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JAZZ EVIDENCE #2016: MULATU ASTATKE @ Monk Club Roma venerdì 19 febbraio 2016

JAZZ EVIDENCE #2016: MULATU ASTATKE @ Monk Club Roma venerdì 19 febbraio 2016

MONK
Circolo Arci
Via Giuseppe Mirri 35 – Tel 06 6485 0987
 
JAZZ EVIDENCE – #2016
 
venerdì 19 febbraio
MULATU ASTATKE
in collaborazione con RE:LIFE
Ingresso riservato ai soci – biglietto 18€+dp – apertura 19.30 – inizio concerto 22.00
 
Grande musicista (e artista di culto) Mulatu Astatke, è vibrafonista e multistrumentista. Creatore negli anni ’60 di quel movimento musicale denominato Ethio-Jazz in cui si fondono tradizione etiope, influenze latinoamericane e improvvisazione jazzistica, è da annoverare tra i più importanti musicisti Africani di sempre. 
Nato nel 1943 a Jimma, il più grande centro urbano dell’Etiopia sud-occidentale, Mulatu inizia giovanissimo ad interessarsi al Jazz, decidendo prontamente di approfondire il discorso trasferendosi prima a Londra, poi a New York ed infine a Boston, dove divenne il primo studente africano a frequentare i corsi del Berklee College of Music. 
Grazie a questi numerosi soggiorni, che negli anni Settanta gli consentiranno di lavorare con gente del livello di Duke Ellington e Mongo Santamaria, Mulatu inizia pian piano ad innestare nelle pulsioni musicali della propria terra elementi sempre più diversi, come influenze latin, funk e psichedeliche. 
Per anni Mulatu ha vissuto tra Addis e Boston, senza disdegnare qualche incursione europea: un nomadismo che gli ha permesso di sviluppare la sua arte ignorando sia i confini tra i generi che, conseguentemente, quelli geografici. Negli ultimi anni il culto di Mulatu Astatke si è rinnovato: a testimonianza di ciò ricordiamo l’omaggio reso dal regista Jim Jarmusch nella colonna sonora del film “Broken Flowers” e pubblicata dalla Decca; la francese “Buda Musique” ha ristampato un’intera serie dedicata all’Ethio Jazz ed a Mulatu; la Red Bull Music Academy lo ha tributato nel 2008 in una storica serata a Londra. La Strut Records che è riuscita a riportarlo negli studi di registrazione (dopo oltre 20 anni) affiancato dagli Heliocentrics, da cui è scaturito un album magico dal titolo “Inspiration Information” e che è stato grandemente accolto anche in Italia mettendo d’accordo critica e pubblico. 
Tale disco è anche da molti considerato il disco dell’anno 2009 così come il live. Nello stesso anno sempre la Strut Records pubblica una meravigliosa antologia, “New York – Addis – London: The Story of Ethio Jazz (1965 – 1975)”, che attinge a piene mani agli anni londinesi ed americani che vanno dal 1965 al 1975, dove l’artista etiope dà vita a quell’inedita creatura musicale chiamata appunto Ethio Jazz. Ora il nuovo album “Mulatu Steps Ahead”. I territori sono quelli che lo hanno reso famoso, stavolta con sfaccettature più fumose e dilatate. Una sintesi di capacità espressiva e compositiva, che non indugia troppo sulla forma ma che dà spazio ai contenuti, caratterizza il disco dall’inizio alla fine in una metamorfosi continua di stili musicali. 
 
L’effetto finale è, come al solito, stordente, dirompente e catartico. Il disco è stato registrato tra Boston e Londra, con il contributo della Either Orchestra, degli Heliocentrics ed altri ospiti speciali.

 CALENDARIO PROSSIMI CONCERTI:
 
GIOVEDI’ 25 FEBBRAIO
MARIA PIA DE VITO & RITA MARCOTULLI
Ingresso riservato ai soci Arci + Biglietto 10 Euro+dp – concerto ore 22,00
 
MARTEDI’ 15 MARZO
TONY ALLEN & JAZZ MESSENGERS – Tribute to Art Blakey
Unica data italiana
Ingresso riservato ai soci Arci + Biglietto  18 Euro+dp – concerto ore  22,00
 
GIOVEDI’ 17 MARZO
MAKAYA MCCRAVEN
Unica data italiana
Ingresso riservato ai soci Arci + Biglietto 10 Euro+dp – concerto ore 22,00
 
