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“NESSUNO RICORDA NIENTE” – EP D’ESORDIO DEI SANTAMARYA

“NESSUNO RICORDA NIENTE” – EP D’ESORDIO DEI SANTAMARYA

Oggi vogliamo parlarvi dei Santamarya, provengono dalla zona di Viterbo (la meravigliosa Tuscia), vincitori del MEI Superstage come miglior band emergente del 2020 e finalisti di Primo Maggio Next, una band pregiata che ha all’attivo quattro singoli presentati a Radio1 Music Club, Radio1 Sport e Radio2 Esordi, entrati in rotazione a Radio2Indie. L’EP “Nessuno ricorda niente” li contiene tutti, ma propone anche due singoli molto raffinati, come linguaggio, testo e musica dal titolo“Nessuno ricorda niente” e “Fiori di gesso”. Sei tracce di grande impatto nell’EP, brani e testi autentici, impreziositi da sound anni’70 e anni’80, non soltanto italiani.
La provincia offre una forza in più, anche una voglia di riscatto ed è spesso molto prolifica per la creatività e l’artisticità.  I Santamarya ne sono testimoni pregiati.
Come ci ricordano anche nell’intervista, ” i tempi dilatati del paese si infrangono contro la rapidità del mondo digitale. Tutto corre, niente resta”.  In una società, quale quella attuale, liquida e nevrotica, di corsa, nel naturale desiderio di vivere o sopravvivere, i Santamarya si fermano a osservare piccole tracce di quotidianità, piccole cose, per non perdere contatto con quello che conta davvero, i sentimenti e l’amore. La vita ha valore a causa di tutte queste cose che sono davvero la gloria della vita e questo rende l’esistenza preziosa. Temi profondi, preziosi, che la band ha affrontato.
Il miglior modo per capire la realtà è proprio attraverso e grazie ai sentimenti:
“Nessuno ricorda niente” vede la preziosa produzione artistica di Giorgio Maria Condemi e la partecipazione di Cesare Petulicchio, Roberto Martinelli (collaborazioni con Zucchero, Gino Paoli), Carmine Iuvone e Nadja Maurizi. L’EP è stato registrato e mixato allo Stra Studio di Roma da Giovanni Istroni e masterizzato al Synthesis Recording Studio da Andrea Corvo. Il videoclip è affidato alle sapienti mani e regia di Valerio Desirò (The Pills, Maccio Capatonda), finalista a Cortinametraggio e al PIVI 2020.  I Santamarya sono: Leonardo Belleggi voce,
Francesco Brunetti chitarre come anche la preziosa collaborazione di Giorgio Maria Condemi (produttore), nell’EP troviamo Gabriele Santoni e Giorgio Maria Condemi al basso, alla batteria Filippo Potenziani, Cesare Petulicchio
Li abbiamo raggiunti e intervistati per Tuttorock:

Parliamo del vostro nuovo bellissimo singolo “Nessuno ricorda niente”, estratto dall’omonimo  EP, uscito il 21 maggio, da pochi giorni. Come nasce il brano, quale l’idea creativa e narrativa?
Il brano nasce da una riflessione sulla possibilità che un rapporto possa essere metafora di un più ampio contesto emotivo-sociale: dimenticare qualcuno vuol dire dimenticare tutti.

“Una memoria delle piccole cose”, leggo di voi, approfondendo. Frutto di una società liquida, usa e getta? Come si argina la società liquida e superficiale e la memoria è la nostra salvezza?
Sicuramente la società liquida e consumistica spinge a dimenticare e a buttare via un po’ tutto, cose, persone, storie. E purtroppo anche canzoni. L’EP cerca appunto di ricordarci che la memoria può essere la salvezza di tante piccole vicende individuali che diventano collettive. Un modo per impedire che tutto finisca nel dimenticatoio.

Parliamo del vostro EP in uscita: qual è l’idea comune e il filo conduttore?
L’idea iniziale era di raccogliere i primissimi brani che abbiamo lavorato insieme. La pandemia ha molto dilatato i tempi di lavorazione, di conseguenza i brani si sono evoluti e arricchiti di nuove influenze. Nell’EP sono convogliati molti ascolti che inizialmente non avevamo preso in considerazione. Difficile trovare una linea comune, sicuramente le tematiche del sogno e dei ricordi e musicalmente i riferimenti al dream-pop, alla new wave, ma anche al funk e al cantautorato italiano e internazionale.

Resistenza o resilienza, per la musica?
La musica ha dimostrato di essere un’eccellenza e una grande risorsa per il nostro Paese. Lasciata spesso indietro dalla politica, la scena ha saputo resistere anche nei momenti più difficili della pandemia, reinventandosi e dando prova più che mai di coesione e solidarietà. Si iniziano ad intravedere segnali di ripresa proprio in queste ultime settimane, speriamo sia l’inizio di una nuova consapevolezza. La musica è lavoro.

Aperture dei luoghi di cultura, protocolli anti-Covid sempre attenzionati, vaccinazioni di massa e finalmente si riprende, lentamente. Progetti prossimi?
Stiamo lavorando con la nostra etichetta e con il management per poter promuovere al meglio l’EP, a breve registreremo una live session dove parteciperanno alcuni ospiti che abbiamo avuto il piacere di avere nel disco.

La produzione di Giorgio Maria Condemi e altri preziosi collaboratori, raccontiamo la costruzione di questo bel progetto artistico.
Giorgio è stata la prima persona a darci fiducia, a vedere il potenziale nei nostri brani. E’ stato un punto di riferimento per noi e oggi abbiamo il privilegio di poter dire che è un amico, un fratello maggiore oltre che il nostro produttore. Grazie a lui abbiamo potuto collaborare con altri grandissimi professionisti che ruotavano intorno allo Stra Studio durante le nostre sessioni di registrazioni. Cesare Petulicchio dei Bud Spencer Blues Explosion, Roberto Martinelli, musicista straordinario, Carmine Iuvone contrabbassista con Motta e Tosca, Nadja Maurizi, voce e polistrumentista sublime della Bottega Glitzer.