Now Reading
SEI FESTIVAL – Intervista sulla XVI Edizione

SEI FESTIVAL – Intervista sulla XVI Edizione

In occasione della XVI Edizione del “SEI FESTIVAL” ho intervistato gli organizzatori dell’evento a Corigliano d’Otranto.

Ricominciare dopo due anni di pandemia, come li avete passati? Quanto è stato complicato rimettere assieme le professionalità necessarie a dare vita a questo festival?
Per fortuna non ci siamo mai fermati. Nell’estate 2020 e 2021 il SEI Festival si è svolto regolarmente abbandonando la formula più “compatta” da Festival e proponendo una rassegna più diluita. Posti limitati, contingentamento, mascherine, distanziamento, prenotazione obbligatoria: ci siamo adeguati alle varie regole ma abbiamo resistito con una ricca programmazione. Quindi quest’anno per noi non è una ripartenza, ma un ritorno alla formula Festival con qualche OFF. 

XVI edizioni, “Sei Festival” è oramai un pezzo di storia della musica in Puglia, quali ricordi particolari avete di questi 15 anni passati?
Il viaggio del nostro festival è partito nel 2006 al grido di Sud Est Indipendente. Non una rivendicazione di secessione politica ma un manifesto di politica culturale. Da anni con Coolclub avevamo iniziato a portare da queste parti sonorità “altre” e la nascita del Festival fu lo sbocco naturale del nostro lavoro. Negli anni il SEI è cresciuto passando da uno o due giorni di programmazione alla formula che ci ha caratterizzato negli anni prima della pandemia. Un focus di quattro giorni, prima a San Cataldo di Lecce e dal 2018 al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, affiancato da altre date in giro per il Salento. Guardando alla nostra storia siamo orgogliosi di aver ospitato non solo grandi nomi nazionali e internazionali ma anche tante nuove proposte che poi sono “esplose”. Qualche esempio? Kings of Convenience, Jon Spencer Blues Explosion, Cat Power, Suzanne Vega, Peter Hook & The Light, Skatalites, Joan as Police Woman, Finn Andrews, Patrick Watson, J.P. Bimeni, Giant Sand, Hollie Cook, Gogol Bordello, Mad Professor, Bombino, Russell Leetch, Baustelle, Calcutta, Franco126, Mannarino, Calibro 35, Brunori Sas, Be Forest, Diaframma, Any Other, Lorenzo Kruger, Venerus, Ariete, Francesco Bianconi, Cristina Donà, Cristiano Godano, Paolo Benvegnù, Roberto Angelini, Bud Spencer Blues Explosion, Coma_Cose, Galeffi, Eugenio In Via di Gioia, Andrea Poggio, Siberia, Canova, Colombre, Giorgio Poi, Bugo, Daniele Silvestri, Cosmo, Verdena, Tre Allegri Ragazzi Morti, Vallanzaska, Teatro degli Orrori, One Dimensional Man e molte altre realtà dalla Puglia, dall’Italia e dal resto del mondo. 

Un festival condiviso tra Otranto e Gallipoli, da cosa nasce questa scelta di essere pluri-baricentrici?
Come dicevo prima, negli ultimi anni la nostra “casa” è diventata il Castello Volante di Corigliano d’Otranto. Un luogo bellissimo al centro del Salento. Ma in questi anni abbiamo esplorato molti posti nel Salento che hanno ospitato concerti e attività del SEI. Quest’anno poi abbiamo suggellato una collaborazione con il Parco Gondar di Gallipoli, non solo per due date del SEI Festival ma anche per altri concerti. Segnalo anche le Tagghiate Urban Factory, una vecchia cava recuperata alla periferia di Lecce che accoglierà una tappa del Festival. 