MERCOLEDI’ 30 MARZO
GIANLUCA FIGLIOLA QUARTETTO
Presentazione cd “Yellow”
Ingresso riservato ai soci Arci – concerto ore 22,00
 
www.monkroma.club/
https://it-it.facebook.com/monkclubroma
 
                GIOVEDI’ 25 FEBBRAIO
MARIA PIA DE VITO & RITA MARCOTULLI
Ingresso riservato ai soci Arci + Biglietto 10 Euro – concerto ore 22,00
 
“Ladies in Jazz” italiane che non temono alcun confronto. Da oltre trent’anni sono il cuore pulsante della voce e del pianismo jazz (non solo) femminile. Due straordinarie musiciste, con un curriculum impressionante che va da Joe Zawinul, Kenny Wheeler, Michael Brecker, Cameron Brown, Art Ensamble of Chicago, Uri Caine, Miroslav VitousJohn Taylor, Paolo Fresu, Norma Winstone, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Giorgio Gaslini, Ralph Towner (la De Vito), a Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson,  Joe Lovano, Charlie Mariano, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone, Pino Daniele (la Marcotulli).
Una re-union di eccezione dunque. Dopo qualche anno di pausa, ritornano  a suonare insieme, nella loro consueta formula del duo, queste due musiciste che hanno prodotto in molti anni di collaborazione lavori basati sulla ricerca di un suono “naturale”, un suono di radici e al tempo stesso alla ricerca del nuovo; Progetti come Nauplia , Triboh , Fore Paese… Nei loro concerti è evidente il rapporto con il ritmo in tutte le sue declinazioni:  i tamburi a  cornice del mediterraneo e i canti armeni, il comune amore per il Brasile , per le danze e  per le sue ricchezze melodico-armoniche e per il nordeuropa, l’elettronica live e  le forme strutturali e  improvvisative derivate dalla musica indiana o dal flamenco.  Un rapporto musicale decennale che ha valicato più volte i confini internazionali, e torna a procedere nella sua attitudine di ricerca e allo stesso tempo di comunicazione emotiva, presentando nuove composizioni originali di entrambe, con lo sguardo sempre aperto alla contemporaneità.

 MARTEDI’ 15 MARZO
TONY ALLEN & JAZZ MESSENGERS – Tribute to Art Blakey
Unica data italiana
Ingresso riservato ai soci Arci + Biglietto  18 Euro – concerto ore  22,00
 Una leggenda vivente, motore ritmico degli “Africa ‘70”, la band che al fianco di Fela Anikulapo Kuti ha sparigliato il concetto di ritmo in tutto il mondo, con l’Afrobeat, il genere nato in Africa occidentale nella seconda metà degli anni sessanta con  l’unione di elementi di musica tradizionale yoruba, jazz, funk, cubana e altri stili.
TONY ALLEN, nella sua unica data italiana, renderà omaggio ad un altro gigante, il batterista ART BLAKEY, accompagnato dagli elementi degli storici JAZZ MESSENGERS, per anni al fianco di Blakey.
 
TONY ALLEN – BIO
 All’inizio della sua carriera è stato il direttore dell’orchestra di Fela Kuti. Tony Allen e Fela Kuti, padri dell’Afro- Beat , hanno creato un ritmo nuovo, una pulsione, un battito. 
Il Battito dell’Afro-beat è quello scritto dalla batteria di Tony Allen che per 15 anni si affianca a Fela Kuti in una produzione musicale di oltre 50 album. Allen non si stancherà mai di scandirne il tempo, flessibile e preciso . L’Afro-beat cresce sotto i colpi della sua batteria fino a diventare uno dei generi africani più influenti al mondo. 
Il batterista nigeriano ricalca i ritmi africani riconsegnandoli al mondo con una nuova potenza, ed è anche grazie al suo potere che la musica africana è riuscita ad influenzare lo sviluppo del sound pop occidentale. Tony Allen racchiude la vitalità e la forza primordiale di questi ritmi e la voglia di sottometterli a nuove sperimentazioni mixandoli con suoni moderni. 
Dopo l’incontro con Fela Kuti, la sua carriera lo porterà ad intraprendere una ricerca ininterrotta tra le sonorità dell’Afrobeat originale ed emancipazioni multidirezionali che spaziano dal Dub, “Space jazz” ma anche il pop internazionale. Numerosissimi i progetti e le collaborazione, negli ultimi anni la più importante è sicuramente quella con DAMON ALBARN. Dal 2000 Damon e Tony lavorano fianco a fianco in numerosi progetti, tra i quali The Good The Bad & The Queen e Rocket Juice and The Moon, fino agli ultimi lavori. Nel 2007 collabora con Charlotte Gainsbourg (in due tracce dell’album 5:55) e con gli Air (in Once Upon a Time).
 
