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REBELLIONS – Intervista alla band reggae friulana

REBELLIONS – Intervista alla band reggae friulana

rebellions

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “One Life”, ho intervistato la band reggae friulana RebelLions, fondata nel 2010 grazie all’incontro di Maurizio “Micio” Zambon, fondatore dei Positive Man, band reggae e multietinica con quattro album all’attivo, di cui uno con la famosa cantante Elisa ai cori, e Sià, nome d’arte di Saviana Fedrigo, precedentemente cantante di una cover band dei Led Zeppelin. Ecco come ha risposto alle mie domande la stessa Sià.

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Tuttorock, innanzitutto, in questo periodo di quarantena globale, come state impiegando il vostro tempo?

Ciao Marco! In questo periodo siamo concentrati soprattutto sulla promozione del singolo, su interviste e articoli e stiamo lavorando ad alcuni brani nuovi perché vorremo lanciare presto un nuovo EP, perciò ognuno di noi, da casa, sta lavorando sulle sue parti, in attesa di poterci ritrovare tutti insieme, speriamo presto!

Pensate che, alla fine di questa dura prova per il popolo italiano, potremo cambiare in meglio il nostro modo di vivere, soprattutto rispettando di più il pianeta che ci ospita?

È difficile rispondere a questa domanda perché purtroppo ci sono persone che non hanno alcun rispetto per il pianeta.. non lo avevano prima e non è detto che lo abbiano dopo purtroppo… Sono anni che gli attivisti richiamano l’attenzione su tanti aspetti legati all’inquinamento del pianeta, come la plastica, lo smog e ora anche l’elettrosmog… purtroppo questo tende sempre ad essere messo in secondo piano ma la speranza, chiaramente, è che dopo questi fatti le persone siano un po’ più sensibili alle problematiche che ci circondano.

È uscito da poco “One Life”, il vostro primo singolo molto solare e, di questi tempi, ci vuole un po’ di musica allegra, che parla di vita, è questo il messaggio che volevate dare a chi lo ascolta?

One life è un brano reggae molto fresco e allegro, con un ritmo incalzante che ti porta a ballare e ha un ritornello che rimbalza in testa ricordandoci che abbiamo una vita e la dobbiamo vivere, non solo limitarci a esistere! One life, insomma, è quasi un appello a prendersi un attimo per se stessi e chiedersi se si è soddisfatti della propria vita, se ci si sente veramente felici e orgogliosi di quello che si è, o se si sta semplicemente andando avanti, quasi per inerzia, facendo ogni giorno le stesse identiche cose che magari però,  in fondo, non ci piacciono.. tante volte, infatti, capita di sentire frasi tipo “non ne posso più di questo lavoro”, “ non sopporto più questa situazione”, prima o poi farò questo o quello… ma spesso si hanno difficoltà a cambiare, a lasciarsi andare, e alla fine si rimanda sempre quasi convinti che prima o debba accadere qualcosa per cui tutto migliorerà da solo… in realtà io credo che siamo noi a dover far cambiare le cose.. e questo possiamo farlo ogni singolo giorno! Chiaro che non è facile, ci vuole un po’ di coraggio: bisogna credere nelle proprie capacità, nelle proprie passioni, nelle proprie sensazioni ma solo così ci diamo una possibilità di vivere davvero la nostra vita, evitando magari di trovarci un giorno con il rimpianto di non averci nemmeno provato.. insomma, di vita ne abbiamo una e abbiamo il diritto di viverla e anzi, ne abbiamo il dovere, anche per rispetto di chi questa possibilità di scelta non ce l’ha!

So che il singolo anticipa il vostro primo album, quando uscirà?

Purtroppo ora non ci è possibile dare una data certa, perché anche i distributori sono un po’ limitati dalle direttive in vigore. Inoltre qualche giorno fa abbiamo avuto conferma che l’album sarà distribuito da VPAL Music di New York, un ramo della VP Records, etichetta storica del reggae. Saranno quindi loro ad occuparsi della distribuzione internazionale del nostro album, che comunque uscirà nelle prossime settimane…

So anche che ci sono degli ospiti musicali all’interno del disco, chi sono?

Sì, è vero, nell’album abbiamo due ospiti: Milky Malick, un cantante senegalese molto energico e coinvolgente, che si può sentire anche nel nostro singolo “One Life” e che abbiamo coinvolto per dare un tocco afro a questa e ad altre canzoni dell’album, e Cedrik Dj-Grand C, cantante della scena hip hop che interpreta un personaggio all’interno di “Precious Girl”, un brano un po’ teatrale che avrete modo di sentire prossimamente.

Com’è nata “One Life” e come nascono solitamente le vostre canzoni?

Beh allora.. non tutte le canzoni nascono nello stesso modo: alcuni brani partono dalla creazione di un riddim, che poi ispira un ritornello o una frase e da lì si lavora per la composizione completa, e questo di solito lo facciamo in due: il bassista Maurizio ed io. Altri brani, invece, nascono durante le prove, quando magari Nicola, il chitarrista, oppure Paolo, il tastierista, suonano degli accordi che hanno in testa.. altre volte si parte da un messaggio che si vuole trasmettere, e si crea poi una base musicale che si adatti allo scopo. La fortuna di avere uno studio di proprietà, il Canevon 30 Recording Studio, ci permette di poter registrare dei provini per poi lavorare sugli arrangiamenti.

Avete in mente di girare un video?

Beh, in verità abbiamo già girato il videoclip di One Life e credo che quando sarà pubblicata questa intervista, il video sia già disponibile sul nostro canale Youtube o, al limite, lo sarà nel brevissimo termine… vi invitiamo a guardarlo perché è un video insolito e particolare: è stato realizzato in varie location e si è cercato di enfatizzare al massimo il senso del brano…  ne approfittiamo, anzi,  per ringraziare il regista Moreno Stefanuto, nonché tutti coloro che si sono offerti per impersonare le varie comparse.