Non solo rock, “FeelM – From Primitives to the Future” porta il cinema al “Sei Festival”, cosa porta l’unione di queste due arti diverse, musica e cinema?
Negli ultimi anni abbiamo deciso di proporre una residenza artistica firmata SEI. Dopo l’esperienza di “ReSound” nel 2019 con Lee Ranaldo e altri ospiti e una pausa “obbligata” nel 2020, dallo scorso anno abbiamo lanciato l’idea di Feelm per far incontrare il cinema delle origini e la musica contemporanea. Dopo aver indagato il mondo dei Fratelli Lumière e di Thomas Alva Edison sotto la guida del duo Underspreche, quest’anno Feelm, con la direzione artistica di Ginevra Nervi, ha reso omaggio a Elettra Raggio, diva e pioniera del cinema muto, con la sonorizzazione del lungometraggio “La morte che assolve” di Carlo Alberto Lolli (1918). Durante il festival presenteremo il breve documentario (curato da Davide Faggiano e sostenuto da Puglia Sounds Producers) che racconta la settimana di prove e il concerto finale. Quest’esperienza è molto stimolante e ci ha dato la possibilità di collaborare con il Centro Sperimentale di Roma, la Cineteca di Milano e il DAMS dell’Università del Salento. 

Quali eventi particolari vuole segnalare? I Pixies sono un gruppo mondiale, altri eventi particolari da segnalare?
Abbiamo pensato a una line up molto varia che tenesse insieme tante generazioni e tanti generi. Parlando solo del “main stage” (ma vi invito a scoprire sul nostro sito tutto il programma completo) avremo gli scozzesi Arab Strap, che non hanno certo bisogno di presentazioni, il trio londinese Black Midi, il duo peruviano tropical bass Dengue Dengue Dengue (per un sabato decisamente movimentato) e la cantautrice Ditonellapiaga, diventata celebre al grande pubblico grazie a Sanremo e fresca vincitrice della Targa Tenco come miglior esordio. Nelle date OFF, dopo l’ottimo concerto dello scorso anno, torna Venerus. Ospiteremo anche Psicologi e POP X. Ripeto, però. Il Festival è un viaggio da scoprire e dal 28 al 31 luglio tutto il Castello ospiterà varie postazioni con musica, libri, cinema e altre esperienze. 

Quest’anno lanciate l’hashtag #ShapeTheFuture, che messaggio volete trasmettere?
#ShapeTheFuture è un invito ad avere fiducia nel domani: reimmaginare il futuro, riscriverlo, ridisegnarlo. Ritrovare il desiderio di una quotidianità che sembrava ormai non appartenerci più e che per fortuna quest’anno sembra davvero, tra mille difficoltà, essere tornata. 

Per chi verrà al festival cosa promettete? Ci saranno punti di ristoro e soluzioni per rinfrescare il clima torrido di questa estate? Possibilità di abbonamenti?
A Corigliano d’Otranto sulla terrazza sarà aperto il bistrot Nuvole. Ma in tutto il Castello Volante ci saranno ulteriori punti bar per dissetarsi con una ricca proposta anche di cocktail. Abbiamo un abbonamento per la quattro giorni a un prezzo molto conveniente. Ma in generale i costi dei biglietti sono comunque popolari. 

Finito il festival a cosa lavorerete?
L’estate sarà calda e lunghissima, come sempre. E poi ci sono tante nuove sorprese e progetti. durante il Festival annunceremo l’inizio dell’avventura in un posto davvero speciale. Una cava abbandonata a Cursi, nel cuore del Salento, che sarà recuperata e che ospiterà musica ed eventi. Non a caso il progetto si chiama “Petra sonante”.

MAURIZIO DONINI 

DAL 28 AL 31 LUGLIO A CORIGLIANO D’OTRANTO IN PROGRAMMA
LA SEDICESIMA EDIZIONE DEL SEI FESTIVAL CON ARAB STRAP, BLACK MIDI, DENGUE DENGUE DENGUE, DITONELLAPIAGA E ALTRI
AD AGOSTO – 8, 15, 16, 20 – LE DATE OFF CON I CONCERTI DI PIXIES, VENERUS, PSICOLOGI, POPX

PREVENDITE SU DICE.FM/BUNDLE/SEIFESTIVAL.
INFO SEIFESTIVAL.IT