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AVVENNE A NAPOLI passione per piano e voce (La nave di Teseo / Betty Wrong Ed. Musicali)

AVVENNE A NAPOLI passione per piano e voce (La nave di Teseo / Betty Wrong Ed. Musicali)

Dal 26 maggio sarà disponibile il cofanetto “AVVENNE A NAPOLI passione per piano e voce”, un progetto che EDUARDO DE CRESCENZO dedica alle sue radici musicali e alla sua cittàIl cofanetto racchiude il CD, pubblicato e distribuito dall’etichetta discografica Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi, e il LIBRO, pubblicato e distribuito da La nave di Teseo.
“AVVENNE A NAPOLI passione per piano e voceè disponibile in pre-order su Amazon al seguente link: https://amzn.to/3vORvN8.

Nel CD la voce iconica di Eduardo De Crescenzo e il pianoforte eurocentrico di Julian Oliver Mazzariello interpretano venti grandi classici napoletani. Insieme ripercorrono il prestigioso Canzoniere dai suoi esordi, intorno al 1800, fino al 1950, quando con lo sbarco degli americani arriverà in Italia il jazz e la musica cambierà per sempre. Come in una macchina del tempo, alla ricerca del suono perduto, trasportano l’ascoltatore nelle atmosfere di un mondo artistico incantato che raccontò in versi e in musica la bellezza della città e il suo umano sentire. Il LIBRO “Storie del Canzoniere napoletano di Federico Vacalebre, racconta gli umori musicali, culturali, ma anche storici, politici e sociali che determinarono la gloria e la caduta di un fenomeno artistico, la Canzone classica napoletana, che ancora identifica, insieme con l’Opera, la musica italiana nel mondo. Il libro si apre con uno scritto suggestivo di Eduardo De Crescenzo che descrive la genesi e le motivazioni del progetto musicale “AVVENNE A NAPOLI passione per voce e piano”.

«Sono orgogliosa di accompagnare come editore (nella duplice veste di editore di libri e di editore musicale) Eduardo De Crescenzo in un’opera che è già un classico contemporaneo. Eduardo, insieme con Julian Oliver Mazzariello e Federico Vacalebre, ha raccolto un patrimonio disperso di suoni, parole e storie dimenticate, e gli ha dato nuova vita, come è proprio dei grandi artisti» afferma Elisabetta Sgarbi, Fondatrice e Direttrice Generale ed Editoriale de La nave di Teseo e Fondatrice e Direttrice Artistica dell’etichetta discografica Betty Wrong Edizioni Musicali.

EDUARDO DE CRESCENZO rappresenta “la voce”, in assoluto tra le più apprezzate del panorama musicale italiano, notoriamente per estensione, ma ancor di più, per una stupefacente carica di armonici che gli consente di disegnare con naturalezza ogni stato d’animo umano. Il grande pubblico lo conosce in quel Sanremo del 1981 con “Ancora”, un successo strepitoso tutt’oggi ascoltato e suonato in tutto il mondo. La sua storia musicale, però comincia molto prima: a soli tre anni suona “a orecchio” la fisarmonica; a cinque anni, lillipuziano fisarmonicista, debutta al Teatro Argentina di Roma e già inizia gli studi di musica classica. Cantante e interprete emozionante, compositore, musicista e fisarmonicista ispirato, affina nel tempo i suoi talenti, li fonde in uno stile personale e originale. Difficile collocarlo sotto le consuete “etichette di genere”. Nel suo mondo sonoro si riconoscono mille sfumature: le interpretazioni poetiche degli chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono all’esistenzialismo francese, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città. Napoletano, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo riflettere un’immagine di valore del suo territorio, impersonando con coerenza una Napoli poetica, colta, che vive con impegno, intensa nel sentimento ma lontana da ogni folclorica rappresentazione. La sua musica attraversa il tempo, le mode e le generazioni con insolita freschezza; cattura un pubblico esigente educato alla lettura della virtù ma anche un pubblico che si lascia trasportare dal brivido istintivo che la sua potenza espressiva riesce a infiltrare sotto la pelle dell’ascoltatore.

JULIAN OLIVER MAZZARIELLO è uno dei pianisti più incantevoli apparsi sulla scena musicale negli ultimi anni. Stupisce per il suo tocco agile e virtuoso, emoziona per il fraseggio ricercato, vibrante, ispirato. Nasce in Inghilterra nel 1978, dove, compositore enfant prodige, studia pianoforte classico. Si trasferisce in Italia poco più che adolescente per conoscere altre culture. Qui incontrerà i più grandi jazzisti della scena nazionale e internazionale ma cercherà esperienze anche con il cantautorato di valore per lavorare agli aspetti emozionali dell’interpretazione. È in questo percorso artistico e di vita che il suono del suo pianoforte diventerà sempre più espressivo e originale, riconoscibile a ogni esecuzione, che sia in solo o in formazione.

FEDERICO VACALEBRE giornalista, critico musicale, autore cinematografico e teatrale, napoletano. Ora caposervizio della redazione Cultura e Spettacoli de Il Mattino. Da oltre quarant’anni naviga nel mare magnum delle musiche possibili, attento alle nuove generazioni, senza al contempo negarsi il piacere di adoperarsi come archivista incallito. Conosce bene la storia della Canzone napoletana e le finte storie che affliggono e sminuiscono il Canzoniere più famoso al mondo, ancora oggi in equilibrio precario sulla soglia dell’Olimpo che compete ai grandi classici e lo smemoramento. Biografo ufficiale di Renato Carosone cui ha dedicato libri, mostre, rassegne, premi, docufilm e fiction… Co-soggettista, co sceneggiatore e consulente artistico di “Passione”, film di John Turturro sulla canzone napoletana presentato alla Mostra di Venezia 2010. Ha scritto e curato libri su Clash, Pino Daniele, Fabrizio De André, Sergio Bruni, Luciano De Crescenzo, Totò, Paolo Sorrentino, Sophia Loren, Rocco Hunt, il fenomeno neomelodico… Non ama farsi rinchiudere nella gabbia dei generi: “Parlare di musica è come danzare l’architettura”, confessa utilizzando la sua citazione preferita, ma quando parla e quando scrive danza sulle note, sotto le note, accanto alle note. Attraversa le leggende della musica senza soggezione ma sempre con stile, conoscenza profonda, partecipazione e sentimento.

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