Voi proponete un reggae particolare, condito dalla voce rock/blues di Saviana, alias Sià, saranno così tutti i brani che comporranno l’album o vi lancerete in qualche sperimentazione diversa?

Il nostro è un reggae diverso con un sound nuovo e un po’ fuori dagli standard del genere.. questo aspetto si riscontra chiaramente nell’album e soprattutto nei nostri live, perché è la nostra impronta e non possiamo né vogliamo abbandonarla. Posso anticipare, però, che stiamo sviluppando un brano in italiano, e questa è una novità per noi dato che, in questi 10 anni, abbiamo composto solo brani in inglese.

Raccontatemi un po’ di come vi siete formati.

Noi ci siamo formati circa 10 anni fa a Sacile, in provincia di Pordenone e più precisamente nella sala prove del Canevon 30 Recording Studio. Lo studio, era già noto per essere la sede dei Positive Men, band reggae multietnica attiva dal 1990 al 2003 da cui arriviamo.

Qui, infatti, Maurizio “Micio”  Zambon, bassista e fondatore dei Positive Men, grande appassionato di reggae che vanta una collezione personale di oltre 3000 vinili, mi ha invitata per una prova dopo aver sentito una mia performance con una cover band dei Led Zeppelin, intravedendo la possibilità di creare un nuovo sound, mescolando il suo amato reggae con la mia voce rock/ blues e hanno preso vita i Rebellions.

Con un repertorio di soli riarrangiamenti, dopo un paio di mesi abbiamo iniziato a esibirsi dal vivo nei locali della zona e, concerto dopo concerto, siamo arrivati sul palco di numerosi festival, tra cui il Brudstock, il Venice Sunsplash, il Rototom Sunsplash, etc, finché abbiamo avvertito la necessità di tornare a creare la propria musica e decide quindi di fermare le esibizioni dal vivo per concentrarci nel lavoro di studio, culminato con l’album “One Life in Canevon 30”, di prossima uscita.

Chi ha deciso di chiamare la band RebelLions? E perchè?

Beh, diciamo che il genere che suoniamo è da sempre una musica che in qualche modo esprime la volontà di ribellione verso le ingiustizie sociali, perciò tutti insieme abbiamo scelto un nome che rimarcasse questa caratteristica. Il nome ha poi la caratteristica di poter essere letto in due modi: Rebellions – ribellioni, e Rebel Lions, leoni ribelli, perché tutti noi ci sentiamo un po’ leoni, in quanto cerchiamo, nel nostro piccolo, di lottare per i nostri principi!

Vi esibite dal vivo da circa 10 anni, c’è un concerto che ricordate particolarmente?

Beh, il concerto più memorabile è stato quello che abbiamo fatto al Rototom Sunsplash in Spagna nel 2011… Abbiamo raggiunto il festival da Sacile con un furgone zeppo di musicisti e strumenti, nel mese di Agosto, un agosto caldissimo!! 16 ore di viaggio con il climatizzatore rotto: un’avventura indimenticabile!! Al Festival ci siamo esibiti sul Lion Stage, il secondo palco del Rototom, e la nostra esibizione è stata apprezzata molto, al punto che l’organizzatore del Festival, Filippo Giunta, ci ha chiesto se il giorno dopo avremmo potuto suonare sul Main Stage, e rimpiazzare una band che aveva avuto dei problemi … Purtroppo abbiamo dovuto dire di no perché alcuni musicisti dovevano rientrare in Italia proprio quel giorno, ma è stata una grande soddisfazione!

Voi venite dal Friuli, come viene visto il reggae in quella regione?

Beh in Friuli il reggae ha una buona base d’ascolto, perché già negli anni ’90 abbiamo avuto i Positive Men, fondati dal nostro bassista Maurizio, che hanno abbracciato il genere poco dopo la scomparsa di Bob Marley con l’intenzione di portare avanti il suo pensiero e il suo scopo di diffusione di questo genere. Poi, con la nascita dell’associazione Rototom, che ha dato vita al Rototom Sunsplash, il festival reggae più grande d’Europa, che si è tenuto in varie località friulane, da Gaio di Spilimbergo, a Lignano, a Osoppo, possiamo dire che il reggae è piuttosto diffuso e apprezzato nella nostra regione!

Sempre parlando di musica, qual’è il vostro sogno più grande?

Il nostro sogno più grande è quello di riuscire a farci conoscere il più possibile per poter trasmettere le nostre canzoni e i nostri messaggi a più persone possibili, accompagnandole nella quotidianità con le vibrazioni positive della reggae music!

Grazie mille per il tempo che mi avete dedicato, volete dire qualcosa ai lettori di questa intervista?

Grazie a voi per averci dato questa opportunità! Vorremmo chiedere ai lettori di seguirci su Spotify e/o sulle altre piattaforme digitali, di cui si possono trovare i link nel nostro sito www.rebellions.it: ascoltateci, seguiteci, anche per sostenere questo genere solare e ricco di vibrazioni positive, di cui c’è sempre bisogno!

MARCO PRITONI

Band:

Basso: Maurizio Zambon
Voce: Saviana Fedrigo
Chitarra: Nicola Spagna
Tastiere: Paolo Gavasso
Chitarra: Leonardo Centazzo
Batteria: Thierry Bragagna
Batteria: Gregorio Busatto
Percussioni: Diego Grillo
Voce – Special Guest: Milky Malick

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rebellions one life cover