 GIOVEDI’ 17 MARZO
MAKAYA MCCRAVEN
Unica data italiana
Ingresso riservato ai soci Arci + Biglietto 10 Euro – concerto ore 22,00
 Astro nascente del free jazz a stelle e strisce, il batterista e produttore makaya mccraven arriva per la prima volta in italia per promuovere  l’osannato “in the moment”.
 Figlio d’arte (il padre, Stephen Mc Craven è un importantissimo batterista, che ha suonato con i più grandi del jazz, da Freddie Hubbard ad Archie Shepp) il batterista / produttore proveniente da Chicago (ma nato a Parigi) MAKAYA MCCRAVEN riunisce le sue radici nel jazz e world music per formare il suo suono unico e potente. Considerato da Downbeat Magazine, la più importante rivista jazz del mondo, “un eccezionale batterista dotato di versatilità e inventiva infinita, un vero batterista del 21mo secolo” Makaya McCraven si muove tra i generi alla velocità della luce.
 Ha lavorato con una serie di musicisti di fama mondiale, tra cui Archie Shepp, Yusef Lateef, Bernie Worrell, Soulive, Charles Neville, Marcus Strickland, Lionel Louke, e Bobby Broom.
Il suo disco d’esordio come leader, “Split Decision” (Chicago Sessions, 2012) è stato ben accolto ricevendo ottime critiche da Chicago Tribune, Jazz Weekly, All About Jazz e raggiungendo la posizione numero 6 per Blaze radio Top # 25 nel 2012. Questo disco, ha superato il primo turno per le candidature Grammy.
Nel gennaio 2015 il secondo album “In the Moment” (International Anthem Records) forgia nuove vie di musica creativa, che incorporano elementi elettronici e musica improvvisata, con ospiti come Jeff Parker (Tortoise), Marchese Hill (vincitore del concorso Monk 2014) e D’Sean Jones (Underground Resistance). Makaya è un vero improvvisatore che, con ogni performance, crea una nuova esperienza di musica dal vivo. Le influenze musicali di McCraven sono molte ed includono anche hip hop e funk.
Con questa nuova band Makaya ha aperto per artisti di fama quali Kamasi Washington, Wu-Tang Clan, 50 Cent, Rhazel, Digable Planets, The Pharcyde, Mixmaster Mike, e i Wailers per citarne alcuni.
 
MERCOLEDI’ 30 MARZO
GIANLUCA FIGLIOLA QUARTETTO
Presentazione cd “Yellow”
Ingresso riservato ai soci Arci – concerto ore 22,00
 GIANLUCA FIGLIOLA-CHITARRA
PIETRO LUSSU- PIANO
LEO CORRADI-ORGANO HAMMOND
SPECIAL GUEST FRANCESCO LENTO- TROMBA
 GIANLUCA FIGLIOLA
Inizia a suonare la chitarra già da bambino, innamorato da sempre del jazz. Nel suo cammino di formazione ha avuto la possibilità di studiare con  grandi maestri come Dario Lapenna, Umberto Fiorentino, Peter Bernstein e Jonathan Kreisberg. 
Nel 2011, prodotto dall’etichetta Jazz Collection, viene  lanciato il primo disco it’s strictly Forbiddenn, che viene presentato insieme al trombettista Flavio Boltro nel mese di settembre dello stesso anno, presso l’ Auditorium Parco Della Musica di Roma.
In questa formazione, Figliola partecipa ai principali festival italiani come Bergamo Jazz Festival, Piacenza Jazz Festival, Lovere Jazz Festival, Palermo Jazz Festival, Vittoria Jazz Festival.
Tra le numerose collaborazioni, insieme a quella  già citata con Flavio Boltro, ricordiamo il concerto insieme al sassofonista  Rosario Giuliani in occasione del Festival delle Letterature del 2014 a Roma; il tour insieme a Paolo Damiani  nei conservatori di Roma, Rovigo, Napoli, Monopoli; la rassegna Jazz Tales presso La Casa del Jazz, Roma.
Le collaborazioni e sperimentazione continuano con Giovanni Amato, Enrico Pieranunzi, Leo Corradi, Roberto Gatto Pietro Lussu Marco Valeri e tanti altri artisti. Questo febbraio uscirà il nuovo disco “Yellow”, prodotto dalla storica etichetta discografica Philology Records.