brano dalle tinte folk rock in cui voce e strumenti coesistono in maniera perfetta e in cui troviamo un gran finale con la chitarra elettrica che va a ripercorrere la linea vocale.

Il tema tratta la storia di Mario, un senzatetto di Bologna morto nel 2022 durante le festività Natalizie a causa del freddo e della fame, mentre la città era concentrata a festeggiare come ogni anno il Natale.

Dice Leandro: “Noi cittadini fortunati, figli di un capitalismo che interiorizziamo e riproduciamo in maniera sempre più automatica, siamo diventati indifferenti davanti alla cruda realtà della povertà estrema, semplicemente l’ho voluto ricordare con una canzone.”

A Mario è stata dedicata una panchina in via San Felice, la panchina dove probabilmente lui trascorreva la maggior parte del suo tempo.

Testo originale in dialetto
Mario – Leandro Pallozzi
Csa Fag in strè stasira
Senza un amig
Senza un suris
Senza al magner
In mezzo alla neve
(I strofa)
L’è quasi nadel
E Bulagna l’è semper piò bel
Le vstè tota ed rass
Cumpagna al lus di su negòzi
U iè Iquel c’un va brisa stasira
Perché a ió propi fradd
Queste strade mi sembran ghiacciaie
Sarò me che an stag brisa ben
(II strofa)
Le appana arrivè
Babbo Natale con i su regäl
Le vstè tota ed rass
E Quand al pasa s’illomina tot
I regali non son miei stasera
Magari ui foss dal carbòn
Riscalderei tuLa questa giazèra
E forse sopravviverei
(Rif)
E Bulagna duv’el
Che si ingrassa senza te
San Felice che u s’appeia
Non M vede e non sa il perché
Mario M offro da bere
Mario dov’è il bicchiere
Mario e la tua panchina
Mi vengo li a sedere
(III strofa)
Nadel l’è passè
Ench par st’an – me am sò salvè
Ma Mario non c’è
Quella panchina ora è sola per me
Csa Fag in strè stasira
Senza un amig
Senza un suris
Senza al magner
In mezzo alla neve
Csa Fag in strè stasira
Senza un amig
Senza un suris
Senza al magner
In mezzo alla neve
(Rif)
E Bulagna duv’el
Che si ingrassa senza te
San Felice che u s’appeia
Non M vede e non sa il perché
Adesso a chi offro da bere
Mario dov’è il bicchiere
At salut amico mio
Che adesso arrivo anch’io

Traduzione in italiano
Mario – Leandro Pallozzi
Che ci faccio in strada stasera
Senza un amico
Senza un sorriso
Senza mangiare
In mezzo alla neve
(I strofa)
E’ quasi Natale
E bologna è sempre più bella
È vesMta di rosso
Come le luci dei suoi negozi
C’è qualcosa che non va stasera
Perché ho proprio freddo
Queste strade mi sembrano ghiacciaie
Sarò io che non sto tanto bene
(II strofa)
E’ appena arrivato
Babbo Natale con i suoi regali
È vesMto di rosso
E quando passa si illumina tuLo
I regali non son miei stasera
Magari ci fosse del carbone
Riscalderei tuLa questa ghiacciaia
E forse sopravvivrei
(Rif)
E Bologna dov’è
Che si ingrassa senza te
San Felice che si accende
Non M vede e non sa il perché
Mario M offro da bere
Mario dov’è il bicchiere
Mario e la tua panchina
Mi vengo li a sedere
(III strofa)
Natale è passato
E anche per quest’anno mi sono salvato
Ma Mario non c’è
Quella panchina ora è sola per me
Che ci faccio in strada stasera
Senza un amico
Senza un sorriso
Senza mangiare
In mezzo alla neve
Che ci faccio in strada stasera
Senza un amico
Senza un sorriso
Senza mangiare
In mezzo alla neve
(Rif)
E Bologna dovè
Che si ingrassa senza te
San Felice che si accende
Non M vede e non sa il perché
Adesso a chi offro da bere
Mario dov’è il bicchiere
Ti saluto amico mio
Che adesso arrivo anch’io