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“Di vinile e altre storie”: Nicola Iuppariello e l’arte di ascoltare

“Di vinile e altre storie”: Nicola Iuppariello e l’arte di ascoltare

Un paio di anni fa, partecipando alla conferenza stampa per l’uscita dell’ultimo album di una nota rock band milanese, mi capitò di ascoltare l’affermazione che sto per riportarvi.

In risposta a una domanda che faceva notare come, anacronisticamente, la band avesse voluto puntare maggiormente sulla promozione del formato CD rispetto al vinile, sento dire: “Il CD è il vero supporto fisico di chi ascolta la musica, il vinile spesso lo si acquista come oggetto d’arredamento”.

Risi sotto i baffi, e questo aneddoto mi fa spuntare un sorriso sul volto ogni volta che vengo travolto dalla passione di chi celebra, giustamente, il mondo del vinile.

Potete quindi facilmente immaginare come questo sorriso sia stato onnipresente durante la lettura del libro Di Vinile e Altre Storie di Nicola Iuppariello.

Nicola Iuppariello e i vinili sono un binomio più che consolidato, basti pensare al meraviglioso docufilm Vinilici – Perchè il vinile ama la musica (del quale vi raccontai qualche anno fa), o di DiscoDays, evento dedicato al vinile divenuto un cult per il Sud Italia e non solo.

Questo volume si articola un po’ come una playlist, con tanto di bonus tracks rappresentate da interventi esterni, particolarmente calzanti al tema affrontato di volta in volta. Ecco allora personaggi come Claudio Trotta, Jenny Sorrenti, Ferdinando Frega e Giorgio Nobile raccontare il proprio punto di vista, oltre che la loro storia, relativamente a specifici aspetti legati all’ascolto musicale.

Cenni storici legati all’evoluzione dei supporti fisici, nozioni da audiofili ma anche visioni sentimentali. Passando per approfondimenti a 360 gradi sul pianeta musica e su tutto ciò che gli orbita attorno, senza lesinare puntuali disamine e previsioni su sviluppi futuri. 

L’autore si destreggia sapientemente tra i vari anfratti di un universo che, tra tecnicismi e divagazioni filosofiche, non può non incuriosire chi ne è estraneo, e affascinare ulteriormente chi ne è già dentro con tutte le scarpe.

Sì perché questo è un libro perfetto per chiunque abbia voglia di ascoltare, conoscere ed emozionarsi attraverso la musica. Provare quel brivido multisensoriale che solo un approccio attento e consapevole è capace di regalarci. Il vinile mi piace pensare che sia anche un po’ il pretesto per sensibilizzare ad una pratica che ci arricchisce sul piano culturale ed emotivo.

“Di Vinile e Altre Storie” oltre a far breccia in chi, come il sottoscritto, sta scrivendo queste parole in trepidante attesa di un messaggio che lo avvisi dell’avvenuta riparazione del suo NAD 7020i (perché anche al CD si vuole bene!),mi auspico possa essere ancor più stimolante per i neofiti e per i “nativi digitali”. Accendendo in loro quella miccia capace di far detonare un amore che, se coltivato con cura, dura per tutta una vita.

di Francesco Vaccaro