Now Reading
ROBERTO CASALINO intervista su UN GIORNO TRE AUTUNNI

ROBERTO CASALINO intervista su UN GIORNO TRE AUTUNNI

Il cantautore Roberto Casalino, dopo aver firmato nel 2008 per Giusy Ferreri i singoli di successo “Non ti scordar mai di me” e “Novembre”, colleziona in breve tempo una dozzina di pezzi in classifica scrivendo per artisti del calibro di Emma Marrone, Annalisa, Francesca Michielin, Alessandra Amoroso e Noemi. Collabora inoltre con Tiziano Ferro, Elisa Toffoli e Antonello Venditti, e con artisti della scena rap come Guè Pequeno e Fedez (con il quale firma le hit “Magnifico” feat. Francesca Michielin e “Piccole cose” feat. Alessandra Amoroso). Nove partecipazioni al Festival di Sanremo in qualità di autore con Giusy Ferreri, Nina Zilli, Francesco Renga, Alessio Bernabei e Marco Mengoni, che nel 2013 gli vale la vittoria finale con “L’essenziale”. Nel 2020 colleziona, invece, un quarto posto al Festival di Sanremo firmando il brano “Dov’è” de Le Vibrazioni. È stato nel cast degli Autori dell’edizione 2017 del talent “Amici di Maria De Filippi”. Dal 2010 è autore in esclusiva per Universal Music Publishing Italia e ha pubblicato quattro album: “L’atmosfera nascosta” (2009), “E questo è quanto” (2014), “Errori di felicità” (2018) e “Il Fabbricante Di Ricordi” (2019), una raccolta dei tanti brani di successo che ha scritto per gli Artisti della scena italiana, riarrangiati in una veste inedita e impreziositi da duetti con Alessandra Amoroso, Emma, Giusy Ferreri e Fedez.

Buongiorno Roberto è un piacere averti su TuttoRock!!!

Piacere tutto mio e grazie dello spazio.

Il 14 ottobre è uscito il tuo nuovo singolo UN GIORNO TRE AUTUNNI raccontaci la storia di questo brano

Questa canzone nasce dal titolo che mi ero appuntato tempo fa. Si tratta di un proverbio cinese per dire che quando qualcuno ti manca tanto, un giorno sembra durare tre anni. Ne è venuta fuori una canzone sull’amore consapevole di ogni elemento che lo compone, compresa la mancanza che però non ha un’accezione negativa in questo caso. O meglio, le distanze che spesso ci separano da una persona cara possono essere azzerate con la cura costante di ogni singolo particolare, fino a farti percepire la presenza dell’altro nella tua quotidianità anche se fisicamente si trova altrove. È qualcosa che abbiamo provato in modo esponenziale sulla nostra pelle durante la pandemia. Del titolo m’incuriosiva anche l’autunno come stagione: nel 2008 l’ho raccontata in “Novembre” per Giusy Ferreri, dove a farla da padrone era la fine di una storia e un desiderio di rinascita. A 14 anni da quel brano ho sentito la necessità di “riscrivere” questa stagione raccontando l’amore che anima la mia relazione di coppia oggi, un amore positivo e che mi somiglia tantissimo.

Hai all’attivo tantissime canzoni potremmo chiamarti Penna d’oro, come avviene il tuo personale processo di scrittura 

Scrivo principalmente quando sono ispirato, il che vuol dire trovarsi a passeggiare per strada e appuntarsi di colpo melodie o testi sul cellulare. Le mie canzoni nascono nei luoghi e nei momenti più impensabili. Ho imparato a riconoscere i segnali e non importa se sono solo o in compagnia: l’ispirazione, quando arriva, ha la priorità su tutto.

A quale dei tuoi brani sei più affezionato come autore e quale come cantautore?

Ogni brano è un pezzo di cuore e sembra anche scontato sottolinearlo. Non ho una preferenza. Se proprio devo sceglierne uno, probabilmente come autore ti direi “Non ti scordar mai di me” perché ha cambiato la mia vita (e quella di Giusy) ed è stato l’inizio di tante bellissime cose. Come cantautore di sicuro “Errori di felicità”, perché è stato il brano (che dà anche titolo all’album) che ha segnato il mio passaggio ad artista indipendente con la libertà di fare la musica che sento di fare, senza dover render conto più a nessuno se non a me stesso.

Dalla tua biografia ho letto che hai fondato Casakiller, vorresti dirci di più di questo progetto?

Si tratta di una società editoriale fondata a inizio 2020 e con la quale gestisco il mio repertorio come cantautore e autore per altri. L’intento è anche quello di scoprire nuovi talenti (sia autori/compositori che progetti artistici) da coltivare e su cui investire tempo e energie. Ci sono già diverse cose in piedi e collaborazioni avviate.

Cosa consiglieresti ad un ragazzo che vorrebbe intraprendere il percorso di artista a tutto tondo come lo sei tu?

Il consiglio è sempre lo stesso, nonostante i tempi siano cambiati rispetto a quando ho iniziato io. Bisogna lavorare duro, non improvvisarsi e studiare. Studiare non significa solo saper suonare uno strumento o prendere lezioni di canto: studiare significa soprattutto essere curiosi di tutto ciò che gira intorno. Leggere tanto, nutrirsi di arte e non sentirsi mai arrivati: essere iper critici con se stessi è il primo segreto per poter fare qualcosa che lasci il segno.

Quali sono i tuoi programmi e dove possiamo venirti a sentire dal vivo

Oltre ad essere impegnato nella promozione del nuovo singolo, al momento ho una data live in programma per il 18 novembre a EL PASO, locale di Latina. E poi continuo a lavorare sul mio progetto, sui prossimi singoli che andranno a comporre l’album in uscita nel 2023. Nel mezzo, attraverso la vita e mi lascio attraversare. Spero ci siano sempre più occasioni per portare in giro la mia musica: la dimensione live è quella che più mi appartiene.

Grazie mille per la tua disponibilità e cortesia ti chiedo di chiudere questa intervista con un saluto o una frase a tuo piacimento…

Più che una frase, un messaggio.
Non serve a nulla affollare la propria mente su cosa potrebbe o non potrebbe accadere domani: vivere “il qui ed ora” è ciò che conta realmente e l’unica occasione che abbiamo per esprimere la nostra essenza. Domani saremo già “altro” e “altrove”.

Linda Sommariva