Now Reading
“POP PORNO” – LA RIVISITAZIONE ROCK DE “LE LUNE DI GIOVE”

“POP PORNO” – LA RIVISITAZIONE ROCK DE “LE LUNE DI GIOVE”

L’obiettivo, portare l’indie in una major. Parliamo di Pop Porno, il nuovo singolo de LE LUNE DI GIOVE (Ludovica Trinx – voce, chitarra, Simone Vitellaro – chitarra e Luca Di Benedetto al basso), una talentuosa band milanese che nasce nel 2021.
Uscito il 27 maggio scorso, “Pop Porno” (Al-Kemi Records / Ala Bianca) è la rivisitazione in chiave graffiata e rock de Le Lune di Giove di un brano realizzato dal duo pop Il Genio, diventato un vero e proprio caso mediatico nel 2008 al centro di numerose polemiche( l’album fu pubblicato a marzo 2008 dall’etichetta Cramps Music).
Sfrontato, sarcastico, sensuale e ironico, “Pop porno” nel 2008 divise l’opinione pubblica ed a tutt’oggi è considerato un cult nel panorama della musica italiana. “Pop porno (sono la tua Janis)” è una versione con sfumature decisamente più rock ed elettroniche. In questo scenario, emerge la voce graffiante e graffiata di Ludovica Trinx.

Come nasce il nome:

Un originalissimo nome del gruppo, ispirato dalla fusione della Luna che simboleggia austerità e dal pianeta Giove che è il pianeta più grande, dagli studiosi considerato il pianeta della fortuna.
La band ha un tratteggio emozionale interessantissimo ed un background molto profondo: si tratta di un progetto alternative senza definizione di genere, senza etichette, un mashup di contaminazioni, in cui spicca l’inconfondibile e bellissima voce di Ludovica, artista che si cela dietro alla progettualità della band.

Un progetto alternativo, senza definizione di genere: 
Così Ludovica Trinx, voce del gruppo: “Ho voluto rendere omaggio a un grande successo degli anni Duemila” – come ci racconta anche nell’intervista – “che è parte del mio bagaglio artistico e anche ricordo della mia adolescenza”. E ancora ” Il duo de “Il Genio” non avrebbe potuto autodefinirsi con uno pseudonimo migliore”.
Come prosegue nell’intervista “Consideriamo ancora oggi il sesso come un tabù, più che un istinto naturale”.

Il sesso è uno degli argomenti più ricco di tabù, proibizioni e di idee legate a ciò che è “giusto” o “sbagliato”. Quanto ancora influenza la nostra cultura?
Lo vediamo ancora oggi: l’essere umano soffoca questo istinto, limitando la sua libertà oppure esprimendola in maniera ipocrita con pregiudizi di genere.  L’artista si sofferma su questo approfondimento e spunto di riflessione. Le Lune di Giove hanno già alle spalle una bella carriera, pur giovanissimi, una collaudata esperienza live, dividendo concerti e aprendo i live di numerosi artisti della scena underground milanese.

Abbiamo raggiunto e intervistato Ludovica Trinx, voce e chitarra della band, artista che si cela dietro al progetto Le Lune di Giove:

Parliamo della rivisitazione del notissimo brano “Pop porno”, che anni fa divise l’opinione pubblica creando non poche polemiche. Come è nata, come nasce l’idea?
“Per la mia prima rivisitazione ufficiale di un brano ho scelto proprio “Pop porno” perché contiene quell’ironia e quella sfacciataggine spiazzante. Per me è questo il ruolo dell’arte, meravigliare, muovere qualcosa. Come disse Battiato “il pubblico va disatteso. Non per un gesto di poco rispetto. Ma per far capire che c’è qualcos’altro”

Un brano sensuale e ironico, sfrontato, sfacciato. Cosa ha fatto “paura” di questo brano?
“La potenza della parola intimorisce. Ci sono argomenti che ancora oggi, nel 2022 vengono censurati e considerati tabù. Mi piace pensare che uno dei ruoli più importanti dell’artista sia quello di liberare il mondo dai preconcetti, dalle diffidenze, dal “tenersi a distanza per paura”

Come nasce la tua, vostra musica: qual è l’idea creativa?
“Dentro di me, mi sono sentita sempre più paroliera che musicista. E infatti tutti i miei brani finora sono nati a partire da una riflessione, come tessuti intorno ad essa. Poi, simultaneamente al testo, mi piace adattare la melodia, il ritmo, l’armonia, i suoni all’entità del mio pensiero, come se prendesse vita”

Il sesso è ancora un tabù, nel 2022?
“Sono certa di sì. Basti pensare che l’argomento è ancora affrontato con difficoltà nelle scuole. I ragazzi non ricevono una buona educazione sessuale. Ovviamente questa situazione cambia in base al luogo in cui si vive. Qui a Milano credo che ci troviamo nella direzione giusta, anche per quanto riguarda l’accettazione delle diversità”

La musica è stata una delle categorie più colpite dall’emergenza sanitaria, dalle restrizioni. Sei stata resiliente, resistente o entrambe le cose?
“Secondo la mia opinione, bisogna essere sempre pronti a reinventarsi, perché se c’è una cosa che ho imparato nella vita, è che le cose non vanno quasi mai come ti aspetti! Con l’avvento della pandemia nel 2020 continuare a vivere di musica è diventato impossibile, così mi sono buttata su altre attività e ho approfittato del periodo di fermo per sperimentare in studio. Ed è grazie a questa sperimentazione che sono nate Le Lune di Giove, prima in formazione band, poi divenuto il mio progetto solista. Non tutto il male viene per nuocere!”

Qual è la forza della tua musica e quali sono i prossimi progetti? Farai dei live?
“A volte considerata una forza, altre volte una debolezza: ricercare sempre una sfumatura differente da ciò che è immediato, persino dalla me stessa di poco prima. A riguardo di questo, in una mia canzone affermo “mi evolvo così in fretta che mi contraddico”. Novità? Ho in programma l’uscita di nuovi singoli a breve, e inoltre mi troverete quest’estate a strimpellare nelle piazze di Milano. Aggiornerò presto i miei social con date e dettagli. Rimanete attenti! ”

Alessandra Paparelli